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Allegato B
Seduta n. 245 del 19/11/2007
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INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
BERTOLINI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la Polizia di Stato, in collaborazione con diverse associazioni, ha reso pubblico all'inizio del mese di novembre, un «Prontuario» in lingua araba e inglese da utilizzare nelle operazioni di prima accoglienza degli immigrati, provenienti dai paesi mediorientali e nord africani proprio di lingua araba;
il «Prontuario» della Polizia, che è stato prontamente modificato dopo che la sottoscritta aveva preannunciato una interrogazione parlamentare in merito, conteneva una cartina geografica del Medio Oriente in inglese e in arabo, comprensiva di tutti i nomi degli Stati mediorientali, dei territori palestinesi e di Gaza ma non dello stato di Israele;
al posto dello stato di Israele si poteva leggere la frase: «Gerusalemme occupata da Israele»;
oltre a questo imperdonabile errore, il «Prontuario», prima della correzione, presentava anche tutta una serie di capitoli e di affermazioni, dalle quali emergeva una subdola legittimazione della poligamia musulmana e della violenza nei confronti delle donne islamiche da parte dei loro mariti o parenti;
nella Sezione investigativa, in quella legata all'Immigrazione e ai Procedimenti legali, erano contenuti diversi articoli che rischiavano di agevolare l'aggiramento della legge italiana da parte degli immigrati musulmani, che vedevano il loro diritto islamico prevalere su quello penale del nostro paese;
il «Prontuario» non è purtroppo l'unico esempio di accondiscendenza del nostro governo verso i fanatici islamici presenti in Italia;
la formazione linguistica e culturale della Polizia di Stato italiana in materia di Islam è, infatti, affidata ad istituti libici e la Libia è da tutti riconosciuta come uno Stato che non disconosce il terrorismo islamico;
inoltre i poliziotti, che aspirano a fare corsi di lingua e cultura araba, sono
seguiti da una docente che da sempre afferma che la politica di Israele è basata sulla pulizia etnica e sull'apartheid -:
se il Ministro abbia proceduto ad effettuare un controllo del «Prontuario in lingua araba», prima che venisse reso pubblico;
in caso affermativo, come sia possibile che nessuno si sia accorto della mancanza dello Stato di Israele nelle cartine geografiche e della presenza di pagine contenenti informazioni contrarie alle leggi italiane;
in caso negativo, come mai non abbia ritenuto quantomeno opportuno supervisionare un documento tanto delicato e controverso prima che venisse pubblicato;
se il Ministro non ritenga necessario che le questioni legate all'immigrazione e all'integrazione necessitino di maggior chiarezza, per evitare che si diventi ciecamente accondiscendenti con le forze religiose estremiste presenti in Italia;
se il Ministro non ritenga che questo episodio rappresenti una grave dimostrazione di debolezza e di immotivato buonismo da parte del governo che, per non urtare la suscettibilità degli immigrati, arriva addirittura a cancellare l'identità di un intero popolo e ad assecondare secondo l'interrogante le folli idee dell'estremismo islamico;
se il Ministro non ritenga necessario che le Forze dell'Ordine debbano essere garanti del rispetto assoluto, senza eccezioni, della legge e del diritto italiano e che non si debbano invece trasformare in mediatori culturali e giuridici per gli immigrati.
(4-05699)
BERTOLINI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 27 e 28 ottobre 2007, a Brescia, si sono svolte per la prima volta le lezioni della scuola italiana per gli Imam, alla quale hanno partecipato 70 Imam provenienti da tutta Italia e l'organizzazione degli incontri è stata affidata agli estremisti dell'Ucoii (Unione delle comunità ed organizzazioni islamiche in Italia) e all'Alleanza islamica d'Italia;
l'Ucoii è riconosciuta come l'organizzazione islamica più radicale presente in Italia; le lezioni sono state condotte da Salem Shekhi un docente di teologia islamica, esponente di spicco del «Concilio Europeo per la fatwa e la ricerca», che ha sede a Dublino ed è l'istituto più estremista presente in Europa, ricollegabile direttamente ai Fratelli Musulmani;
lo statuto di questo «Concilio» proclama che la sharia, ovvero la legge islamica, è superiore sia alle leggi civili che alla democrazia ed è una norma a cui tutti i comportamenti ed i valori umani si devono conformare;
lo sceicco Shekhi ha spesso espresso il suo sostegno ai kamikaze palestinesi e il suo slogan di apertura della scuola è stato: «unire le comunità islamiche residenti in Europa per emettere fatwe collettive per ottenere il rispetto assoluto della sharia»;
alcune tra le più importanti personalità islamiche moderate presenti in Italia, come Magdi Allam e Souad Sbai, hanno espresso la loro paura e disapprovazione per questa iniziativa, che ritengono rappresenti un ulteriore tentativo di diffondere il fondamentalismo islamico nel nostro Paese -:
se il Ministro sia a conoscenza di questa iniziativa;
se intenda proporre delle linee guida per evitare che le organizzazioni estremiste abbiano la possibilità di riunirsi e diffondere il loro messaggio in modo tanto palese e pericoloso per la democrazia nel nostro paese;
se ritenga opportuno convocare la Consulta Islamica Italiana per condannare e sconfessare pubblicamente l'iniziativa di Brescia;
se intenda intervenire per evitare che si ripetano iniziative analoghe sul territorio italiano.
(4-05700)