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Allegato A
Seduta n. 247 del 21/11/2007
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(Sezione 2 - Ipotesi di monitoraggio delle emissioni inquinanti nelle diverse aree territoriali)
MISITI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il protocollo di Kyoto fissa gli obiettivi per i tagli nei Paesi industrializzati delle emissioni di biossido di carbonio, metano, protossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi e esafluoro di zolfo;
l'Unione europea ha ratificato in data 31 maggio 2002 il protocollo, che è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica della Russia, mentre grandi Paesi industrializzati, come Stati Uniti e Australia, non hanno voluto ratificare il protocollo;
l'Italia, Paese europeo facente parte del mondo industrializzato, avrebbe dovuto tagliare le proprie emissioni di almeno il 6,5 per cento rispetto ai livelli del 1990 entro il periodo 2008-2012;
invece, il nostro Paese non solo non ha ridotto l'emissione di questi gas, ma ha incrementato la loro produzione di almeno il 13 per cento rispetto al 1990;
i Paesi fortemente inquinanti come il nostro possono comprare crediti non utilizzati da altri Paesi, i quali sono autorizzati ad emettere più di quanto in realtà producono;
si calcola che, per l'Italia, tra il 2008 e il 2012, la spesa annua possa superare i due miliardi di euro;
l'emissione in atmosfera di tali gas in Italia è riferita alla media tra le regioni industrializzate del Nord e quelle meno industrializzate del Sud -:
se non ritenga indispensabile monitorare tali emissioni regione per regione (o provincia per provincia) e, conseguentemente, così come avviene tra Stati, arrivare ad una contrattazione delle emissioni tra regioni, con acquisto di crediti da parte delle regioni più industrializzate, al fine di rendere giustizia alle regioni virtuose e avviare un processo equilibrante dello sviluppo industriale sul territorio nazionale. (3-01446)
(20 novembre 2007)