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Allegato A
Seduta n. 247 del 21/11/2007
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(Sezione 5 - Misure di contrasto al fenomeno della prostituzione, con particolare riferimento allo sfruttamento dei minori)
LA RUSSA, DE CORATO, MENIA, GASPARRI, LAMORTE, ANTONIO PEPE, PROIETTI COSIMI, BELLOTTI, RONCHI, PERINA, BOCCHINO, PEDRIZZI, CONSOLO, LEO, CONTENTO, FILIPPONIO TATARELLA, GERMONTANI, MELONI, MAZZOCCHI, MIGLIORI, RAISI, ALBERTO GIORGETTI e SAGLIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 18 novembre 2007 il Ministro interrogato, nel corso di un convegno a Benevento, ha affermato che, in Italia, «ci sono bambini che giocano a dadi e che pagano i loro debiti organizzando la baby prostituzione»;
il fenomeno della prostituzione minorile e quello dello sfruttamento a danno di minorenni, sebbene siano sempre di più all'attenzione delle forze dell'ordine e della magistratura - insieme a quello della devianza di gruppo (le cosiddette baby gang) -, sono una piaga intollerabile per la nostra società;
una tragica manifestazione del suddetto fenomeno è rappresentata, ad esempio, da quanto accaduto a Parma, nel mese di settembre 2007, dove alcune ragazzine di quattordici anni sono cadute in un giro di prostituzione in cambio di ricariche per il telefono cellulare;
non esistono dati sicuri sull'entità del fenomeno denunciato dal Ministro interrogato: secondo recenti stime fornite dall'Interpol, in Italia il numero di minorenni sfruttati oscilla tra i 18 mila e i 23 mila;
come ha più volte affermato Ernesto Caffo, fondatore di Telefono azzurro, il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione minorile è «un fenomeno che assomiglia al pizzo, dal momento che i ragazzini, indotti a consumare droga, alcool, ma anche a sperperare soldi al videopoker, sono costretti, per ripianare i debiti, a pagare il pizzo loro imposto da adulti, ma anche da coetanei»;
a prostituirsi non sono unicamente le ragazzine, giacché il fenomeno riguarda anche i ragazzi e non coinvolge più soltanto italiani ma, ormai, principalmente minori stranieri arruolati, trasferiti e controllati in Italia da potenti organizzazioni criminali;
il 10 ottobre 2007, il gruppo parlamentare di Alleanza nazionale ha presentato, alla Camera dei deputati, una proposta di legge (Atto Camera n. 3136), recante «Modifiche al codice penale e alla legge 20 febbraio 1958, n. 75, e altre disposizioni in materia di prostituzione», con cui, al fine di combattere la prostituzione e il male che l'accompagna, vale a dire la tratta degli esseri umani ai fini della prostituzione, si intende passare da una politica della «tolleranza» ad un'autentica politica della «sanzione»;
il Governo di centrosinistra continua a non assumere alcuna iniziativa concreta e di immediata applicazione, al fine di contrastare il dilagante fenomeno del coinvolgimento della criminalità organizzata nell'attività di sfruttamento e di induzione alla prostituzione -:
quali urgenti ed adeguate politiche di prevenzione e repressione il Governo intenda adottare per debellare il drammatico fenomeno esposto in premessa e per garantire la sicurezza dei cittadini italiani.
(3-01448)
(20 novembre 2007)