Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 248 del 22/11/2007
...
TRASPORTI
Interrogazione a risposta in Commissione:
ALBERTO GIORGETTI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il nuovo orario stabilito da Trenitalia e che entrerà in vigore a partire dal prossimo 9 dicembre anche nella Regione Veneto, rischia di nuocere pesantemente sugli spostamenti dei lavoratori pendolari;
il nuovo orario infatti stabilisce la priorità dei treni veloci ed a lunga percorrenza, a scapito dei convogli quotidianamente utilizzati da coloro che devono andare a lavorare;
la difficile situazione a cui sono da tempo obbligati i pendolari costretti a viaggi in piedi per l'affollamento dei già esigui treni locali, rischia di peggiorare ulteriormente con gravi conseguenze per la stessa attività lavorativa di coloro che usufruiscono del treno proprio per recarsi al lavoro;
il lavoro di migliaia di cittadini operanti nel Veneto viene messo a repentaglio da una politica aziendale di Trenitalia che va a favorire esclusivamente le lunghe e veloci percorrenze;
il lavoro è un diritto fondante la Costituzione Italiana e ciò dovrebbe essere preso in considerazione da un'azienda che è ancora ad alta partecipazione pubblica;
il contratto di servizio cosiddetto «a catalogo» pensato dall'azienda Trenitalia per il quale le stesse regioni saranno chiamate ad acquistare convogli utili alle necessità locali, non è assolutamente attuabile finchè le risorse trasferite dallo Stato alla Regione Veneto saranno così esigue -:
quali iniziative intenda il Ministro promuovere affinché i nuovi orari decisi da Trenitalia a partire dal prossimo 9 dicembre vengano rivisti nel senso di una maggiore
disponibilità di treni locali, maggiormente utilizzati dai lavoratori pendolari;
quali interventi immediati intenda promuovere affinché gli orari dei treni locali che transitano sul territorio della Regione Veneto non vengano ridotti ma piuttosto rafforzati alla luce dei dati relativi agli spostamenti su treno effettuati quotidianamente per ragioni di lavoro;
quali azioni intenda porre in essere al fine di aumentare le risorse finanziarie regionali per una maggiore offerta dei servizi ferroviari locali.
(5-01809)
Interrogazione a risposta scritta:
CATANOSO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
come ha ampiamente riportano il quotidiano La Sicilia di Catania, il presidente della Sac S.p.A, la società che gestisce l'aeroporto «F. Eredia» di Catania-Fontanarossa, si è dimesso a causa di nuovi impegni di lavoro ma anche a causa della mancata assegnazione delle deleghe da parte dei soci;
le dimissioni del presidente Alfio Turrisi, imprenditore e manager di assoluto rilievo professionale ed internazionale, rappresentano un gravissimo colpo per la regolarità e l'efficienza amministrativa e gestionale del quarto aeroporto italiano;
secondo la stessa Enac le dimissioni di Turrisi sono un segnale pessimo per il futuro dello scalo in vista della concessione quarantennale condizionata al verificarsi di numerosi progetti ancora rimasti in sospeso;
a giudizio dell'interrogante, le dimissioni di Turrisi sono legate fortemente alla mancata assegnazione delle deleghe in quanto i soci della Sac, le Provincia di Siracusa, le Camere di Commercio di Ragusa e Siracusa, la Provincia di Catania e l'Asi di Catania, a dispetto di quanto dichiarato pubblicamente, agiscono solo in un ottica di logiche politiche e bassamente clientelari;
anche la Ugl di Catania ha dichiarato che le dimissioni di Turrisi sono un accadimento gravissimo per la governabilità dell'aeroporto avvenute in un momento delicato per il futuro di Fontanarossa e per motivi impronunciabili forse a causa di lotte intestine interne ai soci della società di gestione;
a giudizio dell'interrogante la situazione è tale che impone la nomina di commissario straordinario da parte del ministro dei trasporti e di un'inchiesta approfondita per valutare le reali condizioni gestionali della società aeroportuale -:
se non intenda il ministro interrogato accertare quanto riferito in premessa e porre in essere i necessari atti amministrativi ritirando la concessione provvisoria e bloccando l'iter per la concessione di quella quarantennale.
(4-05746)