Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 252 del 29/11/2007
INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
MIGLIORI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
sono in corso i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dei locali della Polizia Stradale in Volterra (Piacenza) in attesa di eventuale rientro in altri locali, sullo sfondo di ipotesi significative di soppressione del suddetto distaccamento;
quale tipo di lavori siano in corso in tale sede, se rispondano a verità le notizie secondo cui i lavori di «manutenzione» si starebbero traducendo in opere di demolizione di tale sede.
(4-05784)
OLIVA, LO MONTE, MINARDO, NERI, RAO e REINA. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il giorno 28 e 29 novembre 2007 i tassisti della città di Roma hanno bloccato la circolazione nella zona di Piazza Venezia dando vita ad una protesta che ha prodotto gravissimi disagi;
in uno Stato democratico, ovviamente, deve essere consentito a tutti di manifestare per sostenere le proprie ragioni;
il fatto che i tassisti utilizzino per la loro attività delle autovetture non può giustificare che gli autoveicoli vengano impiegati come strumento di protesta, determinando un disagio che corrisponderebbe a quello di una manifestazione di centinaia di migliaia di persone;
se una simile forma di protesta è tollerata dallo Stato si potrebbe legittimare, in futuro, una protesta simile degli autotrasportatori con conseguenze ben più drammatiche -:
quali misure siano state adottate per ostacolare la manifestazione dei tassisti, dei giorni 28 e 29 novembre 2007, a Roma;
quali misure saranno adottate nei confronti di coloro che hanno preso parte alla protesta.
(4-05789)
RAMPELLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
domenica 28 ottobre 2007, a Roma, la protesta di un gruppo di aderenti ai centri sociali davanti alla Chiesa di Sant'Eugenio di Viale delle Belle Arti, ha innescato pericolosi tafferugli;
alle 11,45 alcuni giovani, aderenti al collettivo «Militant» e del collettivo «Facciamo breccia», appartenenti alla rete dei centri sociali romani, hanno esposto uno striscione davanti alla chiesa con scritto: «Chi ha ucciso, torturato e sfruttato non può essere beato»;
la protesta è sorta in quanto Papa Benedetto XVI ha beatificato 498 martiri uccisi durante la guerra civile di Spagna negli anni Trenta del secolo scorso;
quando i fedeli sono usciti dalla chiesa, al termine della funzione religiosa, ha avuto luogo una rissa che è stata sedata dall'intervento delle forze dell'ordine;
sei persone sono state fermate e identificate dai carabinieri, mentre un furgone e materiale fotografico e video sono stati sequestrati dalla polizia;
i rappresentanti dei centri sociali hanno distribuito un volantino, firmato «Militant», che esordiva con scritto: «Oggi, domenica 28 ottobre 2007, lugubre ricorrenza della marcia su Roma, 498 franchisti saranno beatificati a San Pietro»;
tale grave evento evidenzia, anche in Italia, l'insorgere di un clima di deprecabile intolleranza religiosa -:
quali immediate e urgenti misure il Governo intenda adottare per impedire che tali gravissimi episodi possano impunemente ripetersi;
se non ritenga necessario, ai fini sopracitati, monitorare le attività della rete antagonista;
se a fronte di quanto esposto non intenda esprimere la piena solidarietà al parroco della Basilica Sant'Eugenio e la ferma condanna per gli inaccettabili fatti avvenuti.
(4-05791)
ZACCHERA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il cittadino italiano Arena Giuseppe, nato a Roma il 17 febbraio 1961, dipendente dell'INPS, ed ivi residente è omonimo ma non ha, nulla a che vedere con il signor Arena Giuseppe nato a Mileto (Catanzaro) l'8 febbraio 1961, noto malvivente, già ricercato per una lunga serie di reati con tre mandati di cattura a livello internazionale;
quest'ultimo risulta essere peraltro stato arrestato alcuni mesi fa, ma non pare essere stato effettivamente depennato dalla lista dei ricercati;
il signor Arena Giuseppe (il dipendente INPS) si trova così in gravi difficoltà ogni volta che deve mostrare i propri documenti soprattutto in occasione di viaggi all'estero dove prima di comprendere l'omonimia è stato più volte soggetto a fermo di polizia, perquisizioni, minacce e trattamenti a volte pesanti con gravi danni per la sua dignità personale. In particolare recentemente è stato trattenuto per due ore agli uffici dell'immigrazione a Toronto, così come era già avvenuto negli anni scorsi in Brasile, in Giappone e negli USA, nonostante che si sia dotato da tempo del passaporto elettronico a lettura ottica di ultima generazione -:
se il Ministro non ritenga di dover intervenire per verificare se sia stato effettivamente cancellato il nome del ricercato Arena Giuseppe - se detenuto - e comunque non debba provvedere a fornire all'Arena Giuseppe «buono» un attestato in diverse lingue che chiarisca il caso di omonimia.
(4-05792)
BRUSCO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
le società CORI SA/4 (ente di diritto pubblico, costituito ai sensi della legge regionale della Campania 10/93), Yele ed altre cooperative, non corrispondono dal mese di marzo lo stipendio ai lavoratori loro dipendenti (circa trecento), addetti alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti solido-urbani (RSU) nei 49 comuni cilentani siti a sud di Salerno;
le Organizzazioni sindacali, tra le quali molto attivamente la FAST/Ambiente, hanno sollevato e posto il grave problema davanti a tutte le sedi, regionali e locali, competenti non ultimo al Prefetto di Salerno con un'incontro del 18 settembre 2007 in occasione del quale hanno invocato l'applicazione dell'articolo 142 della legge 267/2000;
tale stato di cose sarebbe determinato dal mancato o pesante ritardo con cui parte dei comuni predetti versano la quota dovuta alle società in questione, quale corrispettivo del servizio, (al 18 settembre 2007, il consorzio ha documentato una situazione creditoria pari a euro 7.515.403,43 nei confronti dei predetti 49 comuni aderenti);
l'inadempienza contrattuale dei comuni verso le predette società non trova giustificazione alcuna, essendo la raccolta degli RSU, ai sensi della normativa vigente, un servizio a domanda individuale, pagato con una tariffa (o una tassa) con gettito a destinazione vincolata;
è di qualche giorno il rinnovo del CDA della YELE, Società Pubblica, espressione assoluta di centrosinistra, senza essere stati consultati, come è prassi, i capigruppo dell'opposizione, maggioranza in alcuni dei 49 comuni;
deve ipotizzarsi «quindi» quanto meno una grave omissione nei compiti d'istituto spettanti alle Amministrazioni comunali inadempienti;
oltre al gravissimo disagio delle famiglie dei dipendenti, si osserva che i cittadini cilentani pagano tariffe crescenti a fronte di un servizio sempre più inefficiente -:
quali iniziative intendano adottare per risolvere la delicata questione;
se non ritengano opportuno vincolare quota delle risorse destinate all'emergenza rifiuti e trasferite alla Regione Campania per il pagamento degli stipendi degli addetti alla raccolta degli RSU della Campania ed in particolare dei comuni del Cilento;
se non sussistano le premesse per la procedura di cui all'articolo 142 della legge 267/2000 che il Prefetto, con nota dell'11 ottobre 2007, ha ritenuto non ravvisabili pur in presenza di una grave e reiterata inadempienza contrattuale, quale mancato pagamento delle quote obbligatorie, per costituzione, per legge e per contratto la cui conseguenza è l'aver posto a rischio di sopravvivenza e ai limiti della sopportazione (le festività natalizie sono alle porte, tra l'altro) ben trecento famiglie monoreddito.
(4-05802)