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Allegato B
Seduta n. 252 del 29/11/2007
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TRASPORTI
Interrogazioni a risposta in Commissione:
FIANO. - Al Ministro dei trasporti.- Per sapere - premesso che:
il 18 novembre 2007 il volo VE 8426 della Compagnia aerea Volare Web, delle ore 20.15 con tratta Milano Linate-Brindisi, ha subito un ritardo di 8 ore, partendo alle ore 4:00 del giorno successivo;
a partire dalle ore 19.30 sugli appositi video si annunciava che l'aereo sarebbe decollato alle ore 22.00. Da questo primo annuncio ne sono seguiti molti altri, ma nessuno del personale della compagnia Volare Web spiegava l'accaduto;
dopo numerose richieste avanzate dai passeggeri, alle ore 23.25, l'unica hostess presente, rassicurava che presto sarebbe arrivato un veivolo da Malpensa in quanto a Lamezia un fulmine aveva colpito l'aeromobile;
in tarda serata, come annunciato dalla hostess, l'aeromobile è finalmente arrivato ma, per l'assenza dell'equipaggio, non poteva decollare;
alle ore 1:00 i passeggeri ormai esausti e non assistiti da nessuno del personale, così come invece previsto in questi casi dal Regolamento CE 261/2004, si sono rivolti alla Polizia di frontiera denunciando l'accaduto. Solo dopo l'intervento delle forze dell'ordine, un dipendente della Compagnia, qualificatosi come «caposcalo», riferiva che l'equipaggio non era disponibile per quell'ora;
i disagi sono stati notevoli per tutti i passeggeri tra cui bambini, anziani e donne in gravidanza -:
se sia a conoscenza dei fatti su esposti;
quali strumenti intenda adottare per verificare se la Compagnia si sia attenuta alla procedura prevista dal Regolamento CE 261/2004 e, qualora non abbia rispettato le disposizioni vigenti, quali iniziative intenda assumere.
(5-01830)
UGGÈ, PIZZOLANTE, TESTONI, CAMPA e ZANETTA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il 7 febbraio 2007 il Governo ha sottoscritto con alcune associazioni dell'autotrasporto un protocollo d'intesa;
i contenuti dell'accordo erano così fumosi che 6 associazioni decisero di non sottoscriverlo;
il Ministro, con atteggiamento poco lungimirante, ha deciso di non convocare nelle riunioni che trattavano i temi del settore le associazioni non firmatarie;
con il passare del tempo anche una parte di quelle rappresentanze sindacali che avevano concesso fiducia al Ministro, hanno avviato una contestazione per il mancato rispetto di quell'intesa;
la mancata attuazione del protocollo ed i contenuti della legge Finanziaria 2008 hanno costretto le associazioni più rappresentative del settore ad assumere una dura posizione critica;
il Ministro Bianchi ha dichiarato in un'intervista rilasciata al Sole 24 Ore che quanto da lui attuato, ivi compresa la riduzione delle risorse da assegnare al trasporto, era stata condivisa dalle associazioni firmatarie l'intesa del febbraio 2007;
queste hanno smentito decisamente tale ipostesi;
l'atteggiamento provocatorio del Ministro è proseguito con una convocazione, in sede tecnica, per affrontare i contenuti della Finanziaria, nonostante le associazioni più significative avessero annunciato la proclamazione del fermo nazionale dell'autotrasporto a far data dal 10 dicembre prossimo venturo;
le associazioni che hanno assunto la decisione suddetta hanno deciso di non partecipare ad una nuova convocazione annunciando la loro disponibilità, che comunque si concluderà il 4 dicembre data oltre la quale il fermo diverrà irrevocabile, a proseguire gli approfondimenti solo a livello politico -:
se non ritenga, alla luce del fatto che il danno che si riverserà sull'economia nazionale sarà pesante, di intervenire per attribuire la dovuta attenzione, così come veniva assicurata nel passato, e impegnarsi a favorire le condizioni per il superamento della fase conflittuale.
(5-01832)
BOCCI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
Trenitalia ha manifestato l'intenzione di sopprimere la tratta Perugia-Roma quale servizio di trasporto svolto dalla linea Eurostar facendo così venir meno un servizio «pubblico» oggi essenziale sia dal punto di vista economico che sociale;
molte stazioni della regione Umbria, in particolare Orvieto, sono in condizioni fatiscenti, ed hanno servizi igienici a pagamento quasi sempre fuori servizio;
nelle scorse settimane, in un incontro pubblico con il Ministro dei trasporti, sono stati ampiamente rappresentati i problemi inerenti i collegamenti ferroviari da parte dei Comitati di pendolari, da Orvieto verso Roma e Firenze. Analoghe osservazioni e denuncie di disagio sono state fornite dai pendolari di Terni, Spoleto, Foligno;
emergerebbe un forte disagio per tutti coloro che, terminando il turno diurno alle ore 20.00, sono impossibilitati a rientrare in tempo utile ad Orvieto. Dopo le 19,50, infatti, c'è un treno, peraltro dalla stazione Tiburtina, alle 22,00;
permangono gravi problemi nei collegamenti mattutini con Firenze, sede di lavoro e di studio per molti Orvietani che sono spesso costretti a soggiornarvi dal lunedì al venerdì invece di rientrare giornalmente ad Orvieto, con un forte incremento di costi per le famiglie interessate -:
quali ragioni spingano a depotenziare il trasporto su ferro da e per Orvieto, città con tantissimi pendolari per lavoro e studio e città meta di turismo nazionale ed internazionale;
quali iniziative di competenza il Ministro abbia intenzione di assumere al fine di rispondere e soddisfare le richieste avanzate nell'incontro di Orvieto tra lo stesso Ministro ed i rappresentanti delle Istituzioni locali e dei pendolari;
se corrisponda al vero la notizia relativa alla eventualità che dal 1o gennaio 2008 vengono aumentati ulteriormente i costi degli abbonamenti e dei biglietti ferrovieri, nella misura del 15 per cento.
(5-01833)