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Allegato B
Seduta n. 254 del 10/12/2007
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazioni a risposta scritta:
ANGELA NAPOLI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
nonostante le numerose promesse profuse all'indomani dell'omicidio del Vice Presidente del Consiglio regionale della Calabria, dottor Franco Fortugno, avvenuto il 16 ottobre 2005, la locride rimane a tutt'oggi estremamente penalizzata;
in data 18 luglio 2007, con atto ispettivo n. 4-04411, privo di risposta, l'interrogante aveva già chiesto l'intervento al fine di garantire l'efficienza all'interno del Tribunale di Locri nonché la salvaguardia della dignità e dell'immagine dell'intera amministrazione della giustizia;
è dei giorni scorsi l'intervista rilasciata dal Presidente del Tribunale di quella città: Domenico Ielasi, con la quale vengono ribadite le denunzie relative allo stato di degrado in cui versa quella struttura giudiziaria;
il Presidente Ielasi ha evidenziato, accanto alle note difficoltà di organico, le carenze dell'edificio (cadono pezzi di intonaco e di cornicioni), il degrado dell'archivio storico, dove sono custoditi numerosi fascicoli e la distruzione di diverse pratiche a causa delle infiltrazioni d'acqua;
anche nel corso della trasmissione W l'Italia diretta, andata in onda il 17 luglio 2007 su RAI3, era emersa la situazione, preoccupante ed allarmante, del Tribunale di Locri;
in quel Tribunale è in corso l'importante processo relativo all'uccisione del dottor Fortugno e la stessa interrogante, chiamata a deporre, ha avuto la possibilità di verificare lo stato di assoluto degrado nel quale versa l'intera struttura;
la costruzione della nuova sede del Tribunale di Locri, dopo un blocco causato da negative informative antimafia che hanno coinvolto la ditta aggiudicatrice dell'appalto, è ripresa da pochi giorni, ma, naturalmente i tempi non saranno brevissimi;
non sono state neppure avviate le iniziative, sempre promesse all'indomani dell'omicidio Fortugno, necessarie a garantire lo sviluppo economico della locride;
quel territorio rimane attraversato dalla statale 106 (definita «strada della morte») ed a tutt'oggi non è dato sapere di alcun lotto di ammodernamento in quel tratto interessato;
la vecchia linea ferroviaria ionica continua ad essere penalizzata a causa di una insana politica di mancato ammodernamento della stessa e di soppressione treni, posta in essere da Trenitalia;
non sono state in alcun modo incentivate le risorse del territorio, tra le quali gli scavi archeologici di Locri;
così come denunciato nei giorni scorsi dai Sindaci dei Comuni di Siderno e Locri, è stata persino esclusa l'area urbana delle due località dalla programmazione strategico-operativa della Regione Calabria;
del tanto proclamato «pacchetto Sicurezza», i cui contenuti sono ancora del tutto inattuati, non è dato conoscere in che modo lo stesso inciderà sul territorio della locride;
il tutto nel mentre diventa preoccupante la pressione esercitata dalla `ndrangheta, caratterizzata dall'instabilità delle varie cosche e da faide che mirano all'acquisizione del dominio sul territorio e nei traffici illeciti;
sempre nella locride, negli ultimi anni si sono verificati numerosi omicidi e
casi di lupara bianca, quasi tutti privi dell'individuazione dei responsabili -:
quali urgenti iniziative intendano attuare al fine di garantire l'efficienza e la struttura del Tribunale di Locri;
quali urgenti iniziative, non più a livello di mero impegno, intendono avviare per garantire la sicurezza e lo sviluppo economico della locride.
(4-05844)
ASCIERTO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
il Parlamento della Repubblica con la legge n. 124 del 3 agosto 2007, entrata in vigore il 12 ottobre 2007, ha riformato il «Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica e la disciplina del Segreto di Stato»;
in questi giorni si stanno definendo i 12 regolamenti attuativi della riforma;
i Servizi di Informazione e Sicurezza (A.I.S.E. ed A.I.S.I.) stanno operando in un contesto di «vuoto normativo», ove la vecchia legge n. 801 del 1977 non è più in vigore a fronte della nuova legge che, pur essendo formalmente in vigore, risulta priva di efficacia reale a causa della mancanza dei decreti di attuazione, che devono essere definiti entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge (cioè entro il 12 aprile 2008);
l'attuale fase transitoria si caratterizza per la mancanza di regole certe da seguire, soprattutto in materia di nuovi reclutamenti;
a seguito della prima riunione del nuovo Organismo Parlamentare di Controllo sui Servizi di Informazione e Sicurezza (CO.PA.S.I.R.), avvenuta lo scorso 31 ottobre, sono apparse notizie sui principali organi di stampa nazionali relative ad un indiscriminato allontanamento «d'autorità» di centinaia di appartenenti ai due Servizi di Informazione (circa 500 unità), a fronte dell'assunzione di altrettante persone effettuata con il criterio della «chiamata diretta», in deroga a quanto previsto dalla nuova legge in materia di reclutamento del personale dei Servizi;
lo «spoil system segreto» in corso nei Servizi di Informazione e Sicurezza denunciato dagli organi di stampa risulta in contrasto sia con il disposto legislativo in fase di attuazione sia con i criteri di efficienza dei servizi ove si procede al taglio indiscriminato di personale esperto e formato in favore di nuovo personale dalla dubbia preparazione tecnico professionale;
tra cinque o sei mesi, messi a punto i regolamenti di attuazione, gli organici dei due servizi potrebbero risultare già saturati, tali da impedire nuove assunzioni secondo i criteri previsti dalla nuova legge;
quanto denunciato risulta pregiudizievole per il prestigio e l'onorabilità dei Servizi di Informazione e Sicurezza della Repubblica -:
se non voglia chiarire che cosa stia accadendo nei Servizi di Informazione e Sicurezza in materia di ingresso di nuovo personale.
(4-05847)
GALATI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
in data 22 marzo 2007 a cura del sottoscritto interrogante è stata presentata una interpellanza urgente in merito all'attività di sviluppo Italia all'interno della regione Calabria;
a fronte di tale interpellanza il Governo ha fornito le sue risposte in data 29 marzo 2007 a cura del viceministro dello sviluppo economico Sergio Antonio D'Antoni;
in merito alla specifica questione in precedenza posta ad oggi risulterebbe che non solo Sviluppo Italia Turismo non abbia ancora avviato il programma di investimenti, sul quale lo Stato ha impegnato e mantiene immobilizzate cospicue
risorse, ma che anche le cifre disimpegnate dal CIPE nel corso del 2007 a favore delle aree alluvionate del vibonese non siano ancora state utilizzate a favore delle popolazioni colpite ancorché ne sia stato disposto il trasferimento a favore della Regione Calabria, come in più sedi dichiarato dall'Amministratore Delegato di Sviluppo Italia e dai vertici della Giunta regionale calabrese;
nulla, di fatto, è stato quindi fatto per salvaguardare il programma di sviluppo turistico a suo tempo proposta da Sviluppo Italia e finanziato dal Cipe; a questo punto è sempre più forte il dubbio che in realtà Sviluppo Italia voglia progressivamente disattendere gli obblighi assunti in merito alla realizzazione complessiva dei programmi di investimento da essa finanziati direttamente o attraverso le sue partecipate, con particolare riferimento all'area ed al territorio calabrese;
come riportato con grande evidenza sui principali organi di stampa del territorio, a tutto ciò va aggiunto che in questo momento Sviluppo Italia ed il suo Amministratore Delegato abbiano dichiarato di voler liquidare, inaudita altera parte, la controllata Sviluppo Italia Calabria ed occuparsi di recupero a fini turistici di ospedali e di sviluppo di programmi per il risanamento della assistenza sanitaria regionale;
tali notizie, oltre a destare una forte preoccupazione per il futuro professionale ed umano dei lavoratori coinvolti, se confermate appaiono in pieno contrasto con gli impegni assunti dal Governo in materia di politiche di sostegno allo sviluppo privando la Regione Calabria di una struttura dotata di forti potenzialità operative sulla specifica materia ed in particolare nelle attività di assistenza tecnica previste dal POR regionale anche per il periodo 2007-2013;
a tutt'oggi Sviluppo Italia Calabria opera, oltre che a sostegno dello sviluppo imprenditoriale della Regione in particolare nella gestione degli incentivi reali e finanziari di cui al decreto legislativo n. 185 del 2000 - Titolo II, peraltro di recente rifinanziato, con risultati ampiamente positivi;
la struttura del conto economico della società, comunque da sottoporre a profonda revisione in termini di razionalizzazione dei costi, sarebbe negativamente influenzata anche da scelte strategiche ed economiche della capogruppo con particolare riferimento alla redistribuzione tra Sviluppo Italia e Sviluppo Italia Calabria dei proventi dell'attività da quest'ultima svolta in attuazione del decreto legislativo n. 185 del 2000;
un ulteriore negativo effetto sul conto economico della Società deriva dal disimpegno della Regione per ciò che concerne tutte le attività di assistenza tecnica realizzate per il periodo di programmazione 2000-2006 e previste per il 2007-2013;
pertanto la soluzione dei problemi di redditività della partecipata e la sua ristrutturazione finanziaria appaiano come processi non particolarmente complessi per poter essere realizzati dalla holding con il concorso dell'Ente Regionale per ciò che concerne la precisazione del ruolo di Sviluppo Italia Turismo all'interno delle attività di assistenza tecnica al Por Calabria 2007-2013;
in data 18 settembre 2007 il Ministro dello sviluppo economico ha emanato un decreto che disciplina, tra l'altro, la formazione e la legittimità dei processi di formazione delle decisioni strategiche ed operative di Sviluppo Italia, assoggettandole al preventivo ed integrale controllo dello stesso Ministero -:
quali urgenti provvedimenti il Governo intenda assumere:
per tornare a garantire concretamente la realizzazione dei programmi di investimento da tempo approvati e finanziati dal Cipe a favore del gruppo Sviluppo Italia ed in particolare di quelli ricadenti all'interno della Regione Calabria;
per porre rimedio alle allarmistiche notizie diffusesi sul territorio calabrese in
merito al disimpegno di Sviluppo Italia e alla sua inaspettata riconversione ad attività a sostegno del sistema sanitario, peraltro di dubbia competenza della stessa Società;
per fornire in merito a quanto sopra, alla luce del citato decreto del Ministro dello sviluppo economico del settembre 2007, le opportune indicazione al management di Sviluppo Italia ed al suo amministratore delegato necessarie e ristabilire:
a) la coerenza tra l'oggetto sociale della holding di Stato e le dichiarazioni di recente apparse sulla stampa in merito ai programmi di investimento nel settore turistico, indirizzati al recupero di strutture tralasciando così la realizzazione degli interventi già finanziati dal Cipe;
b) la coerenza tra l'oggetto sociale della holding di Stato e le dichiarazioni di recente apparse sulla stampa calabrese in merito a interventi di sostegno del sia pur deficitario sistema sanitario regionale;
per consentire al management di Sviluppo Italia riformulare un nuovo piano industriale che:
a) verifichi la sostenibilità economica dell'attività della sua partecipata calabrese;
b) garantisca il supporto della Regione Calabria in merito alle attività di assistenza tecnica da questa previste nel por 2007-2013;
c) definisca i parametri dimensionali ottimali, ivi compresi quelli inerenti il management, necessari per garantire la corretta gestione e l'equilibrio finanziario della Società.
(4-05848)
GALANTE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
recentemente si assiste ad un preoccupante aumento di dichiarazioni e prese di posizione che appaiono ispirate all'ideologia ed ai metodi del fascismo e del nazismo;
da ultimo, giovedì 5 dicembre 2007, nel corso della trasmissione Hinterland della emittente televisiva Tne Telenordest, il signor Mariangelo Foggiato, consigliere regionale nel Veneto, intervenendo a commento e a sostegno delle aberranti tesi del consigliere comunale leghista Giorgio Bettio favorevoli all'uso dei metodi delle SS naziste contro gli immigrati, ha fatto affermazioni che, a parere dell'interrogante, configurano un ulteriore episodio di apologia del nazismo e del fascismo e di istigazione all'odio razziale -:
quali iniziative, anche normative, nello spirito della cosiddetta legge Mancino intendano adottare, negli ambiti di rispettiva competenza, per scongiurare il diffondersi di tale fenomeno.
(4-05857)