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Allegato B
Seduta n. 254 del 10/12/2007
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AFFARI ESTERI
Interrogazione a risposta scritta:
MINASSO e RAISI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
il Niger, Paese francofono dell'Africa subsahariana, ha un governo liberamente eletto dal febbraio del 2000;
le successive consultazioni popolari del 2004 hanno confermato il processo democratico mediante le elezioni dei Consiglieri comunali, del Parlamento e del Presidente della Repubblica;
a partire dal 2000, pur se la performance macroeconomica del Niger potrebbe essere considerata nel suo complesso soddisfacente, con una crescita del PNL del 4 per cento l'anno, tuttavia, anche a causa del più alto tasso di crescita demografica del mondo (3,2 per cento), il Paese africano è attualmente all'ultimo posto nell'indice sullo sviluppo umano stilato
dal PNUD costringendo le Istituzioni democratiche ad adottare la strategia nazionale della lotta alla povertà;
secondo le informazioni dell'Unicef, a partire dal 2005, il Niger si trova a dover fronteggiare una profonda crisi alimentare determinata dalla scarsità delle precipitazioni con il conseguente crollo delle produzioni agricole ulteriormente ridotte nelle quantità dalle ripetute invasioni di locuste che hanno dato luogo ad una vera e propria carestia;
per far fronte a tali emergenze umanitarie, il nostro Paese per l'anno in corso ha provveduto a stanziare fondi per una fornitura di riso pari a 1.433 tonnellate con due forniture successive del valore di 500 mila euro ciascuna;
per il rafforzamento delle capacità in campo sanitario, si è provveduto mediante lo stanziamento di 1.500.970 euro, a definire un programma della durata di tre anni volto al miglioramento dell'erogazione dei servizi sanitari e allo sviluppo del sistema sanitario locale;
mediante uno stanziamento di 15.500.000 euro, l'Italia è considerata a livello internazionale: «... come capofila dei donatori nel settore della lotta alla desertificazione nel Paese grazie alla presenza più che ventennale della Cooperazione Italiana nel Niger»;
l'Italia è anche coinvolta nelle politiche nel settore dello sviluppo rurale;
varie Università italiane, per tutte quella di Bergamo, da tempo collaborano a livello internazionale con le Autorità del Niger per vari progetti ambientali;
secondo alcune fonti, la cittadina nigerina di Agadez (nel deserto di Ténéré) sarebbe il crocevia migratorio verso il quale convergono quasi tutti i flussi migratori dell'Africa occidentale, compresi quelli di paesi anglofoni (Nigeria, Sierra Leone, Liberia) che poi vengono dirottati verso le coste del Mediterraneo;
la scelta per la localizzazione delle ambasciate e dei consolati italiani nel mondo è sicuramente il risultato di una storica esigenza avvertita nel secolo scorso e non tiene conto che l'Italia si è trasformata in paese di immigrazione;
la competenza al rilascio dei visti emessi dalla Repubblica italiana è attribuita al Ministero degli affari esteri il quale, attraverso gli uffici diplomatico-consolari abilitati, è responsabile dell'accertamento del possesso dei requisiti di legge necessari per l'ottenimento del visto stesso, e, nel caso specifico, fatte salve le prerogative di un vice console onorario presente nella capitale Niamey, ogni incombenza ricade sull'Ambasciata d'Italia di Abidjan (Costa d'Avorio) distante oltre mille chilometri;
a causa delle risorse minerarie (uranio e petrolio) di cui è ricco il sottosuolo del Niger è prevedibile per il futuro un aumento degli interessi economici nella zona da parte delle nostre aziende;
dall'altra, la Repubblica del Niger ha attualmente una rappresentanza diplomatica a Roma senza che da parte italiana ci sia reciprocità -:
se non si ritenga, nell'ambito di una ristrutturazione della rete consolare italiana, di dover con la massima urgenza provvedere alla istituzione di una Ambasciata a Niamey, capitale del Niger.
(4-05839)