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Allegato B
Seduta n. 257 del 13/12/2007
...
AFFARI ESTERI
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, il Ministro della giustizia, il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
Abou Elkassim Britel, nato in Marocco e trasferitosi in Italia, dal 1999 è cittadino italiano, avendo sposato nel 1995 Khadjia Anna Lucia Pighizzini;
Elkassim Britel è l'unico cittadino italiano vittima dell'infamia delle extraordinary rendition attuate dai servizi segreti statunitensi e dal 2002 sta vivendo una vicenda allucinante, al di fuori di ogni parvenza di legalità e di rispetto dei diritti umani;
dal 16 novembre 2007 Abou Elkassim Britel sta attuando uno sciopero della fame nel carcere di Ain Bourja di Casablanca, in Marocco le sue condizioni di salute - già minate dalla lunga detenzione, dalle privazioni e torture fisiche e morali subite - diventano sempre più preoccupanti;
il giorno 30 maggio 2007 l'organizzazione statunitense per i diritti civili American Civil Liberties Union (Aclu) annunciava la propria intenzione di far causa a una sussidiaria della Boeing per aver partecipato, al sequestro di cinque persone, compreso il cittadino italiano Abou Elkassim Britel, nell'ambito delle cosiddette extraordinary rendition, cioè i veri e propri rapimenti attuati dai servizi segreti statunitensi in nome della lotta al terrorismo e con la collaborazione illegale delle polizie di vari Paesi;
la denuncia della Aclu ha avuto ampia risonanza nei mass media statunitensi, nonché nella stampa internazionale (El Pais, per esempio), ed è stata ribadita il 30 maggio 2007 da il Sole 24 Ore, in un'ampia inchiesta a firma di Claudio Gatti (pubblicata in simultanea con l'International Herald Tribune), che cerca di far luce sull'intera vicenda delle extraordinary rendition;
in particolare si afferma che il signor Elkassim Britel «...è stato sequestrato e trasportato a bordo di un Gulfstream V e di un Boeing 737 che operavano con il supporto della Jeppensen Data Planning", nonché con quello di un'altra società, di nome Air Routing International, con sede a Huston;
tali dettagli, inquietanti, confermano la gravità del caso Abou Elkassim Britel, cittadino italiano, attualmente detenuto presso le carceri marocchine, una delle tante vittime della «guerra al terrore», e per il quale il Governo italiano per voce di Luigi Li Gotti, Sottosegretario di Stato per la giustizia, in risposta ad una interpellanza urgente (2-00259) presentata dal sottoscritto affermava che «...un ulteriore appoggio verrà assicurato con il massimo impegno in occasione della prossima concessione del provvedimento di clemenza prevista per il prossimo 31 dicembre...»;
nei mesi scorsi una delegazione di parlamentari italiani ed europei, composta dagli onorevoli Locatelli, Khalil e Poletti, si è recata in Marocco per perorare, presso il Governo locale l'istanza di grazia a favore del signor Abou Elkassim Britel;
purtroppo tale grazia non è stata concessa ed il signor Elkassim Britel continua ad essere detenuto in Marocco;
il 14 febbraio 2007 il Parlamento europeo ha votato la propria «Risoluzione sul presunto uso dei paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la detenzione illegali di prigionieri» nella quale:
«63. Condanna la consegna straordinaria del cittadino italiano Abou Elkassim Britel, che era stato arrestato in Pakistan nel marzo 2002 dalla polizia pakistana ed interrogato da funzionari USA e pakistani e successivamente consegnato alle autorità marocchine e imprigionato nella prigione «Temara», dove è ancora detenuto; sottolinea che le indagini penali in Italia contro Abou Elkassim Britel erano state chiuse senza che egli fosse incriminato; 64. Si rammarica che secondo la documentazione trasmessa alla commissione temporanea dall'avvocato di Abou Elkassim Britel, il Ministero dell'interno italiano all'epoca fosse in "costante cooperazione" con servizi segreti stranieri in merito al caso di Abou Elkassim Britel dopo il suo arresto in Pakistan; 65. Invita il Governo italiano a prendere misure concrete per ottenere l'immediato rilascio di Abou Elkassim Britel e a fare in modo che Abu Omar possa essere processato dal tribunale di Milano» -:
quali iniziative intendano intraprendere per verificare e perseguire le responsabilità di Jeppesen Planning e Air Routing International, nonché dei servizi di intelligence dei vari paesi, nel rapimento di un cittadino italiano;
cosa intendano fare i Ministri interpellati in relazione alla situazione del signor Abou Elkassim Britel al fine di ottenere la sua definitiva liberazione.
(2-00890)
«Locatelli, Migliore, Khalil detto Alì Rashid, Mantovani, Siniscalchi».
Interrogazione a risposta scritta:
HOLZMANN. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
lo scorso mese l'interrogante aveva già proposto un analogo quesito al Ministero riguardante l'apposizione abusiva di un cartello di grande dimensione presso il cippo confinario del Brennero recante la scritta Sudtirol ist nicht Italien che tradotta significa «L'Alto Adige non è Italia»;
detto cartello che era stato collocato su un terreno, pare di proprietà privata, ad un metro di distanza dal cippo confinario e rivolto nella direzione di coloro che da nord entrano in territorio italiano;
il cartello è stato installato da attivisti del nuovo partito locale altoatesino Sudtirol Freiheit traduzione «Alto Adige libero»;
il cartello metallico è stato successivamente rimosso per alcuni giorni ma di recente è stato eretto nuovamente e da troppo tempo costituisce un vero e proprio insulto alla comunità di lingua italiana -:
quali azioni concrete abbia posto in essere od intenda intraprendere il Ministero degli affari esteri nei confronti della Repubblica d'Austria per chiedere l'immediata rimozione di questa odiosa offesa alla memoria dei Caduti della prima Guerra mondiale, alla popolazione dell'Alto Adige e più in generale all'Italia intera.
(4-05893)