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Allegato B
Seduta n. 26 del 17/7/2006
LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazioni a risposta scritta:
SGOBIO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi, in un incontro svoltosi presso la Confindustria di Modena, la «Irisbus Italia» (ex Orlandi), facente parte del gruppo Fiat-Iveco, ha annunciato alle organizzazioni sindacali, il licenziamenti di 37 dipendenti su 59;
per i sindacati di tratta di un «drastico ridimensionamento dell'attività dell'azienda», per «ragioni di risanamento di bilancio e di modifiche dell'attività aziendale»;
sempre secondo i sindacati «ancor più inaccettabile è la pretesa dell'azienda di voler affrontare una situazione così grave, dando già per certo ed inevitabile il risultato finale e senza procedere con i necessari ed indispensabili approfondimenti per gestire una situazione così difficile e che porterebbe alla perdita del posto di lavoro per un così alto numero di dipendenti e né per converso prospettare le dovute garanzie per il futuro» -:
se non ritengano opportuno intervenire, ciascuno per gli ambiti di propria competenza, presso i soggetti interessati, a tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori, nell'intento di convocare un tavolo di trattativa tra le parti, utile a scongiurare quanto deciso dall'azienda e capace di garantire gli attuali livelli occupazionali.
(4-00566)
SGOBIO e FERDINANDO BENITO PIGNATARO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
il 14 luglio scorso è stata un'altra giornata nera per la sicurezza sui luoghi di lavoro: a Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza, in un cantiere edile, è morto un operaio, Giuseppe Capalbo di 19 anni, che mentre stava lavorando nel fondo di scavo delle fondamenta di un edificio in costruzione, è stato improvvisamente investito da una massa di terreno che si è staccata da una parete della buca;
quanto è accaduto è l'ennesima, ulteriore e tragica conferma che il tema della sicurezza sul posto di lavoro, del diritto dei lavoratori a non dover mettere a rischio la propria vita per portare a casa un salario, troppo spesso misero, sia una grande priorità nazionale;
a parere degli interroganti è quanto mai opportuno che si metta a punto una strategia di contrasto, controllo e prevenzione del fenomeno delle morti sul lavoro che coinvolga le regioni, gli enti locali e gli organi preposti dello Stato;
come affermato dallo stesso Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in più occasioni, è sempre più urgente e necessario affrontare concretamente questa terribile e insostenibile piaga sociale -:
se e quali atti di sua competenza ritenga opportuno mettere in campo al fine di potenziare il numero degli ispettori preposti al controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro, prevedere maggiori finanziamenti, mettere mano alla legislazione in materia di politiche del lavoro, intervenendo radicalmente sulla precarietà e sui contratti atipici, tutelando a dovere i diritti e la sicurezza dei lavoratori e facendo emergere le sacche di lavoro nero presenti nel nostro Paese.
(4-00568)