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Allegato B
Seduta n. 263 del 5/1/2008
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GIUSTIZIA
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
in data 10 dicembre 2007, il Commissario penitenziario del ruolo speciale del corpo di polizia penitenziaria Sabatino De Bellis veniva rimosso dalle funzioni di comandante di reparto della Casa circondariale di Bologna e trasferito al Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria per l'Emilia Romagna, con provvedimento firmato dal direttore generale dottor Massimo De Pascalis;
tale documento, contiene motivazioni che gli interpellanti giudicano risibili rispetto ad un provvedimento grave ed estremamente punitivo nei confronti del commissario De Bellis;
l'unica motivazione per la quale si è giunti a questo grave esito, pare sia stata una querelle giudiziaria che il comandante De Bellis ha in corso come parte offesa nei confronti di un collega rappresentante sindacale presso la Casa circondariale di Bologna;
il comandante De Bellis ha ricevuto immediatamente numerosi attestati di solidarietà da parte di colleghi operatori del carcere ed esponenti di tutti i partiti, avendo egli sempre mantenuto un comportamento professionalmente corretto e rappresentando per il carcere di Bologna una risorsa professionale di grande qualità -:
se vi siano le condizioni per una revisione del provvedimento che consenta ad un funzionario dello Stato dalla carriera
adamantina, come il comandante De Bellis, di concludere il suo percorso professionale di servitore dello Stato nella sede del penitenziario di Bologna, considerato che mancano solamente due anni e qualche mese alla sua pensione e in città la sua rimozione è stata vista - come anche reputano gli interpellanti - come un'offesa al buonsenso.
(2-00914)
«Raisi, Garagnani, Proietti Cosimi, Menia, Buonfiglio, Frassinetti, Ulivi, Porcu, Holzmann, Urso, Armani, Lamorte, Contento, De Corato, Foti, Bono, Moffa, Barbieri, Martinelli, Saglia, Mancuso, Castellani, Patarino, Scalia, Catanoso, Zacchera, Perina, Minasso, Giorgio Conte, Airaghi, Alberto Giorgetti, Migliori, Lo Presti, Antonio Pepe, Germontani».
Interrogazione a risposta scritta:
DE SIMONE e GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. - Al Ministro della giustizia, al Ministro per i diritti e le pari opportunità. - Per sapere - premesso che:
l'11 dicembre 2007 a Palma di Montechiaro (Agrigento), una transgender di sedici anni, registrata all'anagrafe di Catania di sesso maschile e di nome Paolo, si è impiccata dentro la stanza della comunità Alice, dove da tre mesi viveva per determinazione del tribunale dei minori di Catania;
Loredana, così si faceva chiamare, in famiglia aveva subito maltrattamenti e l'intervento del tribunale dei minori mirava al suo «recupero», ma per «recuperarla» il tribunale l'aveva assegnata ad una comunità dove era costretta a vivere insieme a 35 ragazzi, tutti maschi;
nonostante l'impegno degli assistenti sociali, la giovane non era in una struttura specializzata ad affrontare i problemi della disforia di genere, soprattutto in una fase delicata come quella adolescenziale, ad affermarlo è la stessa assistente sociale della comunità Alice, che ha dichiarato: «È chiaro che la nostra struttura non era certo la più adatta per affrontare una situazione del genere, così delicata e complicata»;
la procura di Agrigento ha aperto un'indagine per accertare il suicidio, ma sta ancora indagando per accertare eventuali responsabilità di altri -:
se siano a conoscenza dei fatti esposti;
se e quali iniziative di sua competenza intenda adottare il Ministro della giustizia al fine di evitare che persone con disforia di genere vengano assegnate a strutture inidonee e, riguardo all'episodio su esposto, quali provvedimenti disciplinari intenda adottare;
se e quali iniziative intenda adottare il Ministro per le pari opportunità riguardanti le problematiche delle persone transgender, in particolare quelle minorenni che hanno maggior bisogno di assistenza e di supporto psicologico anche in strutture adeguate ai fini di garantire tutela, crescita e formazione nell'ambito dell'affermazione della propria identità di genere.
(4-06008)