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Allegato B
Seduta n. 266 del 15/1/2008
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GIUSTIZIA
Interrogazione a risposta in Commissione:
FOTI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
quanto all'organico dei magistrati in servizio presso la sede di Reggio Emilia,
attualmente determinato con una dotazione di 22 unità totalmente coperte, in data 10 gennaio 2006 il Ministero della giustizia aveva proposto l'ampliamento della pianta organica dell'ufficio con l'aggiunta di un posto di giudice, ma il Consiglio superiore della magistratura con il parere discorde in relazione al suddetto ampliamento, reso nella seduta del 6 luglio 2006, ha ritenuto che i dati relativi al contenzioso specialistico non fossero tali da giustificare la destinazione di una ulteriore unità, così che non si è proceduto al predetto incremento;
il 17 settembre 2007 il Ministero della giustizia ha emesso il decreto che distribuisce 32 dei 116 posti residui relativi alla proposta di intervento di ripartizione delle 546 unità di magistrato recate in aumento dalla legge 13 febbraio 2001, n. 48, riservando ad un separato provvedimento l'assegnazione delle risorse residue, da allocare secondo un nuovo progetto di distribuzione, da sottoporre al prescritto parere dell'organo di autogoverno, aggiornato ai nuovi dati statistici disponibili;
le piante organiche del personale amministrativo e del personale dell'ufficio notifiche, esecuzioni e protesti, senza tenere conto delle unità in soprannumero, presentano vacanze per complessive 18 unità;
con decreto 8 marzo 2007 il Ministero della giustizia ha proceduto a ridurre proporzionalmente le risorse destinate a ciascuna struttura, tant'è che la pianta organica del personale amministrativo di Reggio Emilia è stata ridotta di 3 unità nei profili professionali di cancelliere C2 e C1 e di operatore giudiziario B2; la pianta organica dell'Ufficio N.E.P. è stata ridotta di una unità nel profilo professionale di ufficiale giudiziario C1;
detti fatti trovano puntuale riscontro nella relazione del procuratore capo della Repubblica di Reggio Emilia dottor Italo Materia, laddove quest'ultimo evidenzia la carenza d'organico sia per quanto attiene ai sostituti procuratori che al personale amministrativo, a tacere del fatto che anche l'organico delle Forze di Polizia non risulta adeguato all'incremento ragguardevole della popolazione in detta Provincia, soprattutto dovuto alla notevole presenza di immigrati clandestini;
in occasione della risposta resa all'atto di sindacato ispettivo 5-01596 il sottosegretario Luigi Li Gotti assicurava il proprio impegno per tener conto della situazione della giustizia in allora denunciata che tale è ancora oggi -:
se e quali urgenti iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per contribuire a risolvere la situazione sopra evidenziata che finisce per mortificare l'impegno profuso da tutti gli operatori all'interno delle strutture giudiziarie di Reggio Emilia.
(5-01896)
Interrogazioni a risposta scritta:
ANGELA NAPOLI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
nel luglio del 2006, con atto ispettivo n. 4-00628, l'interrogante aveva inteso denunziare, tra l'altro, la gravità della gestione amministrativa del Comune di Joppolo (Vibo Valentia);
a quella data risultava pendente presso il Tribunale di Vibo Valentia, in composizione collegiale, il procedimento penale n. 1084/03 R.G.N.R. nei confronti del geometra Sabatino Panzitta, responsabile del tempo dell'Ufficio Tecnico del Comune di Joppolo;
nell'ambito dell'inchiesta relativa al citato procedimento giudiziario, su delega della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, sono state effettuate indagini da parte della Guardia di Finanza, relativamente alla posizione economica del geometra Panzitta;
dalle indagini è emerso che il Panzitta, nella sua qualità di responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune di Joppolo, dal 2001 al 2006, con propri provvedimenti, ha affidato l'esecuzione di numerosi lavori pubblici alla ditta «Nuova
Ediltecnica Sud» di Rosa Giacco, cognata dello stesso Panzitta, per un ammontare complessivo di 1.179.071,74 euro;
dalle stesse indagini della Guardia di Finanza, depositate nel procedimento penale n. 1084/03 R.G.N.R. presso il Tribunale di Vibo Valentia, emerge che le somme ottenute dalla Ditta a titolo di compenso per i lavori eseguiti venivano accreditate sul conto corrente intestato alla ditta medesima presso la Banca Antonveneta, filiale di Nicotera, e presso la Banca Carime, filiale di Nicotera, e da essi passavano a quello cointestato al Panzitta ed alla propria moglie Jolanda Miceli presso la Banca Antonveneta, filiale di Nicotera;
alcune delle somme dovute a titolo di compenso per i lavori eseguiti dalla ditta «Nuova Ediltecnica Sud», venivano versate direttamente o sul conto corrente cointestato al geometra Panzitta ed alla di lui moglie o direttamente sul conto corrente del primo, senza neppure passare da quello della ditta;
a fronte di quanto emerso dalla documentata indagine ed a fronte di una richiesta del PM di comminare al Panzitta la pena di anni 3 e mesi 6 di reclusione, il Tribunale di Vibo Valentia, in data 6 novembre 2007, ha assolto il Panzitta «perché il fatto non sussiste»;
l'assoluzione, preceduta da altre, sempre a favore dei Panzitta, emesse dallo stesso Tribunale di Vibo Valentia, ha consentito al geometra Panzitta di essere reintegrato nel posto di lavoro (stesso Ufficio Tecnico), fin dal 16 novembre 2007 con determinazione n. 12, prot. n. 6326 del responsabile del Personale del Comune di Joppolo, avv. Andrizzi, suo difensore nell'ambito dello stesso procedimento penale appena indicato;
incidentalmente si fa presente che il Tribunale di Vibo Valentia, in composizione collegiale, nonostante procedimenti penali avviati ed istruiti, a memoria dell'interrogante, da anni, non pronuncia una sentenza di condanna per reati contro la Pubblica Amministrazione, neanche per un abuso d'ufficio;
è bene, altresì, ricordare che il geometra Panzitta veniva nominato consulente tecnico di ufficio nelle cause civili di cui era titolare il magistrato Patrizia Pasquin, Presidente nella Sezione Civile del Tribunale di Vibo Valentia, arrestata il 10 novembre 2006 nell'ambito dell'operazione Dinasty2 - Do ut des, con le accuse di corruzione in atti giudiziari, falso e truffa allo Stato -:
se non ritenga necessario ed urgente inviare un'adeguata iniziativa ispettiva, peraltro più volte richiesta dall'interrogante, presso il Tribunale e la Procura della Repubblica di Vibo Valentia.
(4-06078)
PICCHI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
come preannunciato da fonti di stampa, Fabio Fazio ha invitato Adriano Sofri a partecipare in diretta alla trasmissione Che tempo che fa, andata in onda su Raitre sabato 12 gennaio alle 20,10;
Sofri è stato condannato a 22 anni per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi;
il magistrato di sorveglianza avrebbe concesso a Sofri un permesso in deroga al regime di detenzione domiciliare che sta scontando a Firenze per partecipare alla trasmissione nel corso della quale dovrebbe presentare un libro;
Fabio Fazio aveva intervistato Sofri già il 23 ottobre 2003 sempre per Raitre -:
quali iniziative normative intenda il Ministro della giustizia intraprendere per escludere che persone condannate per reati particolarmente gravi possano fruire di alcuni istituti premiali, come accaduto nella situazione descritta in premessa, posto che l'attuale regime normativo sembra
consentire decisioni che destano perlomeno sconcerto nella pubblica opinione.
(4-06080)