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Allegato B
Seduta n. 27 del 18/7/2006
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta in Commissione:
CECCUZZI e FRANCI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
dall'inizio degli anni '80 in località Casa del Corto, nel Comune di Piancastagnaio, provincia di Siena, opera l'azienda Floramiata, uno degli impianti serricoli più importanti d'Italia;
tale iniziativa è scaturita dal piano di riconversione dell'attività mineraria, frutto delle lotte dei lavoratori e delle popolazioni che si mobilitarono a sostegno della «vertenza Amiata»;
la collocazione di una attività florovivaistica in un territorio montano si è configurata più come una risposta pubblica alle esigenze occupazionali e di sviluppo di una comunità locale, piuttosto che una iniziativa imprenditoriale legata ad un favorevole contesto ambientale e di mercato;
l'unico vantaggio competitivo è derivato, pertanto, dall'utilizzo di energia geotermica a costi inferiori, rispetto ad altre fonti di calore;
che l'azienda Floramiata è un pilastro irrinunciabile dell'economia amiatina che occupa circa 250 lavoratori tra fissi ed avventizi;
proprio per questi motivi nel capitale sociale dell'azienda è presente, con il 29 per cento delle azioni, il socio pubblico Sviluppo Italia SpA;
l'azienda ha vissuto ripetuti momenti di difficoltà di presenza ed azione sul mercato, situazione aggravata dalla grandinata del 6 dicembre 2005 che ha compromesso parte degli impianti;
per tale motivo sono dieci le serre danneggiate ed inutilizzabili e dallo scorso dicembre la produzione è calata notevolmente, così come la forza lavoro attualmente ridotta di 50 unità tra lavoratori fissi ed avventizi;
la pratica per il riconoscimento dello stato di calamità naturale è tuttora ferma, in attesa della firma del Ministro;
i risarcimenti attesi dall'assicurazione sono stati, al momento negati, tanto che l'azienda sta valutando l'opportunità di aprire una vertenza legale;
tra l'azienda e l'Agenzia delle entrate è in corso un contenzioso riferito ai contributi previsti dalla legge per l'utilizzo del vapore geotermico, per un valore di circa 5 milioni di euro;
pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, tale situazione desta seria preoccupazione nelle istituzioni del territorio, oltreché incertezza nelle famiglie dei lavoratori di Floramiata e dell'indotto -:
quale sia l'orientamento del Governo in merito alla posizione della società Sviluppo Italia che, a fronte di una situazione così difficile, ha dichiarato l'intenzione di mettere sul mercato le proprie azioni;
se il Governo non intenda intervenire nei confronti di Sviluppo Italia per valutare, al contrario, una sua partecipazione alla ricapitalizzazione immediata, di cui necessita l'azienda Floramiata;
per quale motivo non è stato, ancora, riconosciuto lo stato di calamità naturale;
quando intenda convocare un tavolo di lavoro alla presenza di tutte le istituzioni interessate per mettere a punto una strategia di rilancio dell'azienda che necessita, in primo luogo, della stabilizzazione dell'assetto proprietario di Floramiata.
(5-00103)