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Allegato B
Seduta n. 27 del 18/7/2006
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ISTRUZIONE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, per sapere - premesso che:
in un'intervista del 16 luglio 2006 al Corriere della Sera, il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, ha sollevato la questione del superamento del «mito della scuola unica» e pubblica, richiamando il tema della libertà di educazione in una prospettiva nuova, che sia capace di andare oltre il vecchio schema Stato-Chiesa, che punti ad adeguare la scuola ai bisogni della società di oggi, e che, attraverso dei rigidi sistemi di accreditamento, utilizzi il meccanismo virtuoso della concorrenza tra pubblico e privato per ottenere diversi vantaggi, tra cui «una maggiore creatività pedagogica; maggiore libertà quanto ai programmi, ai contenuti, ai metodi di insegnamento; una sana e controllata emulazione; capacità di non escludere l'elemento del rigore nel perseguire l'eccellenza; maggior duttilità nell'assorbire i fenomeni di meticciato, miglior nesso col mondo del lavoro» -:
se il Governo, che di recente ha reintrodotto nel nome del dicastero la vecchia dicitura «Pubblica Istruzione», non ritenga utile superare le vecchie logiche del passato e cogliere immediatamente questa nuova sfida laica di liberalizzazione del sistema scolastico italiano, che porterebbe non soltanto all'affermazione della libertà di scelta del sistema formativo ed educativo da parte delle famiglie, ma anche ad un conseguente innalzamento dell'offerta e della qualità della formazione degli studenti italiani, il che costituirebbe un vero e proprio investimento, senza oneri per lo Stato, sul
capitale umano di cui l'Italia ha bisogno per concorrere alla sfida della competitività internazionale.
(2-00070)
«Baldelli, Aprea, Garagnani».