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Allegato B
Seduta n. 27 del 18/7/2006
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TRASPORTI
Interrogazioni a risposta scritta:
PINI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
nella passata legislatura il Governo, a seguito di una serie di incontri con le Associazioni di categoria delle imprese di autotrasporto, ha siglato con le stesse un protocollo d'intesa, con cui si è impegnato, fra l'altro, ad istituire, mediante apposito strumento normativo, un Fondo di accompagnamento della riforma dell'autotrasporto merci;
la legge 23 dicembre 2005, n. 266, legge finanziaria 2006, all'articolo 1, comma 108, ha istituito, in base agli impegni assunti con le Associazioni degli autotrasportatori, il «Fondo per misure di accompagnamento della riforma dell'autotrasporto di merci e per lo sviluppo della logistica» con una dotazione iniziale di 80 milioni di euro per l'anno 2006;
il Fondo si pone come obiettivo quello di favorire, da una parte, l'evoluzione delle imprese di autotrasporto verso l'intermodalità e la logistica, fornendo le risorse necessarie per una loro crescita dimensionale, e di incentivare, dall'altra, le imprese marginali, che non sono più in grado di sostenere la concorrenza degli altri operatori del settore, all'esodo;
il fondo per diventare operativo, secondo quanto stabilito dallo stesso articolo comma 108 della legge finanziaria per il 2006, necessita dell'emanazione di un regolamento ministeriale, adottato su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle finanze;
il regolamento ministeriale, con cui sono disciplinate le modalità di funzionamento del Fondo, non è stato ancora emanato e tali modalità di funzionamento, in base alle richieste avanzate dalle Associazioni degli autotrasportatori, riguarderanno, oltre agli incentivi per l'esodo delle imprese marginali, anche le agevolazioni per la fusione e la concertazione delle imprese, nonché benefici in favore di quelle imprese che diversificheranno le loro attività verso forme di intermodalità e di logistica -:
se il Governo intenda adottare il regolamento di cui alle premesse, il quale risulta indispensabile sia per rendere operativa la dotazione di 80 milioni di euro,
per l'anno 2006, stanziata attraverso il Fondo di accompagnamento della riforma dell'autotrasporto di merci, sia per restituire alle stesse imprese di autotrasporto una maggiore efficienza e competitività.
(4-00579)
ZACCHERA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la legge finanziaria 2006 ha contenuto le disponibilità dei ministeri compreso quello dei trasporti ma risulta fortemente compressa, percentualmente molto di più che per la riduzione generale degli stanziamenti, la spesa relativa alla gestione pubblica della navigazione dei laghi interni prealpini (Maggiore-Garda-Como) mettendo conseguentemente a rischio il livello dei servizi pubblici per passeggeri, trasporto veicoli e merci;
senza adeguati finanziamenti non è possibile neppure procedere alla normale manutenzione dei natanti e si è stati costretti a ridurre l'assunzione dei lavoratori «stagionali» con ripercussioni sui servizi di linea;
tale riduzione sarà sempre più evidente e pesante nei prossimi mesi;
non si comprende ancora in quale misura le regioni Piemonte, Trentino-Alto Adige, Veneto e Lombardia potrebbero (o dovrebbero) intervenire o comunque essere coinvolte nella gestione dei servizi pubblici di navigazione sui laghi prealpini -:
quali atteggiamenti voglia tenere il ministro in merito a queste problematiche;
se non si ritenga di dover assumere iniziative per incrementare i fondi disponibili per la navigazione pubblica interna in occasione delle prossime manovre finanziarie;
quale coinvolgimento si intenda attuare, in linea strategica, delle amministrazioni regionali interessate al territorio dei laghi per il problema della gestione della navigazione pubblica interna.
(4-00581)
PIRO, LUSETTI e PISCITELLO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nelle ultime settimane si sorgo verificati numerosi inconvenienti su aeromobili appartenenti a compagnie italiane ed in particolare all'Alitalia;
il ripetersi con allarmante frequenza di inconvenienti anche gravi genera apprensione nell'opinione pubblica ed induce serie preoccupazioni, sull'efficienza degli aeromobili in servizio e sui sistemi di manutenzione e controllo;
la sicurezza del trasporto aereo è una necessità assoluta a cui non possono certo essere opposte eccezioni comunque motivate, meno che mai se collegate ad esigenze di mercato o di concorrenzialità -:
se risponda al vero che da una recente verifica condotta sui documenti in possesso dell'Alitalia che attestano l'esperienza pratica degli addetti alle manutenzioni è emerso che il 60 per cento di tali documenti riportavano errori valutati come «numerosi e significativi» e che oltre il 50 per cento dei supervisori tecnici avevano emesso dichiarazioni sostanzialmente non veritiere;
se risponda al vero che l'autorità di controllo ha dovuto emettere numerosi provvedimenti di revoca e/o di sospensione dei certificati che abilitano meccanici e tecnici dell'Alitalia a svolgere le proprie attività dirette sugli aeromobili e di supervisione;
se risponda al vero che recenti verifiche condotte hanno fatto emergere che: del programma di audit e di ispezioni interni presentato dall'Alitalia nel 2005, oltre il 40 per cento non è stato realizzato, l'azienda fa un eccessivo ricorso alla ripianificazione delle date previste e mantiene i procedimenti aperti ben oltre il limite di tempo minimo previsto, ha fatto effettuare audit specialistici a personale non qualificato;
se risponda al vero che recenti verifiche condotte hanno fatto emergere diverse problematiche anche gravi che riguardano la flotta aerea di Alitalia e tra queste: la mancata effettuazione di audit straordinari richiesti come necessari per i motori di un modello di aereo in servizio sulle rotte intercontinentali, forti ritardi e criticità nell'aggiornamento dei manuali di impiego rispetto agli equivalenti documenti dei costruttori che comportano il ricorso sempre più frequente a strumenti di informazione non standard; diverse indagini tecniche su inconvenienti rilevanti occorsi ad aeromobili nell'anno 2005 risultavano ancora aperte a distanza di molti mesi, l'attività di pesata fisica degli aerei non viene svolta regolarmente e per un aeromobile addirittura ha fatto registrare un ritardo di oltre 9 anni, l'acquisizione dei dati relativi ai componenti di aereo imbarcati e/o sbarcati a seguito di manutenzione avviene con ritardo eccessivo;
se risponda al vero che recenti verifiche condotte hanno fatto emergere criticità rilevanti nella struttura e nella organizzazione del personale Alitalia ed in particolare: nel corso degli ultimi due anni il personale assegnato alle ingegnerie è stato notevolmente ridotto e parte del personale rimasto è stato trasferito in Alitalia Servizi svolgendo attività di collaborazione saltuaria con Alitalia, si registrano situazioni limite come quella relativa all'unica unità esperta in servizio sul quale grava tutta l'attività connessa ai sistemi elettrici dell'intera flotta; l'organico dell'ente responsabile della gestione dei manuali operativi e dell'ente responsabile del supporto alla navigazione sono risultati insufficienti, in alcune unità non adeguatamente qualificato mentre viene considerato inaccettabile il ricorso a professionalità esterne agli enti sulle quali non viene garantito un controllo autorevole;
come giudica il quadro delle criticità e delle inadempienze emerse e se non ritiene di dover prontamente attivarsi affinché i vertici di Alitalia vengano energicamente richiamati alle responsabilità che su di loro gravano soprattutto in materia di sicurezza dei voli.
(4-00594)