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Allegato B
Seduta n. 271 del 22/1/2008
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INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
FUGATTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
stando alle ricostruzioni fatte dalla stampa locale, nel tardo pomeriggio del 17 dicembre 2007, un cittadino residente nel Comune di Pomarolo, nei pressi di Rovereto, è stato affrontato in casa sua da tre malviventi, che dopo aver rovistato l'abitazione lo hanno minacciato con un coltello lungo circa quindici centimetri; l'episodio non è isolato, ma soltanto l'ultimo di una lunga serie di fatti di criminosi che hanno interessato la Bassa Vallagarina, dove nel corso dell'anno appena trascorso si è registrata una vistosa impennata dei furti in appartamento;
lo stesso Governo, per bocca del viceministro Marco Minniti, ha ammesso, almeno limitatamente al primo semestre del 2007, il deteriorarsi delle condizioni dell'ordine pubblico in Bassa Vallagarina -:
quali misure il Governo intenda assumere per porre fine all'evidente degrado della sicurezza pubblica nella Bassa Vallagarina.
(4-06160)
OLIVA, LO MONTE, MINARDO, NERI, RAO e REINA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il giorno 20 gennaio 2008 a Roma, nei pressi dello stadio Olimpico, a poche ore dall'inizio dell'incontro di calcio Roma-Catania, tre tifosi etnei sono stati aggrediti e feriti con dei coltelli da un gruppo di ultras giallorossi;
all'Olimpico episodi simili si sono già verificati altre volte -:
quale sia stata l'esatta dinamica dei fatti;
quali misure il Ministro interpellato abbia preso e quali abbia intenzione di prendere affinché fenomeni del genere siano adeguatamente contrastati e di quali
elementi informativi disponga riguardo alla vicenda ricordata in premessa ferma restando l'autonomia della magistratura.
(4-06161)
GRIMOLDI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi in alcuni comuni della provincia di Milano, esattamente Cassina dè Pecchi, Cernusco sul Naviglio e Pioltello, la locandina del giornale La Gazzetta della Martesana recava un titolo del seguente tenore letterale: «Allarme leghisti e razzisti nell'hinterland milanese. Non ci sarà un'altra Opera, il fascismo va fermato subito»;
il testo riportato contiene espressioni offensive e diffamatorie nei confronti di tutti i cittadini simpatizzanti con un partito politico, associati ai razzisti con evidente intento denigratorio;
il grave attacco alla Lega Nord sopra illustrato è ancor più inquietante se si considera che da notizia riportata dalla stessa Gazzetta della Martesana del 17 dicembre 2007, le locandine in oggetto risulterebbero false e quindi riprodotte in maniera contraffatta;
la Lega Nord chiamata in causa dai manifesti in questione ha ritenuto di tutelarsi presentando una denuncia contro ignoti per diffamazione presso la caserma dei Carabinieri di Pioltello;
la vicenda illustrata costituisce solo l'ultimo di molteplici episodi di intolleranza politica che hanno visto come bersaglio la Lega Nord: basti ricordare la distruzione ad opera di ignoti delle bacheche della Lega a Trezzo sull'Adda e a Sesto San Giovanni, avvenuta all'inizio dello scorso anno;
il clima di intimidazione nei confronti della Lega Nord è probabilmente da mettersi in relazione, per il tipo di accuse che vengono mosse nella citata locandina, alla costante azione di denuncia che la Lega Nord ha messo in atto a proposito della situazione di grave allarme criminalità nei comuni sopra citati, che sono stati teatro di molti fatti criminali perpetrati soprattutto da cittadini romeni di etnia rom;
basti ricordare le denunce della Lega Nord a proposito della situazione di degrado della Cascina Bareggiate, occupata da più di 250 rom e trasformatasi ormai in una zona franca e base operativa della criminalità, come attestato a più riprese dalle cronache locali -:
come il Ministro valuti i fatti descritti in premessa;
se il Ministro non ritenga necessario un proprio intervento attraverso gli strumenti che riterrà più idonei al fine di ristabilire un clima di serenità e di sicurezza con particolare riguardo al libero esercizio dei diritti politici della Lega Nord e dei suoi militanti.
(4-06162)
PEDICA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante che all'interno delle giunte di alcuni Comuni della provincia di Roma sussistano situazioni di presunta incompatibilità di cariche amministrative, in virtù delle quali alcuni consiglieri comunali ricoprono contestualmente anche il ruolo di assessore esterno in Comuni diversi da quello di appartenenza;
nel caso specifico del Comune di Sant'Angelo Romano, dove Umberto Di Pietro riveste la carica di assessore esterno con delega all'Urbanistica, pur essendo al contempo consigliere comunale a Guidonia Montecelio;
da quanto riportato nel periodico la Voce democratica si apprende dell'esistenza di una lettera di diffida inviata al sindaco di Sant'Angelo Romano, Angelo Gabrielli, dall'allora prefetto di Roma Achille Serra;
nella lettera, datata 8 giugno 2006, il prefetto Serra richiedeva al sindaco di Sant'Angelo Romano di procedere alla
rimozione di Umberto Di Pietro dalla carica assessorile, entro un termine massimo di dieci giorni a decorrere dalla ricezione del documento stesso;
in modo del tutto similare, in data 7 novembre 2006, il dirigente della Prefettura di Roma, Ferdinando Santoriello, spiegava in una lettera indirizzata al Segretario generale del Comune di Monterotondo in cui evidenzia come lo stesso ministero riconferma che non può essere nominato assessore chi ricopra già la carica di consigliere presso un altro comune, né permanere nella carica assessorile chi successivamente alla nomina, sia eletto consigliere comunale in un diverso comune;
il Comune di Monterotondo, nella fattispecie, presenta nella propria giunta come assessore esterno alla Cultura e Politiche educative Antonello Tabanella, che al contempo è in carica anche a Mentana come consigliere comunale; viceversa, il consigliere comunale di Monterotondo, Roberto Buonasorte, è in carica anche a Mentana con il ruolo di assessore esterno con delega al Personale;
a più di un anno di distanza dalla redazione delle suddette lettere da parte della Prefettura di Roma, nessun intervento concreto pare essere stato avviato per dirimere le questioni in oggetto, neppure laddove il superamento dei limiti di tempo stabiliti dalla Prefettura sia stato più che evidente, come nel caso di Sant'Angelo Romano;
sempre stando a quanto riportato dalla Voce democratica, dirigenti della Prefettura di Roma e del ministero dell'Interno, interpellati in merito, avrebbero fornito spiegazioni discordanti sullo stato attuale delle questioni riguardanti tali presunte incompatibilità -:
se il Ministro sia al corrente di quanto riportato in epigrafe e se intenda intervenire per fare chiarezza a riguardo;
se non intenda altresì adoperarsi attivando i provvedimenti che più ritenga opportuni e necessari a risolvere la questione in maniera definitiva.
(4-06164)
PEZZELLA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 5 gennaio 2008 è stata presentata dall'interrogante un'interrogazione parlamentare al Ministro degli Interni relativa alle vicende del Comune di Arzano (Napoli) con particolare riferimento alle infiltrazioni della camorra ed alla reiterata malagestione dell'ente locale, chiedendo altresì di conoscere i motivi dei prolungati tempi della Commissione d'accesso, insediatasi oltre un anno e mezzo fa, e dell'esito dei lavori della stessa;
come riportato ampiamente da quotidiani e tv nazionali, il giorno 19 gennaio 2008, ad Arzano, è stato gambizzato da ignoti, nello stile delle spedizioni punitive della camorra, il consigliere comunale Francesco Vitale, eletto nelle file del Psdi, componente della maggioranza di governo cittadino che sostiene il sindaco Nicola De Mare, esponente del Pd alla sua seconda consiliatura;
al di là delle motivazioni dell'agguato di camorra e di ogni possibile legame con la vita politica ed amministrativa locale, che spetterà alle forze dell'ordine ed alla magistratura scoprire ed eventualmente perseguire, è innegabile la gravità di quest'ultimo episodio criminoso che, tra l'altro, è avvenuto proprio davanti al Municipio di Arzano, e si inserisce in un quadro inquietante di intimidazioni che hanno già visto, nella stessa città, recapitare un pacco bomba presso l'abitazione dell'ex presidente del consiglio comunale e reiterate minacce di morte, con l'invio di proiettili, a giornalisti, consiglieri e rappresentanti dell'Arma dei carabinieri;
si constata il diffuso clima di paura e di sfiducia che aleggia ormai da tempo tra i rappresentanti istituzionali locali, alcuni dei quali hanno già annunciato pubblicamente le loro dimissioni nelle mani del Prefetto di Napoli -:
quali iniziative intende assumere con urgenza il Ministro per garantire la serena
e democratica vita politica e amministrativa di questa comunità locale, pesantemente segnata dai vari episodi di intimidazione contro esponenti delle istituzioni locali;
quando il Ministro soprattutto intenda sciogliere questo Comune, dimostratosi, a quanto si evince dai fatti sopra ricordati, ampiamente vulnerabile a fenomeni di infiltrazione della camorra e, ad esito delle procedure già in corso, di malapolitica.
(4-06165)