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Allegato B
Seduta n. 273 del 28/1/2008
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INFRASTRUTTURE
Interrogazioni a risposta scritta:
CONTENTO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
sulla base della legge 1o dicembre 1986, n. 879, con convenzione di concessione Rep. n. 890 del 23 dicembre 1991, venivano assegnati i lavori di progettazione ed esecuzione dell'edificio dei servizi generali e di accasermamento ad uso della polizia di Stato di Pordenone;
a seguito dell'approvazione del progetto esecutivo, la concessionaria manifestava al provveditorato interregionale delle opere pubbliche la necessità di integrare lo scarno importo degli imprevisti (euro 5.549,70) sia a copertura dei maggiori oneri espropriativi sia per l'aggiornamento contrattuale dei prezzi;
il responsabile del procedimento, con nota del 7 giugno 2006, risulta aver sottoposto al magistrato delle acque di Venezia ed alla sede coordinata di Trieste una proposta di rimodulazione del quadro economico con la richiesta di un maggior finanziamento di euro 1.080.000,00 da suddividersi negli esercizi 2007 e 2008;
a distanza di oltre un anno, il magistrato delle acque ha invitato la concessionaria a predisporre una perizia di variante in diminuzione che, quindi, prevedesse una riduzione delle opere da realizzare, ma mantenendo pur sempre, uno stralcio funzionale con riferimento ai lavori in corso;
la situazione evidenziata appare paradossale sia perché la individuazione delle minori opere da realizzare rischia di ritardare ulteriormente l'esecuzione dell'opera sia perché sembra incredibile l'impossibilità di disporre un nuovo maggior impegno attesa la modestia dell'importo riferito a ciascuno degli anni 2007 e 2008 -:
se non ritenga di intervenire presso i competenti organismi periferici allo scopo di verificare la possibilità di disporre nel senso richiesto dal responsabile del procedimento e, comunque, quali iniziative urgenti voglia adottare allo scopo di porre rimedio alla situazione descritta.
(4-06184)
MIGLIOLI, PEDULLI, MARIANI e GHIZZONI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la stampa locale modenese ha dato informazione relativa al fatto che il TAR del Lazio il 24 ottobre 2007 ha annullato la decisione di assegnare i lavori e il progetto della bretella Campogalliano-Sassuolo all'ANAS accogliendo il ricorso presentato dall'impresa Pizzarotti SPA;
il collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo è un'opera prevista dal Piano regionale integrato dei trasporti nel 1999 e dall'intesa generale quadro firmata nel dicembre 2003 fra Stato e Regione Emilia-Romagna;
opera approvata dal CIPE e inserita nella Legge Obiettivo;
l'arteria è un'opera fondamentale per il distretto ceramico che comprende comuni di Sassuolo, Fiorano Modenese, Maranello, Formigine e che riguarda dunque 160.000 cittadini che risiedono nel polo più importante al mondo per la produzione di piastrelle e ceramiche;
ogni giorno circolano oltre 6300 mezzi per il trasporto merci che entrano ed escono dal comprensorio a cui vanno aggiunte circa 18.000 operazioni di ritiro/consegna di aziende interne;
in distretto che ha notevolmente incrementato la produzione e l'export passando dai 329 milioni di metri quadrati agli attuali 568 (+73 per cento) -:
quali provvedimenti intenda intraprendere, nel rispetto di impegni assunti per realizzare al più presto l'opera di collegamento autostradale al servizio del distretto ceramico bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo.
(4-06185)
GENTILI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il nuovo testo dell'articolo 26 della legge 9 gennaio 1991 n. 10 (come modificato dall'articolo 7, decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311), prevede che per gli interventi sugli edifici e sugli impianti volti al contenimento del consumo energetico ed all'utilizzazione delle fonti di energia rinnovabili di cui all'articolo 1 della stessa legge, individuati attraverso un attestato di certificazione energetica o una diagnosi energetica realizzata da un tecnico abilitato, le pertinenti decisioni condominiali sono valide se adottate con la maggioranza semplice delle quote millesimali;
il riferimento alla maggioranza «semplice» in precedenza non contenuto in alcuna norma in materia condominiale e assente nell'articolo 1136 del codice civile che regola la materia della costituzione dell'assemblea e della validità delle deliberazioni, sta determinando incertezza interpretativa che si riflette negativamente sulla certezza degli effetti che le deliberazioni condominiali debbono avere in un campo che impegna economicamente le famiglie e si riflette su precisi interessi collettivi;
in particolare tra gli amministratori di condominio, le famiglie di utenti abitativi e le imprese che attuano gli interventi e i lavori questa incertezza e il timore di un possibile contenzioso successivo a deliberazioni assembleari di dubbia o controversa validità e legittimità, rende obiettivamente più difficile la promozione e adozione di lavori e opere sugli impianti per una loro riqualificazione finalizzata al contenimento dei consumi e al minore impatto ambientale che, invece, costituisce il precipuo obiettivo del legislatore che, verosimilmente, operando con la modifica del quorum deliberativo ha inteso favorire e semplificare e non scoraggiare gli adempimenti dei condomini, con agevolazioni fiscali che la stessa finanziaria 2008 riconferma -:
quali concrete iniziative intenda adottare il Ministero delle infrastrutture e più in generale il Governo, per dare certezza alle deliberazioni che saranno assunte dalle assemblee condominiali in tema di contenimento dei consumi energetici e in particolare sia chiarito che per maggioranza semplice si intende la maggioranza degli intervenuti all'assemblea con obiettiva finalità di abbassamento del quorum deliberativo.
(4-06190)
BRUSCO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera b, della Legge 29 dicembre 2003, n. 376, fu stanziato un contributo di 15.000.000 di euro, per il triennio 2003-2004-2005, destinati al ripristino della tratta ferroviaria Sicignano degli Alburni (Salerno) - Lagonegro (Potenza);
è fuori di ogni dubbio l'importanza strategica che la predetta infrastruttura riveste all'interno di un territorio vasto del Vallo di Diano e del Lagonegrese caratterizzato da una notevole valenza naturalistica in quanto trattasi, senza soluzione di continuità, di aree protette individuate nel Parco Nazionale del Cilento/Vallo di Diano e in quello del Val d'Agri/Lagonegrese, e per essere interessato da una notevolissima domanda di pendolari da e per
Salerno e Napoli, costretti, con gravissimi costi sociali, a servirsi dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria interessata, peraltro, a lavori interminabili;
il servizio sostitutivo svolto mediante autolinee convenzionate, oltre a gravare pesantemente sulle finanze della Regione Campania, è assolutamente inadeguato e disagevole;
la Regione Campania e la Provincia di Salerno, competenti per istituto, nel corso di questi cinque anni, hanno alternato annunci (alla vigilia di ogni competizione elettorale) e silenzi -:
presso quale istituzione risultano depositati i predetti fondi;
quale sia lo stadio delle attività eventualmente iniziate ovvero quali atti siano stati, ad oggi, eventualmente adottati perché si riattivi finalmente dopo 20 anni un infrastruttura di notevole interesse pubblico.
(4-06191)
JANNONE. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la Commissione Europea ha dato il via libera alla procedura di infrazione contro l'Italia per violazione dei principi della libera circolazione dei capitali e della libertà di stabilimento in riferimento al nuovo regime delle concessioni autostradali;
il caso riguarda la fusione Autostrade-Abertis e le azioni intraprese dal governo italiano;
qualora la Commissione non riceva una risposta soddisfacente alla lettera di messa in mora entro due mesi, Bruxelles potrà decidere di indirizzare all'Italia una richiesta formale di modifica della legislazione in questione (in forma di parere motivato, secondo stadio della procedura di infrazione);
in particolare, la Commissione è preoccupata che il nuovo sistema delle concessioni autostradali possa creare incertezza scoraggiando così gli investitori;
nella lettera al governo italiano si passa in rassegna il caso della fusione Autostrade-Abertis. La normativa italiana in questione è rappresentata dal decreto-legge 3 ottobre 2004, n. 262 intitolato «Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria», e in particolare talune disposizioni dell'articolo 12 riguardante «la nuova disciplina relativa agli aggiornamenti tariffari del settore autostradale e il rafforzamento dei poteri regolamentari dell'Anas», l'autorità italiana di regolamentazione del settore autostradale;
riguardo al nuovo regime concessorio, non vengono indicati né gli obiettivi perseguiti con le disposizioni in questione, né la giustificazione o eventuali motivi imperiosi di interesse pubblico che avrebbero determinato le misure adottate;
l'indeterminatezza degli obiettivi perseguiti con le disposizioni in questione e la mancanza di giustificazione delle misure adottate possono causare incertezze circa l'imminente rinegoziazione delle concessioni esistenti e pertanto il nuovo sistema può restringere abusivamente la libera circolazione dei capitali e il diritto di stabilimento sanciti dal trattato Ue (rispettivamente articoli 56 e 43 del trattato);
secondo Bruxelles l'effetto restrittivo di queste disposizioni è rafforzato dalla minaccia di ritiro delle concessioni esistenti qualora non sia raggiunto un accordo tra le autorità italiane e i concessionari -:
quali azioni il Ministro intenda intraprendere per evitare che la Commissione Ue porti avanti le procedure di infrazione già aperte, a causa delle quali l'Italia rischierebbe di dover far fronte ad una richiesta danni per un valore superiore ai 10 miliardi di euro.
(4-06193)