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Allegato B
Seduta n. 273 del 28/1/2008
TRASPORTI
Interrogazione a risposta scritta:
JANNONE. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il già vasto numero di scali aeroportuali in Italia rischia di aumentare in misura incontrollata a causa della mancanza di una corretta programmazione a livello nazionale;
in Sicilia, nonostante nel corso della seconda metà del 2008 sia prevista l'entrata in funzione lo scalo di Comiso, il sesto aeroporto dell'isola (40 milioni di euro di spesa per un bacino di traffico previsto di 3-4000 mila passeggeri l'anno) ci sono Messina, Enna e Agrigento che premono per avere uno scalo proprio e, nonostante la bocciatura dell'Enac, 35 milioni di euro sono stati stanziati per scali regionali;
nel Lazio, dopo Fiumicino e Ciampino, anche Viterbo avrà un aeroporto grazie ai fondi della Regione;
a Siena, nonostante le proteste del Comune, della Camera di commercio e della Banca Montepaschi, si sta progettando di ristrutturare lo scalo di Ampugnano: spesa prevista 70 milioni di euro per un traffico che solo nel 2020 potrebbe arrivare a 500 mila passeggeri, nonostante i dubbi dei tecnici riguardo alle potenzialità di utilizzo della nuova pista;
in Italia gli aeroporti civili sono ufficialmente 101, e di questi ben 45 sono aperti al traffico commerciale;
solamente 21 superano la soglia del milione di passeggeri l'anno, sotto la quale stando agli esperti si lavora in perdita;
i piccoli aeroporti comportano più costi che benefici, contribuiscono a disperdere finanziamenti pubblici, richiedono una mole considerevole di spese a carico delle casse pubbliche e si «cannibalizzano» spesso l'uno con l'altro, come accade, a titolo esplicativo, tra Rimini e Forlì -:
quali strategie il Ministro intenda adottare per favorire uno sviluppo coerente del sistema aeroportuale italiano finalizzato ad ottimizzare l'utilizzo delle strutture ed il rispetto delle peculiarità dei territori interessati.
(4-06189)