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Allegato B
Seduta n. 274 del 4/2/2008
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta in Commissione:
ALBERTO GIORGETTI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
è recente la notizia della decisione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di favorire l'arrivo in Italia di carne dal Sud America;
nello stesso momento, la Commissione europea ha deciso forti limitazioni alle importazioni di carni bovine dal Brasile per mancanza di garanzie sanitarie, al fine di evitare che i cittadini europei acquistino carni provenienti da zone a rischio di malattie come l'afta epizootica;
l'uso strumentale di una denominazione di grande eco come la «bresaola» per giustificare importazioni a basso costo ed elevato rischio sanitario si configura come un grave attentato ai veri interessi dell'agricoltura italiana e dei suoi imprenditori a vantaggio del falso made in Italy che nulla ha a che fare con la materia prima nazionale;
la decisione di aprire al mercato sudamericano per ciò che riguarda la carne, oltre che ad essere in aperto contrasto con gli interessi degli agricoltori italiani è anche preoccupante per la salute dei cittadini, soprattutto dopo che la Commissione europea ha evidenziato che, nonostante i molti richiami della Unione europea, le autorità brasiliane non hanno adottato misure idonee atte a risolvere i problemi di mancanza di rintracciabilità e di natura sanitaria evidenziati nelle recenti ispezioni nel paese sudamericano;
si considera fortemente rischiosa per i consumatori quanto rappresentato dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali che, in missione in Brasile ha dichiarato «l'esigenza di richiedere in ambito WTO o nei colloqui bilaterali tra UE e Mercosur, uno specifico contingente a dazio zero con l'obiettivo di favorire l'export di carne bovina brasiliana», secondo quanto riferito da un comunicato dello stesso Ministero -:
quali azioni immediate si intendano promuovere affinché vengano applicati con rigore i vincoli introdotti a tutela della salute dell'Unione europea, che prevedono tra l'altro che a partire dal 31 gennaio dell'anno in corso le importazioni di carne bovina dal Brasile siano autorizzate solo se provenienti da un elenco di allevamenti selezionati che rispettano interamente gli obblighi dell'Ue in materia di importazione, con il risultato di una riduzione di circa 300 allevamenti brasiliani autorizzati alle esportazioni a fronte degli attuali 15 mila.
(5-01950)