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Allegato B
Seduta n. 276 del 20/2/2008
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DIRITTI E PARI OPPORTUNITÀ
Interrogazione a risposta scritta:
FRIAS. - Al Ministro per i diritti e le pari opportunità, al Ministro per le politiche per la famiglia, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
l'8 febbraio 2008 due minorenni sono stati arrestati per violenza sessuale ai danni di tre minorenni;
secondo i dati forniti dalla polizia di stato, nel 2005 sono state denunciate 692 persone per reati sui minori;
nello stesso anno i minori vittime di reati sessuali sono stati 699 e 59 sono stati i casi di violenza sessuale di gruppo;
tutto ciò dimostra un preoccupante incremento degli episodi di violenza sessuale di gruppo da parte di minorenni nei confronti di bambine e ragazze adolescenti;
negli ultimi mesi, con preoccupante aumento, si sono registrati, in ogni parte d'Italia, episodi di aggressione nei confronti di bambine e adolescenti da parte di gruppi di coetanei o di ragazzi appena maggiorenni;
molto spesso questi fatti di violenza sono fotografati e/o videoregistrati da parte degli autori e messi in circolazione attraverso internet o mms come avvenuto da ultimo a rimini l'8 febbraio;
il fenomeno attraversa situazioni territoriali e sociali molto diversificate, sia gli aggressori che le vittime appartengono a diverse fasce sociali ed economiche, tuttavia fra le vittime è rilevante il numero di ragazze e ragazzi con disabilità;
questa situazione denota un deterioramento dei rapporti di genere e il consolidamento, nella cultura giovanile, di un'immagine delle donne come oggetto da
possedere e dominare e, nello stesso tempo, la crescita di fenomeni di intolleranza nei confronti dei diversamente abili;
troppo spesso, nonostante l'esistenza di un codice di autoregolamentazione, i programmi televisivi e la pubblicità continuano a fornire immagini in cui la donna viene presentata come oggetto da possedere, incrementando di fatto una sottocultura e una regressione dei rapporti di genere;
i numerosi episodi di «bullismo» verificatisi nelle scuole, l'utilizzo di internet per amplificare tali episodi e la stessa incapacità, molto spesso, della famiglia di «indirizzare» i propri figli dimostrano un deterioramento complessivo dei rapporti umani e della solidarietà;
tutto ciò dimostra l'esistenza di una grave emergenza sociale che non si può pensare di risolvere attraverso strumenti repressivi ma che necessita, in primo luogo, di una forte e diffusa campagna informativa che rimetta in primo piano i valori dell'uguaglianza, del rispetto e dell'autodeterminazione delle donne -:
quali misure specifiche e concrete si intendano adottare, soprattutto nei confronti dei nostri giovani, per porre un freno agli episodi di violenza sessuale sulle donne, sulle minorenni e i minorenni e ai gravi fatti di «bullismo» e violenza contro i diversamente abili;
se non si ritenga, nel merito, che sia necessario attivare, con il coinvolgimento degli organi di informazione e della scuola, forme permanenti di informazione che denuncino tali episodi e sappiano valorizzare i temi della solidarietà, in grado di intervenire sulla cultura.
(4-06334)