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Allegato A
Seduta n. 28 del 19/7/2006
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(Sezione 2 - Iniziative per promuovere in ambito comunitario e in tutte le sedi la ricerca sulle cellule staminali adulte)
LA RUSSA, PEDRIZZI, MIGLIORI, LISI, CICCIOLI, BUONFIGLIO, FRASSINETTI, MAZZOCCHI, SAGLIA, ULIVI, AIRAGHI, ALEMANNO, AMORUSO, ANGELI, ARMANI, ASCIERTO, BELLOTTI, BENEDETTI VALENTINI, BOCCHINO, BONO, BRIGUGLIO, BUONTEMPO, CASTELLANI, CASTIELLO, CATANOSO, CIRIELLI, CONSOLO, GIORGIO CONTE, CONTENTO, GIULIO CONTI, COSENZA, DE CORATO, FILIPPONIO TATARELLA, GIANFRANCO FINI, FOTI, GAMBA, GASPARRI, GERMONTANI, ALBERTO
GIORGETTI, HOLZMANN, LAMORTE, LANDOLFI, LEO, LO PRESTI, MANCUSO, MARTINELLI, MELONI, MENIA, MINASSO, MOFFA, MURGIA, ANGELA NAPOLI, NESPOLI, PATARINO, ANTONIO PEPE, PERINA, PEZZELLA, PORCU, PROIETTI COSIMI, RAISI, RAMPELLI, RONCHI, ROSITANI, SALERNO, GARNERO SANTANCHÈ, SCALIA, SILIQUINI, TAGLIALATELA, TREMAGLIA, URSO e ZACCHERA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
dopo oltre dieci anni di dibattiti e discussioni nelle aule parlamentari, con l'approvazione della legge n. 40 del 2004, confermata dalla volontà popolare espressa con il referendum dei 12 giugno 2005, si è concretizzato l'impegno di centinaia di parlamentari in favore e a difesa della vita umana e della famiglia;
in data 30 maggio 2006 il Ministro Mussi ha ritirato il sostegno italiano alla proposta di una dichiarazione etica sulla ricerca sulle staminali, con cui il 28 novembre 2005 sei Stati membri dell'Unione europea avevano espresso una posizione contraria alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, ponendo il loro veto sull'erogazione di eventuali finanziamenti comunitari volti al suddetto tipo di sperimentazione. Alla dichiarazione, oltre all'Italia, avevano dato la propria adesione la Germania, la Polonia, la Slovacchia, l'Austria e Malta;
i valori della vita, della persona e della famiglia non sono negoziabili, né tanto meno sono in contrasto con la promozione della ricerca scientifica, anche altamente avanzata, come enunciato nell'appello lanciato dall'intergruppo parlamentare «Persona e bene comune», che raggruppa parlamentari appartenenti ad entrambi gli schieramenti politici. Questo, soprattutto, alla luce delle recenti scoperte della scienza medica, che confermano la notevole importanza delle ricerche condotte sulle cellule staminali adulte, ad oggi utilizzate in cure per oltre cento malattie e patologie, per le quali è ora possibile qualsiasi tipo di terapia cellulare, senza dover far uso di cellule embrionali -:
se garantirà, nell'ambito delle proprie prerogative e responsabilità, il voto contrario dell'Italia al finanziamento, nell'ambito del VII programma quadro europeo, di ricerche che implichino la distruzione di embrioni umani, coerentemente a quanto stabilito dalla citata legge n. 40 e in ossequio alla volontà popolare espressa con il referendum del 12 giugno 2005, se ripristinerà la precedente situazione e riconfermerà l'adesione dell'Italia alla «Dichiarazione dei principi etici» e se si impegnerà a proporre e promuovere in ambito comunitario e in tutte le sedi istituzionali e politiche la ricerca sulle cellule staminali adulte, rinnovando la contrarietà del nostro Paese alle sperimentazioni sulle cellule staminali embrionali, nonché a riconoscere e tutelare l'embrione. (3-00128)