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Allegato B
Seduta n. 28 del 19/7/2006
COMMERCIO INTERNAZIONALE
Interrogazione a risposta in Commissione:
AMORUSO. - Al Ministro del commercio internazionale. - Per sapere - premesso che:
il 10 marzo 2006 il Parlamento Europeo ha approvato all'unanimità, con una sola astensione, una risoluzione che chiede l'introduzione nella Ue di un sistema obbligatorio di indicazione del Paese d'origine per una serie di prodotti che soffrono particolarmente la concorrenza di quelli contraffatti prodotti nei mercati emergenti esterni;
sono ormai molti anni che nell'ambito dell'Unione Europea si parla dell'indicazione made in, ma finora la frattura politica tra i Paesi favorevoli a una maggiore tutela delle loro produzioni nazionali e quelli che al contrario, non avendo grandi tradizioni produttive in determinati settori, privilegiano il loro ruolo di grandi importatori ha impedito di trovare una linea comune;
tra i prodotti per i quali il Parlamento Europeo auspica l'introduzione dell'indicazione made in figurano quelli tessili, quelli calzaturieri e quelli dell'abbigliamento che hanno un ruolo primario nel tessuto economico italiano e in particolare del Mezzogiorno;
a parere dell'interrogante, considerato che i dati Istat sulla produzione in maggio segnalano un meno 4,1 per cento nel settore delle pelli e delle calzature, dal punto di vista italiano l'arrivo in massa di prodotti contraffatti dall'estremo Oriente attraverso i porti della Puglia (l'ultimo episodio, l'11 marzo, ha visto il sequestro di cinque container nel porto di Taranto che contenevano merci contraffatte provenienti dalla Cina per un valore commerciale di 15 milioni di euro) rappresenta un fenomeno sempre più preoccupante;
la Confindustria, attraverso le dichiarazioni a mezzo stampa del suo vicepresidente Giandomenico Auricchio, ha dichiarato di «confidare nell'impegno del Governo per ottenere dal Consiglio dei ministri Ue l'approvazione definitiva così che la norma possa entrare in vigore al più presto» (cfr. per esempio Il Sole 24 Ore dell'11 marzo 2006) -:
quali urgenti iniziative politiche intenda intraprendere in sede europea perché l'Italia si faccia promotrice di un rinnovato impegno, anche alla luce della risoluzione del Parlamento Europeo richiamata nelle premesse, per l'introduzione dell'indicazione made in.
(5-00114)