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Allegato B
Seduta n. 29 del 20/7/2006
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SALUTE
Interrogazioni a risposta scritta:
GARAVAGLIA. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 2043 del codice civile configura come illecito civile il danno individuale
che sia imputabile a comportamenti colposi attinenti alle modalità di attuazione del trattamento, indipendentemente dalla ricorrenza di un danno patrimoniale specifico;
appellandosi a tale articolo del codice civile, molti soggetti, danneggiati da vaccinazioni, trasfusioni o emoderivati infetti, hanno attivato procedure giudiziarie contro lo Stato;
nella passata legislatura, molto è stato fatto al fine di portare a rapido compimento tali contenziosi giudiziari;
in particolare, si ricorda il decreto legge 23 aprile 2003, n. 89, con il quale è stata autorizzata la spesa di novantotto milioni e cinquecentomila euro per il 2003 e di centonovantotto milioni sia per il 2004 che per il 2005 per il risarcimento dei soggetti emotrasfusi danneggiati da emoderivati infetti;
la definizione dei criteri per la stipulazione delle transazioni con i suddetti soggetti è stata rimessa ad un decreto del Ministero della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze;
in attuazione del decreto-legge n. 89 del 2003, con decreto ministeriale 3 novembre 2003 è stato riconosciuto il risarcimento per 714 soggetti emofilici;
dal risarcimento di cui sopra, tuttavia, è stato escluso un gruppo di soggetti emotrasfusi, che originariamente erano stati inclusi nella lista dei 747 soggetti redatta il 13 marzo 2002 dalla Commissione Cursi cui era stato delegato il compito di compiere una ricognizione dei ricorsi pendenti;
nel settembre 2005 è stata istituita una nuova commissione interministeriale per risolvere il contenzioso con gli esclusi dalla prima transazione disposta con decreto ministeriale del 13 marzo 2002; anche in questo caso, tuttavia, il risarcimento è stato riconosciuto solo a 102 soggetti emofilici, non ricompresi nei 747 soggetti originariamente individuati dalla Commissione Cursi, che peraltro non presentavano ricorsi giudiziari pendenti;
nel frattempo, i ricorsi pendenti dei soggetti emotrasfusi esclusi dalle transazioni autorizzate dal Ministero della salute sono stati appellati in Cassazione dall'Avvocatura di Stato;
per far valere il loro diritto ad un congruo risarcimento, i pazienti esclusi dalle suddette transazioni sono costretti a sostenere spese legali di non indifferente portata, cui spesso è difficile far fronte -:
quali azioni politiche e normative il Ministro interrogato intenda avviare al fine di garantire ai soggetti emotrasfusi esclusi dalle prime transazioni autorizzate dal Ministero a favore dei pazienti danneggiati da vaccinazioni, trasfusioni ed emoderivati infetti, il legittimo risarcimento dell'ingiusto danno subito.
(4-00654)
ULIVI e CONSOLO. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
la nutrizione artificiale è una tecnica utilizzata per alimentare pazienti affetti da patologie gravissime o addirittura terminali, nei quali la funzione gastrointestinale risulta essere gravemente o totalmente compromessa, come ad esempio nei pazienti neoplastici o comunque gravemente anoressici;
l'impiego della nutrizione artificiale si è rapidamente esteso a tutti i maggiori presìdi universitari ed ospedalieri;
l'Università La Sapienza di Roma possiede un Servizio di Nutrizione del Dipartimento di Chirurgia che espleta il proprio compito anche a domicilio (Nutrizione Artificiale Domiciliare-NAD) con gran beneficio dei pazienti, con notevole risparmio da parte della struttura che non vede occupati posti letto da parte pazienti cronici e per lo più inguaribili e con una conseguente notevole riduzione della spesa sanitaria;
la suddetta struttura romana possiede una tra le maggiori casistiche europee con oltre 3.500 pazienti trattati;
giunge notizia agli scriventi che il predetto servizio di NAD, riconosciuto dalla Regione Lazio nel 1993 come unico centro di riferimento per la Nutrizione Artificiale Domiciliare (DR3519/93), sarebbe stato soppresso nell'ambito della nuova ristrutturazione dell'Azienda Policlinico Umberto I di Roma -:
se non ritenga che l'eventuale soppressione dell'unico centro di riferimento per la Nutrizione Artificiale Domiciliare possa pregiudicare i livelli essenziali di assistenza.
(4-00656)
TAGLIALATELA e LANDOLFI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
già nella scorsa legislatura il sottoscritto ha presentato in data 12 gennaio 2006 l'interrogazione parlamentare 4-19517 relativamente alla nomina del dottor Luigi Annunziata a Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera di Caserta;
i dubbi sulla legittimità della nomina in oggetto sono stati posti anche dal Ministero della Salute;
difatti, dopo aver esaminato il curriculum del dottor Annunziata, il Ministero della Salute ha chiesto alla Giunta Regionale della Campania, con lettera del 7 febbraio 2006 prot. 2688, di precisare se i requisiti specificati alla voce «esperienze professionali» si sostanzino nell'attività di direzione di struttura complessa, come richiesto dalla legge per il conferimento dell'incarico in questione -:
se la giunta regionale della Campania abbia provveduto a rispondere alla richiesta del Ministero della Salute;
in caso affermativo se il dottor Annunziata risulti essere in possesso di tutti i requisiti richiesti per la nomina a direttore generale, in caso negativo se intenda sollecitare la giunta della Campania a fornire le informazioni richieste.
(4-00657)