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Allegato B
Seduta n. 32 del 26/7/2006
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazioni a risposta scritta:
GALANTE. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
da fonti sindacali e organi di stampa si apprende che la Longinotti, fabbrica che produce mattonelle a Sesto Fiorentino, è in stato di grave crisi;
secondo quanto denunciato pubblicamente dalla RSU aziendale, dal 19 luglio in stato d'agitazione, il fallimento dell'azienda sarebbe da attribuire alla cattiva gestione dell'azienda, la cui dirigenza non avrebbe fatto trapelare nulla fino all'ultimo riguardo alla grave situazione in cui essa versava;
sembra che neanche l'Associazione Industriali sia stata preventivamente messa al corrente dell'imminente rischio chiusura dello stabilimento;
sarebbe stata costituita una nuova società - la Longinotti Group - che ha manifestato l'intenzione di portare avanti l'attività iniziando con la riassunzione di 6 operai che si occupino dei ricambi e della manutenzione delle macchine già vendute ed in seguito di altri 15 dipendenti per riprendere la produzione;
i lavoratori, tra i quali regna sconcerto e incertezza sul proprio futuro occupazionale, chiedono a questa nuova società garanzie certe sia per l'occupazione che, più in generale, per il destino dello stabilimento -:
come il Ministro, secondo le proprie competenze, intenda operare al fine di preservare dalla chiusura la storica azienda Longinotti e al contempo di salvaguardarne i livelli occupazionali.
(4-00701)
TOMASELLI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
l'ISTAT valuta che nel nostro Paese ci sono circa 4 milioni di lavoratori che lavorano in nero, per il CENSIS sono addirittura 5 milioni, con una incidenza sul PIL che va dal 20 per cento per l'ISTAT al 26 per cento per il CENSIS;
l'Agenzia delle Entrate stima che ogni anno a causa dell'evasione fiscale alle casse dello Stato sfuggono circa 80-100 miliardi di euro, per un importo pari al 6-7 per cento del PIL;
l'Inps, in un articolo pubblicato su Il Sole 24 ore del 3 giugno 2006, ha denunciato
il calo di ispettori del lavoro a fronte della crescita del numero di aziende irregolari. Nel primo trimestre 2006 sono risultate irregolari l'81 per cento delle aziende visitate a fronte del 74 per cento dello stesso periodo dell'anno scorso;
sono cresciuti, i contributi evasi accertati, si è passati da 199,5 milioni di euro (primo trimestre 2005) a 217,4 milioni (stesso periodo 2006) la cifra raccolta;
nel 2004 il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali bandì un concorso pubblico (Gazzetta Ufficiale n. 93 del 23 novembre 2004) per esami a complessivi 795 posti di ispettore del lavoro, area funzionale C, posizione economica C2, per i suoi uffici periferici ubicati in sedici regioni;
la procedura concorsuale ha determinato 795 vincitori e 946 idonei non dichiarati vincitori, collocati nelle rispettive graduatorie regionali di partecipazione;
da allora pur svolgendo con perizia il loro compito, i 795 nuovi ispettori del lavoro sopra richiamati non hanno potuto materialmente sopperire all'emergere dilagante del fenomeno del lavoro nero che ha ormai assunto caratteristiche cancerose, e per questo appare urgente rinforzare l'organico degli ispettori del lavoro ricorrendo a coloro che nel 2004 risultarono idonei dichiarati ma non vincitori;
uno dei punti cardine del Programma del nuovo Governo è quello della lotta all'illegalità diffusa sia per ciò che riguarda l'evasione fiscale, sia con riferimento alla evasione contributiva, anche attraverso il potenziamento dei servizi ispettivi -:
se il Governo intende adottare iniziative normative affinché il Ministero del Lavoro e della previdenza sociale sia autorizzato ad assumere gli idonei della procedura concorsuale di cui sopra per la copertura dei vuoti in organico nell'area funzionale C2-profilo professionale Ispettore del Lavoro. O in subordine intende intraprendere le iniziative regolamentari ex Legge n. 400/88, che, in conformità a quanto disposto dall'articolo 9, legge n. 3/03, contemplino l'afflusso di tutti gli idonei al concorso de quo presso gli Enti Strumentali al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale (Inps e Inail).
(4-00707)
OLIVIERI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la società Nino Ferrari, nella quale, in tutta Italia, sono occupati circa 1.200 lavoratori, lavora nel campo dei grandi appalti di opere pubbliche;
nel giugno del 2005, di fronte ai primi sintomi di crisi, l'azienda ha presentato una prima richiesta per la collocazione di alcuni dipendenti in cassa integrazione guadagni ordinaria;
nell'ottobre del 2005, per l'aggravamento della crisi aziendale, con un accordo tra le parti, veniva disposta la collocazione in cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) di tutti i dipendenti;
a quanto risulta all'interrogante, dall'ottobre del 2005 all'aprile del 2006 i lavoratori della sede spezzina non hanno percepito alcun emolumento, nè sotto forma di stipendio, nè sotto forma di indennità di Cigs (essendo stata la stessa concordata tra le parti ma non ancora approvata dal Ministero del lavoro);
a quanto risulta all'interrogante, nell'aprile del 2006, le organizzazioni sindacali della Spezia hanno stipulato un accordo con la banca Carige e con la regione Liguria, quest'ultima in funzione di garante, riuscendo a far anticipare ai lavoratori due mensilità dell'indennità di Cigs, pari a circa 1.800 Euro;
nel maggio del 2006, con molti mesi di ritardo, il Ministero del lavoro apponeva la propria firma per l'avvio della Cigs
e l'azienda poteva così dare corso alle pratiche per poter avviare l'erogazione dirette delle indennità di Cigs da parte dell'INPS;
nel giugno del 2006, con la finalità di snellire tutta la procedura, in special modo quella relativa al concordato preventivo, le varie aziende del gruppo venivano fuse in un'unica società;
questa scelta ha comportato il blocco della Cigs allora in atto e la necessità di aprire le procedure per l'erogazione della nuova Cigs;
il 7 luglio 2006 sono stai presentati all'INPS i documenti per l'erogazione della Cigs relativi ai dipendenti del gruppo Ferrari di tutta Italia;
il 25 luglio 2006, mentre nelle sedi INPS delle altre province nelle quali operano sedi della Ferrari risultavano essere già avviate le procedure per il pagamento della Cigs, l'INPS della Spezia non ha ancora provveduto a registrare i documenti relativi ai dipendenti della locale sede della Ferrari;
la causa di tale ritardo pare sia da addebitarsi alle difficoltà delle sede spezzina di INPS di operare in carenza di organico e, per giunta, in periodo di ferie estive -:
se ritenga degno di un paese civile che molti lavoratori, nonostante il forte impegno dei sindacati, siano costretti a vivere per quasi un anno senza percepire alcun stipendio né indennità di Cigs, eccezion fatta per l'anticipo dell'indennità di due mesi da parte delle banca Carige;
quali iniziative intenda assumere per far sì che finisca tale vergognosa situazione ed INPS proceda rapidamente all'erogazione delle indennità di Cigs a tutti i lavoratori della Ferrari.
(4-00718)