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Allegato A
Seduta n. 33 del 27/7/2006
INTERPELLANZE URGENTI
(Sezione 1 - Misure a favore della popolazione di Vibo Valentia colpiti dall'alluvione del 3 luglio 2006)
A)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
l'evento alluvionale di Vibo Valentia del 3 luglio 2006 ha mostrato ancora una volta la fragilità del territorio calabrese, che riflette, secondo gli interpellanti, la scarsa attenzione per la salvaguardia idrogeologica delle istituzioni e, purtroppo, degli stessi cittadini;
si può constatare che in Calabria si pratica in prevalenza la politica dell'emergenza rispetto a quella, ben più idonea, della prevenzione;
la Calabria è dotata di un piano di assetto idrogeologico approvato all'unanimità dal consiglio regionale, che rappresenta un efficace strumento per attuare una linea operativa di prevenzione della difesa del suolo;
si sa, però, che un tale prezioso strumento è rimasto e resterà inefficace se i Ministri interessati (ambiente e tutela del territorio e del mare e infrastrutture), che hanno proceduto finora con finanziamenti a pioggia, la regione e gli enti locali non si attiveranno, ciascuno al proprio livello, per rendere operativo il piano di assetto idrogeologico;
preso atto della gravità delle situazioni che si verificano in tante parti della regione, dove sono state accertate circa undicimila frane di un certo rilievo, ogni qual volta si verifica un evento piovoso significativo, si auspica che il Governo nazionale, la regione e gli enti locali procedano a dare risposte reali e preventive a quei territori sfortunati, che si sono dotati di progetti di difesa del suolo indispensabili alle comunità locali;
la situazione, a quasi un mese dai tragici fatti di Vibo Valentia, è lungi dall'essere risolta e l'esasperazione della popolazione ha portato, il 22 luglio 2006, all'occupazione della linea ferroviaria tra le frazioni di Bivona e di Vibo Marina da parte di circa 500 manifestanti -:
quali necessarie misure di protezione civile intenda adottare al più presto;
in quale modo intenda attivarsi affinché si proceda a prevedere congrui stanziamenti;
se abbia in programma di assumere anche altre fondamentali e concrete iniziative di prevenzione tese ad avviare una nuova politica di difesa del suolo, basata sulla prevenzione e non più sull'emergenza, conseguente agli eventi alluvionali.
(2-00083)
«Misiti, Donadi».