Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 35 del 1/8/2006
...
INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
PICANO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 213 comma 2-sexies del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, così come modificato dalla legge 17 agosto n. 168 dispone la confisca «in tutti i casi in cui un ciclomotore o un motoveicolo sia stato adoperato per commettere una delle violazioni amministrative di cui agli articoli 169 (trasporto di persone, animali e oggetti sui veicoli a motore), commi 2 e 7, 170 (trasporto di persone e di oggetti sui veicoli a motore a due ruote) e 171 (uso del casco protettivo per gli utenti di veicoli a due ruote) o per commettere un reato, sia che la violazione amministrativa o il reato sia stato commesso da un detentore maggiorenne, sia che sia stato commesso da un detentore minorenne»;
secondo la normativa in vigore dal 14 luglio 2006 è possibile trasportare un passeggero anche su veicoli a motore 50 cc, purché il guidatore sia maggiorenne, il veicolo possegga una tipologia di targa come prevista dal decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 2006, n. 153 e l'omologazione per il posto passeggero sia indicato sulla carta di circolazione -:
se, il Ministro intenda valutare l'opportunità di una decretazione d'urgenza per eventuali addolcimenti delle sanzioni attualmente previste dal Codice della Strada, così da determinare una maggiore uniformità tra due tipologie di normative tanto differenti e da sgravare di prevedibili numerosi ricorsi Prefetti e Giudici di Pace, costantemente oberati di questi, specie nei grandi agglomerati urbani.
(4-00785)
MISURACA. - Al Ministro dell'interno, Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
dopo l'assegnazione, a seguito dell'espletamento di gara d'appalto da parte dell'ATO (Ambito Territoriale Ottimale) Idrico di Caltanissetta, della gestione del servizio idrico integrato di tale Provincia per i prossimi trent'anni, al raggruppamento di imprese Aqualia, rimasto unico concorrente a causa dell'esclusione per una questione formale del concorrente raggruppamento d'imprese IBI, si sono verificati fatti di difficile spiegazione ed interpretazione;
in sostanza sarebbe stata realizzata, secondo notizie di stampa, un'intesa tra la società spagnola Aqualia, aggiudicataria del consistente appalto per la gestione del servizio idrico integrato e l'IBI che per tale ragione avrebbe rinunciato al ricorso innanzi al TAR rimanendo nel gruppo che gestirà il servizio e di cui Aqualia manterrebbe solo la quota di controllo del 51 per cento;
la conferma di quanto sopra è stata ribadita dall'Amministratore Delegato della Società Acque di Caltanissetta, società costituita ai sensi del disciplinare di gara per la gestione del servizio;
tale procedura, se attuata, secondo l'interrogante, è espressamente vietata dall'articolo 37, commi 9 e 10, del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE. La normativa citata recita testualmente: «9. È vietata l'associazione in partecipazione. Salvo quanto disposto ai commi 18 e 19 in caso di fallimenti, è vietata qualsiasi modificazione alla composizione dei raggruppamenti temporanei e dei consorzi ordinari dei concorrenti rispetto a quella risultante dall'impegno presentato in sede di offerta. 10. L'inosservanza dei divieti di cui al comma precedente comporta l'annullamento dell'aggiudicazione o la nullità del contratto, nonché l'esclusione dei concorrenti riuniti in associazione o consorzio ordinario di concorrenti, concomitanti o successivi alle procedure di affidamento relativi al medesimo appalto». Tali commi, a loro volta, confermano una analoga norma previgente e precisamente l'articolo 19 della legge 19 marzo 1990, n. 55;
l'anomalia degli affidamenti è confermata dal Presidente del Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche, il quale nella relazione al Parlamento sullo stato dei servizi idrici per l'anno 2005 relativamente all'attuazione della riforma del servizio idrico integrato e della delimitazione degli ATO afferma: «Gli attuali affidamenti delle gestioni risultano quasi sempre non conformi alla normativa comunitaria e nazionale, dando luogo all'instaurarsi di procedure d'infrazione ed al rischio di perdita di quei fondi pubblici - destinati agli investimenti strutturali - che, se correttamente attivati, potrebbero positivamente concorrere ad ammodernare reti ed impianti tenendo bassa la tariffa»;
è previsto inoltre dalla legislazione vigente un potere di controllo del Ministero dell'Ambiente sugli ATO -:
se alla luce di quanto illustrato in premessa non si ritenga opportuno avviare verifiche circa la presunta anomalia dell'intesa successiva all'aggiudicazione dell'appalto di che trattasi dato che lo stesso e particolarmente rilevante sotto il profilo economico.
(4-00794)
VILLETTI, BONELLI, MIGLIORE, CAPEZZONE, GRILLINI, GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA, BELTRANDI, TURCO, MELLANO e PORETTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il giorno 19 luglio 2006, in un tratto di spiaggia libera dell'Arenauta, frequentato da oltre trent'anni da naturisti, famiglie e persone gay, nel Comune di Gaeta (Latina), sono apparsi, in un tratto di circa 100 metri di arenile, quattro vigilantes armati che perlustrano quel tratto di spiaggia dalla mattina alla sera. L'Assessore alla Polizia Urbana del Comune di Gaeta, Vincenzo Matarrese, ha dichiarato alla stampa locale di aver una convenzione per un servizio di controllo di ventiquattro ore continuate con l'Istituto di Vigilanza Europol che dispone di uomini particolarmente motivati e altamente professionali -:
se in base alla normativa vigente sia possibile che il Comune di Gaeta stipuli contratti/convenzioni con società private di vigilanza con l'obiettivo di destinare 4 agenti armati in un tratto di spiaggia di 100 metri, che non gestisce direttamente;
se risulti che la Europol stia prestando la propria opera di richiesta dell'autorità di pubblica sicurezza;
se esiste una statistica sui reati commessi in quel tratto di spiaggia che possa motivare la presenza di agenti armati 24 ore su 24;
se le autorità di pubblica sicurezza hanno competenza su quel tratto di arenile.
(4-00795)
NACCARATO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in questi ultimi giorni, a Padova, abbiamo assistito all'ennesima recrudescenza di criminalità nel complesso di edifici denominato «Serenissima» e in tutta la zona di via Anelli;
il quartiere ha vissuto ore di terrore dal momento in cui opposte fazioni di immigrati irregolari si sono date ad una vera e propria guerriglia urbana, con la conseguenza di diversi pestaggi, ferimenti, devastazioni di auto in sosta e diversi arresti;
grazie all'intervento tempestivo ed efficace delle forze dell'ordine presenti sul territorio la portata dei disordini è stata significativamente contenuta;
il problema di via Anelli è di stretta e drammatica attualità nella città di Padova da più di 10 anni. Si tratta di 6 palazzine composte di miniappartamenti affittati, spesso abusivamente, a immigrati regolari e irregolari a cifre esorbitanti. In questo modo, nelle sei palazzine, si sono concentrati numerosi criminali e spacciatori che si contendono il mercato degli stupefacenti e il controllo del territorio. Si può affermare, sulla base dei rapporti delle forze dell'ordine e dell'autorità giudiziaria competente, che nel complesso di via Anelli si svolge una parte importante dello spaccio di sostanze stupefacenti del padovano;
per questi motivi dal 2004 la nuova Giunta comunale si è impegnata in un piano di recupero e riqualificazione dell'area per risolvere finalmente il problema;
il piano prevede lo sgombero delle palazzine che costituiscono il cosiddetto ghetto, cui seguiranno le opere di riqualificazione. Ad oggi sono già state chiuse 3 palazzine ed è prossimo lo sgombero della quarta. L'intervento dell'amministrazione affronta il problema della concentrazione eccessiva di immigrati in un singolo rione, persegue gli obiettivi di un riordino equilibrato delle densità abitative e, parallelamente, di una lotta seria alla criminalità. Si ritiene in questo modo che la zona possa essere decongestionata dalle presenze di criminali e che gli immigrati regolari possano essere collocati in altri luoghi della città, favorendo davvero l'integrazione;
appare evidente, secondo l'interrogante, che i disordini di cui sopra sono, in parte, motivati dalla reazione di organizzazioni criminali, contro l'intervento del Comune di Padova, che vuole affrontare seriamente la grave situazione sopra descritta -:
se il Ministro sia al corrente dei fatti sopra esposti e quali iniziative intenda assumere per collaborare con l'amministrazione comunale di Padova, la Questura e la Prefettura per tutelare la sicurezza dei cittadini, e se intenda intervenire, dal punto di vista economico e logistico, con l'invio di ulteriori forze dell'ordine.
(4-00799)