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Allegato A
Seduta n. 38 del 20/9/2006
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(Sezione 3 - Iniziative nei confronti di quei paesi che maggiormente hanno consentito manifestazioni intimidatorie nei confronti del Papa)
VOLONTÈ, CASINI, CESA, GIOVANARDI, DRAGO, RONCONI, D'AGRÒ e TASSONE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
ai violenti attacchi subiti dal Papa a seguito del suo intervento all'università di Ratisbona, che hanno destato un manifesto sconcerto e condanna di gran parte dell'opinione pubblica mondiale, sono seguiti gli attentati che hanno colpito le chiese cristiane di Nablus, in Cisgiordania, oltre a numerosi altri episodi di violenza in molti Paesi a maggioranza musulmana;
su internet sono comparse nuove minacce legate al discorso del Papa da parte del consiglio dei mujahedin, in cui, «come promesso dal Profeta», si annuncia la prossima conquista di Roma, facendo paventare fortissimi rischi di attentati da parte dei fondamentalisti islamici;
le reazioni al discorso del Papa sono state stigmatizzate dall'Unione europea, considerate «sproporzionate ed inaccettabili» dal portavoce del Presidente Barroso;
si registra l'assoluto silenzio del Governo rispetto a tale vicenda, ad eccezione del Ministro Di Pietro, che sabato 16 settembre 2006 ha addirittura auspicato le scuse di Benedetto XVI -:
quali atti intenda adottare nei confronti di quei Paesi che maggiormente hanno consentito lo svolgersi di manifestazioni apertamente intimidatorie nei confronti del Papa e come giustifichi il silenzio del Governo di una nazione che nel cattolicesimo e nel cristianesimo trova uno degli elementi fondamentali della propria civiltà. (3-00226)
(19 settembre 2006)