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Allegato B
Seduta n. 39 del 21/9/2006
DIFESA
Interrogazioni a risposta scritta:
GALANTE. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
in data 14 settembre è deceduto il Caporalmaggiore Aniello D'Alessandro, colpito da leucemia;
si tratta della quarantottesima vittima, tra i militari colpiti da uranio impoverito;
secondo quanto denuncia l'Associazione Ana-Vafaf, quest'ultima morte, rispetto a quella degli altri militari, è stato il tragico epilogo di una progressione di malattia sviluppatasi in modo molto più rapido, nell'ordine di giorni e non settimane;
non è dato sapere se il paracadutista abbia operato nelle missioni a cui ha preso parte adottando le necessarie misure precauzionali, ovvero occhiali, maschere per coprire il naso e la bocca, guanti, tuta impermeabile -:
se il Ministro, secondo le proprie competenze, non ritenga opportuno mettere in atto un'indagine su tutto l'iter delle analisi e delle visite a cui è stato sottoposto il giovane militare, nonché predisporre la ricognizione delle aree in cui è stato impegnato il nostro contingente.
(4-01010)
STUCCHI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
negli ultimi due anni circa 280 militari in servizio nelle caserme del Nord-Est sono finiti sotto inchiesta per simulazione d'infermità e truffa;
solo 40 dei 280 militari sono stati già condannati o hanno patteggiato la pena;
la Procura militare di Padova li accusa di avere sistematicamente presentato falsi certificati medici;
i militari rimanevano a casa con malattie fittizie, continuando a percepire lo stipendio;
i militari sotto accusa sono tutti volontari in ferma permanente a uno o a quattro anni (Vfp1 e Vfp4) ovvero le figure professionali che hanno sostituito i militari di leva;
secondo i calcoli della procura avrebbero causato un danno allo Stato di circa 3 milioni di euro;
normalmente i militari riprendono il loro posto anche dopo una o più condanne, a meno che non siano loro a congedarsi spontaneamente;
l'ottanta per cento dei ragazzi proviene dalle regioni del Sud, ma, secondo quanto risulta all'interrogante, decide di usare questo stratagemma per rimanere a casa in attesa del trasferimento in una località più vicina;
molti dei militari coinvolti percepivano il doppio salario regolarmente assunti presso altre aziende o preferivano il lavoro «nero», mentre altri sono stati sorpresi a dilettarsi nello sport o a fare i turisti in vacanza -:
se non ritenga doveroso, contestualmente alla condanna ricevuta per «truffa allo Stato», congedare gli stessi, in modo tale secondo l'interrogante, da non concedere a costoro nuove occasioni di commettere gli stessi reati, come invece accade.
(4-01023)