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Allegato B
Seduta n. 39 del 21/9/2006
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazione a risposta scritta:
CACCIARI, CAMILLO PIAZZA e DE ANGELIS. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
in queste ore, lungo la costa di Porto Levante nel comune di Porto Viro in provincia di Rovigo, all'interno del Parco del Delta del Po, continuano i lavori per la realizzazione di un faraonico terminal per lo stoccaggio e la rigassificazione del gas naturale liquido, terminal che EDISON G.N.L. ADRIATICO sta costruendo con capitali Edison (10 per cento), Exxon-Mobil (45 per cento) e Qatar Petroleum (45 per cento);
al costo previsto di circa 625 milioni di euro l'opera dovrebbe essere terminata e installata al largo di Porto Levante e collegata alla terraferma tramite gasdotto;
ad EDISON G.N.L. ADRIATICO, con delibera CIPE 101/2003 del 13 novembre 2003, è stato concesso un contributo di 66,578 migliaia di euro in virtù cui articolo 1, comma 2 del decreto-legge 488/92 relativo alle agevolazioni alle attività produttive nelle aree depresse;
il terminal è stato ampiamente contestato da enti locali e comitati cittadini, tanto da indurre la provincia di Rovigo ad avviare un procedimento per l'annullamento delle autorizzazioni alla costruzione del rigassificatore;
la Commissione europea di Bruxelles Direzione Generale Ambiente in data 10 aprile 2006 ha annunciato l'avvio della procedura di messa in mora dello Stato italiano per presunta violazione dell'articolo 6 della direttiva 92/43 CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatica;
il 12 settembre 2006 attorno alle 14.00 i carabinieri del Noe di Venezia e del Nor di Adria, su mandato della Procura di Rovigo, hanno fermato i lavori per la realizzazione delle opere funzionali all'installazione del terminal gasiero e posto sotto sequestro un isolotto artificiale che serve alla costruzione della piattaforma;
a lavori iniziati, sempre in data 12 settembre 2006, nello stesso giorno in cui i Carabinieri procedevano al sequestro, la giunta regionale del Veneto ha deliberato un parere positivo in merito alla Valutazione di Incidenza Ambientale relativa all'installazione e la dismissione dell'«Isola Artificiale Temporanea antistante lo Scanno del Palo di Boccasette»;
il giorno successivo, il 13 settembre 2006, la Procura di Rovigo ha depositato un ricorso al Tribunale del riesame nel quale chiede che siano posti i sigilli anche al tratto di metanodotto che dalla costa arriva fino alla strada Romea;
gli interventi sono avvenuti a conclusione dell'inchiesta dei pm rodigini Fasolato e Zen, in base alla quale la Procura ha scelto di dare alla questione un'importanza tecnico-giuridica in linea con i rilievi avanzati dalla Comunità europea dopo l'accoglimento del ricorso presentato dall'amministrazione provinciale di Rovigo per l'invasività del terminal e del gasdotto -:
se il Governo abbia acquisito o intenda acquisire ulteriori elementi di realtà necessari ad una valutazione oggettiva e tempestiva sulla presunta irregolarità dei lavori di realizzazione del rigassificatore di Porto Viro;
se il Governo non ritenga opportuno sospendere cautelativamente le autorizzazioni alla costruzione per evitare di incorrere in nuove procedure di infrazione a carico dell'Italia e nelle conseguenti sanzioni a seguito dell'eventuale accertamento della violazione dell'articolo 6 della direttiva 92/43 CEE da parte della Commissione competente;
se il Governo non ritenga opportuno adottare formale procedura VIA normale invece delle procedure semplificate adottate in base alla legge obiettivo, nonché procedere a formulare una valutazione complessiva d'area degli impatti cumulativi sull'intero territorio del Delta del Po, dove insistono altri siti industriali ed è prevista la trasformazione a carbone della grande centrale ENEL di Poleside Camerini;
se il Ministro delle attività produttive, a seguito:
del totale stravolgimento del progetto originario, compreso il trasferimento della sede da Porto Viro (comune non più riconosciuto area depressa) al comune di Cavarzere (comune riconosciuto area depressa) di una stazione di misura, all'unico scopo di mantenere i benefici di cui articolo 1, comma 2, decreto-legge 488/92 anche a costo di incrementare i costi e gli impatti paesaggistici e ambientali dell'opera;
della rottura da parte di EDISON G.N.L. ADRIATICO del Patto Territoriale del 26 marzo 1999 e dei conseguenti impegni previsti dal protocollo aggiuntivo del 29 maggio 1999 stipulato con il CONSVI di Rovigo (soggetto responsabile del Patto);
dell'avvio della procedura di messa in mora per la violazione della direttiva 92/43 CEE stabilito in data 10 aprile 2006 dalla Commissione europea Direzione generale ambiente;
del sequestro delle operedisposto nell'ambito del procedimento in corso da parte della Magistratura di Rovigo, non ritenga necessario disporre il blocco del contributo per le aree depresse di 66.578 migliaia di euro previsti con delibera CIPE 101/2003 del 13 novembre 2003;
se il Ministro dell'ambiente e tutela del territorio e del mare non ritenga opportuno costituirsi parte lesa nell'ambito del procedimento instaurato dalla Procura di Rovigo nei confronti di EDISON G.N.L. ADRIATICO;
se il Governo, dal momento che secondo l'interrogante la collocazione del rigassificatore in questo territorio è negativa ed errata dal punto di vista economico, ambientale e sociale, non ritenga infine necessaria la formulazione di un articolato ed esauriente Piano Energetico nazionale prima di proseguire nella concessione di autorizzazioni specifiche e puntuali alla realizzazione di impianti di carattere energetico sul territorio nazionale anche in opposizione alle frequenti contrarietà espresse dalle comunità locali.
(4-01016)