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Allegato A
Seduta n. 46 del 3/10/2006
INTERPELLANZA E INTERROGAZIONI
(Sezione 1 - Discriminazioni fondate sulle differenti identità sessuali in Russia)
A)
FRANCO RUSSO, GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA e DE SIMONE. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
a Mosca il sindaco Luzhkov e le autorità di polizia hanno vietato una manifestazione organizzata per il 27 maggio 2006 da movimenti gay, lesbiche e transgender per rivendicare i loro diritti a difesa della propria identità sessuale;
i manifestanti, che intendevano presidiare la piazza del municipio, sono stati aggrediti, compresi il deputato tedesco Volcker Beck, sia dalla polizia sia da gruppi di ispirazione nazista e fondamentalista, in spregio alle convenzioni sui diritti umani garanti della libertà di associazione e di manifestazione;
esponenti dei movimenti sono stati fermati dalla polizia;
sia la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 (articoli 2, 7, 20), sia la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali del 1950 (articoli 8, 10, 11, 14), nel garantire la libera manifestazione del pensiero, di associazione e di manifestazione, fanno esplicito divieto di qualsiasi discriminazione, «in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione» (articolo 14 della Convenzione europea del 1950) -:
quali iniziative il Governo intenda intraprendere nelle sedi internazionali multilaterali perché siano garantiti i diritti umani di ogni persona per superare le discriminazioni fondate sulle differenti identità sessuali;
in particolare, se non ritenga che debbano essere attivate le procedure in seno al Consiglio d'Europa per valutare il comportamento delle autorità russe;
se non ritenga necessario impegnarsi nell'elaborazione di una specifica convenzione internazionale per la garanzia delle libertà delle persone nel campo delle scelte sessuali. (3-00009)
GRILLINI, FIANO, BIMBI, FOLENA, TURCI, GIULIETTI, SASSO, NICCHI, META, PETTINARI, SPINI, ZANOTTI, TRUPIA, RUGGHIA, VELO, CALDAROLA, SPOSETTI e DATO. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
lo stato dei diritti civili della comunità omosessuale russa desta notevoli preoccupazioni in ambito internazionale, tanto che il segretario generale del Consiglio d'Europa, Terry Davis, ha denunciato «gli atti di violenza nei confronti di omosessuali in queste ultime settimane a Mosca, invitando le autorità russe a denunciare gli autori degli abusi (agenzia stampa Ansa del 15 maggio 2006)»;
la minoranza omosessuale moscovita, come conferma un'agenzia stampa Ansa del 1o maggio 2006, è oggetto di pesanti limitazioni della libertà e atti discriminatori, tanto che «i partecipanti a una festa gay e lesbica sono assediati da alcune ore in un club di Mosca da una cinquantina di attivisti di estrema destra e ortodossi, tra cui skin-heads che scandiscono slogan anti-omosessuali e anziane donne che inalberano icone. Lo ha constatato un giornalista della France Presse»;
le autorità moscovite hanno proibito la manifestazione del Gay pride a Mosca del 2006. Il divieto voluto dal sindaco della metropoli, Yurij Luzhkov, che ha definito la manifestazione un «oltraggio alla società», è stato confermato dal tribunale amministrativo Tverskoi, con, come dice la Repubblica del 27 maggio 2006, il «pretesto» di «proteggere gli omosessuali» dalle contromanifestazioni di nazionalisti, skinhead e gruppi religiosi e «ufficialmente giustificato», come aggiunge un'agenzia stampa Ansa del 26 maggio 2006, per la pretestuosa «impossibilità di bloccare il traffico automobilistico lungo il tragitto proposto»;
la minoranza omosessuale si è comunque organizzata, sabato 27 maggio 2006, per innocue manifestazioni simboliche (deposizione di fiori sotto le mura del Cremlino sulla tomba del milite ignoto e lancio di fiori davanti alla sede del comune di Mosca), che sono state represse dalla polizia con numerosi arresti e pestaggi, come dice Il Corriere della Sera del 28 maggio 2006: «L'organizzatore della manifestazione omosessuale, Nikolaj Alekseyev [è stato] arrestato non appena è comparso in piazza. Un deputato verde tedesco, Volker Beck [è stato] picchiato a sangue dagli estremisti mentre rilasciava dichiarazioni a una tv. "E tutto sotto gli occhi della polizia che in questo caso si è guardata bene dall'intervenire", ha raccontato un militante tedesco giunto a Mosca per dare sostegno ai tartassati omosessuali russi»;
il bando alla manifestazione si configura come violazione dell'articolo 11 della Convenzione europea per i diritti dell'uomo sottoscritta dalla Russia nel 1998;
la Russia ha assunto, il 19 maggio 2006, la presidenza del Consiglio d'Europa -:
se, in occasione del G8 del luglio 2006, non intenda ricordare al Presidente della Federazione russa Vladimir Putin gli impegni assunti con la sottoscrizione della Convenzione stessa e chiedere che intraprenda iniziative tese ad una riduzione della discriminazione e dell'omofobia nel Paese. (3-00274)