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Allegato B
Seduta n. 49 del 9/10/2006
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazioni a risposta scritta:
TREPICCIONE. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il Gruppo FINMEK, costituito da varie persone giuridiche di diritto italiano, è attivo nel settore dell'EMS - Electronic Manufacturing System (fabbricazione di apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche principalmente per conto terzi), della comunicazione multimediale, delle apparecchiature elettromedicali, dei distributori automatici, dell'informatica e delle attività connesse. I suoi clienti sono principalmente imprese private, alcune investite di attribuzioni di servizio pubblico;
i dipendenti impiegati sono in totale 3.159. La società finanziaria MEKFIN S.p.a. controlla la società operativa FINMEK S.p.a. ed altre filiali finanziarie e produttive;
il Gruppo - insieme ad alcune società controllate - è stato dichiarato insolvente il 5 maggio 2004, dal tribunale di Padova ed ammesso alla procedura di amministrazione straordinaria, ai sensi della legge 5 luglio 2004 n. 166 (la cd. legge Marzano), per le forti difficoltà finanziarie e dopo la mancata certificazione del bilancio 2002 da parte della società di revisione. Sono stati nominati, quindi, commissario straordinario il dottor Gianluca Vidal e direttore generale il dottor Giuseppe Biesuz;
in un primo momento, seguendo la logica del rilancio aziendale, il Gruppo ha goduto dei benefici previsti della legge Marzano, relativi alle grandi imprese in stato di insolvenza: i debiti pregressi sono stati azzerati ed il pool di banche disposte a prestare 70 milioni di euro necessari per
il risanamento ha richiesto allo Stato una garanzia sul credito bancario per un importo di 50 milioni di euro;
la Commissione Europea, con la decisione C(2004)4779 fin dal 14 novembre 2004, ha giudicato l'aiuto di stato n. N 357/2004 a favore del Gruppo FINMEK compatibile con il trattato CE e la somma venne erogata nel periodo marzo/aprile 2005;
la società ATKearney è stata nominata advisor del piano industriale di rilancio che avrebbe dovuto essere presentato, per l'approvazione, all'allora Ministero delle attività produttive. Successivamente alla sostituzione del Ministro Marzano con il Ministro Scajola, il piano industriale non venne approvato ed ebbe inizio la procedura di vendita;
la società russa AFK Sistema è interessata a rilevare la maggioranza del pacchetto azionario del gruppo FINMEK -:
se non intenda acquisire elementi conoscitivi presso il commissario straordinario in merito a:
come procedano i negoziati con AKF Sistema e con gli altri potenziali acquirenti;
in che modo s'intenda salvaguardare la posizione lavorativa degli oltre 3.000 dipendenti;
quale sia lo stato delle finanze del Gruppo, se vi siano debiti maturati nei confronti dei fornitori e come s'intenda pagarli;
se e come le linee produttive delle schede elettroniche dovranno essere adeguate al rispetto della direttiva RoHS 2002/95/CE (Rohs/lead-free) sui prodotti elettronici che ne stabilisce la produzione con un basso contenuto di piombo.
(4-01211)
SGOBIO. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della difesa, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
lo stabilimento «Avio» di Pomigliano d'Arco, che è un importante presidio industriale e occupazionale della regione Campania, del meridione e di tutto il nostro Paese, occupa 835 dipendenti dei quali 380 impegnati sui programmi di revisione, assistenza tecnica e manutenzione di motori aeronautici nell'ambito dei velivoli civili;
da tempo è scaduto il contratto che l'Avio di Pomigliano d'Arco aveva in essere con l'Alitalia per la revisione e la manutenzione del parco motori, poiché tale attività pare oramai affidata ad altra azienda, peraltro fuori dal territorio nazionale;
il mancato rinnovo del contratto avrebbe conseguenze industriali e occupazionali pesantissime, compromettendo definitivamente le prospettive del polo aeronautico, strategico per lo sviluppo industriale nazionale -:
se non ritengano opportuno intervenire, ciascuno per gli ambiti di propria competenza, presso Alitalia e Finmeccanica, a difesa dei diritti e della dignità dei lavoratori coinvolti, al fine di scongiurare l'uscita di «Avio» Spa da produzioni altamente remunerative, consolidate e affermate e affinché sia rinnovato al più presto il contratto tra Alitalia e «Avio», garantendo così una soluzione positiva della vertenza, capace di tutelare una fondamentale realtà produttiva e occupazionale del Paese.
(4-01214)