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Allegato B
Seduta n. 56 del 20/10/2006
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INTERNO
Interrogazione a risposta scritta:
LEOLUCA ORLANDO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
negli ultimi anni diverse indagini giudiziarie hanno coinvolto in modo diretto e indiretto gli amministratori e l'attività amministrativa del comune di Ardea (Roma) e da parte dell'Autorità Giudiziaria sono stati emessi alcuni provvedimenti cautelari nei confronti di funzionari della stessa amministrazione comunale e loro parenti, che avrebbero avuto diretti interessi nella gestione di alcuni importanti appalti;
da indagini svolte da parte della Procura distrettuale antimafia di Roma ed in particolare nel corso dell'operazione denominata «Cobra», è emerso che alcuni esponenti mafiosi siciliani avrebbero avuto diretti interessi in alcuni degli appalti del Comune di Ardea e che da parte loro vi sarebbe stata la capacità di influenzarne l'assegnazione da parte dell'Amministrazione comunale;
da ultimo, nel mese di agosto 2006, un provvedimento giudiziario è stato emesso nei confronti dell'ex Sindaco del Comune, cui è stato sequestrato un immobile;
già nel mese di febbraio 2006, il Prefetto di Roma aveva nominato una Commissione di accesso presso il Comune di Ardea, al fine di verificare il rischio che vi fossero collegamenti fra gli attuali o i precedenti amministratori ed esponenti della criminalità organizzata;
la Commissione ha ultimato i propri lavori evidenziando che, in particolare nel settore degli appalti, vi è una diffusa illegalità, tanto da portare il Prefetto a scrivere che vi sarebbero «concreti elementi» perché si giunga allo scioglimento del Consiglio Comunale e dell'Amministrazione;
è emerso per altro, da altre indagini giudiziarie, che nel comune di Ardea si svolgerebbero diverse attività di riciclaggio di denaro proveniente da traffici illeciti e che tali operazioni sarebbero gestite da noti esponenti della criminalità organizzata, in alcuni casi già condannati per reati di stampo mafioso;
la presenza di tali interessi ed attività illecite nell'area è peraltro testimoniata dallo scioglimento del contiguo Comune di Nettuno con provvedimento del Presidente della Repubblica del mese di novembre 2005; non è pensabile, per la stessa natura delle attività e dei comportamenti sanzionati, che questi avessero un «confinamento» territoriale in un solo comune, come per altro testimoniato dalla stessa relazione conclusiva della Commissione Antimafia che nella precedente legislatura ha dedicato ampio spazio alle vicende che interessano la zona pontina -:
se corrisponda a verità che in una nota di diffida inviata al Comune di Ardea nel mese di agosto, il Prefetto avrebbe sollecitato l'acquisizione della certificazione antimafia;
se risulti al Governo che, a seguito della diffida inviata dal Prefetto di Roma, l'Amministrazione comunale di Ardea abbia
mostrato di voler agire per il ripristino della legalità e quali atti concreti siano stati compiuti in tale direzione;
se non ritenga che gli elementi fin qui emersi siano sufficienti per l'avvio della procedura di scioglimento del Consiglio comunale e dell'Amministrazione di Ardea, e, in caso contrario, se non ritenga che sia quantomeno opportuno un supplemento di indagine.
(4-01354)