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Allegato B
Seduta n. 56 del 20/10/2006
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta in Commissione:
MISURACA, BUONFIGLIO, MARINELLO, COSENZA, PATARINO, CATANOSO, GRIMALDI, LICASTRO SCARDINO, MINARDO e PAOLO RUSSO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
nella ripartizione dei fondi statali destinati alle infrastrutture irrigue dalla legge finanziaria 2006 si è verificata l'assegnazione dell'intero importo previsto
(circa 550 milioni di euro) per tutto il territorio nazionale a progetti relativi agli ambiti territoriali delle sole regioni centrosettentrionali, a causa della mancanza di progetti esecutivi per opere nelle regioni meridionali, da predisporsi a cura dei Consorzi di bonifica ed irrigazione;
il sistema dei consorzi di bonifica ed irrigazione - cui la normativa vigente assegna funzioni precipue di realizzazione e gestione delle infrastrutture irrigue - nelle regioni meridionali versa da anni in uno stato tale da impedire, non solo corrette funzioni di pianificazione e progettazione per gli interventi da realizzare per migliorare l'assetto e l'esercizio irriguo nelle aree di rispettiva competenza, ma addirittura da non riuscire ad effettuare le rendicontazioni di spesa sui progetti realizzati con fondi assegnati nell'ambito del soppresso intervento straordinario nel Mezzogiorno, nonostante azioni di affiancamento disposte su fondi per assistenza tecnica resi disponibili dal CIPE;
le suddette rendicontazioni, ove operate tempestivamente, consentirebbero il disimpegno e la destinazione a nuove opere delle risorse ancora disponibili;
il settore dell'agricoltura riveste nelle regioni meridionali un ruolo rilevante anche per le favorevoli condizioni climatiche, e tale ruolo deve essere sostenuto con adeguate azioni per ottimizzare il sistema di adduzione e distribuzione irrigua;
emerge da quanto sopra l'opportunità di un'azione di mantenimento e potenziamento di un'adeguata struttura «dedicata» per gli interventi irrigui di competenza statale nei territori delle regioni meridionali che, accanto ad una particolare agilità tecnico-amministrativa, possa operare il rafforzamento di azioni tese ad accrescere le capacità progettuali dei consorzi di bonifica meridionali, nonché - d'intesa con le regioni interessate - definire un piano strategico pluriennale (tanto più opportuno all'inizio del nuovo ciclo di finanziamenti comunitari) per interventi irrigui, garantendo nel contempo il necessario coordinamento tra le diverse iniziative statali (ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Legge Obiettivo, eccetera) e regionali, scongiurando che successive assegnazioni statali vedano ulteriormente svantaggiata la parte più «bisognosa» del Paese -:
quali azioni intenda intraprendere con urgenza e tempestività per superare la situazione sopra rappresentata.
(5-00327)
Interrogazione a risposta scritta:
BENEDETTI VALENTINI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS) è l'organismo di ricerca e consulenza per lo Stato e gli enti locali in tema di conservazione e gestione del patrimonio faunistico nazionale, istituito con legge 11 febbraio 1992, n. 157 e sottoposto alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei ministri e della Conferenza Stato-Regioni;
le leggi di recepimento delle direttive comunitarie (decreto del Presidente della Repubblica 357/97, decreto del Presidente della Repubblica 120/03) assegnano all'INFS un ruolo di valutazione tecnica degli interventi di conservazione e gestione delle risorse faunistiche;
l'INFS ha il compito di censire il patrimonio ambientale costituito dalla fauna selvatica, di studiarne lo stato, l'evoluzione ed i rapporti con le altre componenti ambientali, di elaborare progetti di intervento ricostitutivo o migliorativo delle comunità animali e degli ambienti naturali con l'obbiettivo di una riqualificazione faunistica del territorio nazionale, di effettuare e coordinare l'attività di inanellamento a scopo scientifico dell'avifauna sull'intero territorio italiano, di collaborare con gli organismi stranieri, ed in particolare con quelli dell'Unione europea aventi analoghi compiti e finalità, di collaborare con le Università e gli altri organismi di ricerca nazionali, di controllare e valutare gli interventi faunistici operati
dalle regioni e dalle province autonome, di esprimere pareri tecnico-scientifici richiesti dallo Stato e dagli Enti locali;
l'importo stanziato nella Finanziaria per l'INFS era nello scorso anno di 1.750.000 euro e l'importo previsto per il 2007 sale, in maniera vistosa, fino a 3.000.000 di euro, sì che si pone l'inderogabile esigenza di conoscere in dettaglio i risultati e l'effettività del lavoro svolto dall'INFS, valutandone la congruità dei risultati stessi con l'onere finanziario dedicato -:
se il Governo possa esprimere, sulla base di dati verificati ed esponibili, un giudizio compiuto sull'effettività e i risultati dell'attività dell'INFS;
se il Governo sia in grado di fornire un censimento e valutazione dei lavori eseguiti, negli ultimi tre anni, dall'INFS per conto terzi (Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, ATC, Associazioni riconosciute di protezione ambientale, Associazioni venatorie, Università ed Enti di ricerca, altri soggetti non specificati) e se i lavori eseguiti siano da considerarsi essenziali in quanto rientranti nei compiti di Istituto per legge a tutti gli effetti;
se il Governo, anche in base alla valutazione dei bilanci consuntivi e preventivi dell'Istituto, possa affermare che i compiti effettivamente svolti siano tali da giustificare la proposta di un aumento del finanziamento e se sia in grado di esprimere un impegnativo giudizio sull'attuale situazione finanziaria dell'Istituto stesso;
se il Governo, nell'eventualità che non risultino svolti compiutamente o effettivamente i compiti d'istituto o che emerga una provata incongruenza tra l'attività svolta e i finanziamenti dedicati, intenda procedere all'accertamento di eventuali responsabilità e, ove accertate, all'adozione dei conseguenti provvedimenti.
(4-01350)