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Allegato B
Seduta n. 58 del 24/10/2006
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SALUTE
Interrogazioni a risposta in Commissione:
MANCUSO, HOLZMANN e GERMONTANI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
spesso non viene effettuato lo stordimento preventivo obbligatorio degli animali macellati per consumo familiare, fuori dai macelli autorizzati, ai sensi dell'articolo 9 comma 2 del decreto legislativo 333 del 1998, così come denunciato da cittadini ed associazioni animaliste anche alla Procura della Repubblica di Foggia per ripetuti episodi verificatisi a Bovino (Foggia) ed in altri Comuni della Daunia;
in particolare suini, ovini e caprini vengono sgozzati a freddo, senza aver comunicato nemmeno il giorno della macellazione, come dovuto, al Servizio Veterinario Usl competente per territorio;
tali comportamenti possono integrare la violazione dell'articolo 544-ter del Codice penale contro il maltrattamento degli animali oltre che delle Leggi Sanitarie a tutela dei consumatori -:
se non ritenga doveroso attuare una campagna informativa rivolta ai cittadini, periodicamente ed in prossimità di periodi tradizionalmente dedicati a queste pratiche, volte a far conoscere gli obblighi di legge allo stordimento ed alla protezione degli animali destinati alla macellazione per consumo familiare, secondo il decreto legislativo 333 del 1998 -:
quali iniziative e con quali risultati il Ministero della salute ha effettuato in collaborazione con il Ministero dell'interno per prevenire e reprimere le macellazioni familiari non autorizzate, così come preannunciato dal Governo in Aula
alla Camera dei Deputati in risposta all'interrogazione 3-00874 del 12 aprile 2002.
(5-00330)
MANCUSO, GERMONTANI e HOLZMANN. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
ogni anno quasi un milione di animali (per l'esattezza 912.000) sono vittime dei laboratori italiani che usano tali animali quali cavie da laboratorio per i più disparati esperimenti;
cani, gatti, topolini, scimmie, gerbili, maiali finiscono sotto i ferri di medici e chirurghi per testare sostanze di svariata natura e per verificare gli effetti di sostanze e molecole sugli esseri umani e dove, in non pochi casi, gli animali vengono «testati» senza uso di anestesia;
in deroga alla legge sorgono, sregolatamente, stabilimenti autorizzati ad operare questo tipo di sperimentazioni. Invece di rappresentare una eccezione sono ormai il 20 per cento e questo a causa di un inadeguato controllo e la mancanza di direttive specifiche da parte del Ministero della salute;
il numero dei laboratori di ricerca che fanno uso di animali sono in costante aumento dal 2002 al 2005 sono nati 8 stabilimenti all'anno;
il numero maggiore degli stabilimenti della morte si trovano al Nord, con la Lombardia che fa da capolista con ben 130 strutture -:
Se il Governo intenda, finalmente, adottare iniziative normative volte ad impedire la nascita di nuovi stabilimenti della morte e se intenda impedire l'uso indiscriminato degli animali nei test scientifici;
se non ritenga, invece, di dover incentivare metodi alternativi all'uso degli animali, come accade all'estero dove, ad esempio, per la medicina d'urgenza non usano i maiali (come accade in Italia), ma un manichino «SAM» che simula le situazioni di emergenza;
se sia intenzione del Governo individuare ed adottare iniziative normative volte a renderne obbligatorio l'obbligatorio l'utilizzo.
(5-00331)