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Allegato B
Seduta n. 63 del 6/11/2006
COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta scritta:
EVANGELISTI. - Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
l'azienda Poste di Firenze, in data 17 ottobre 2006 ha convocato le organizzazioni sindacali e le R.S.U. per comunicare l'imminente chiusura del Centro Postale Operativo di Pistoia in cui negli anni passati erano occupati 200 dipendenti ed attualmente ce ne sono ancora 65;
tale decisione scaturisce probabilmente da una particolare politica di accentramento e di accorpamento dei servizi per cui, sembra già nei prossimi giorni, si vogliano trasferire determinate lavorazioni (reparti arrivi, promoposta regionale, autisti) presso la sede del centro meccanizzato postale di Sesto Fiorentino;
circa due anni or sono, nel 2004, l'Azienda ha tentato un'azione analoga, da cui è scaturito un accordo scritto e ben preciso in seguito al quale si portava su Pistoia la lavorazione di tutto il promoposta regionale (stampe commerciali) tutelando in tal modo il livello occupazionale, senza slittare in ulteriori tagli;
tale accordo si è reso possibile grazie all'intervento dei Sindacati Unitari e alle R.S.U. fatto in forte sinergia con le istituzioni locali, la Provincia, la Prefettura e il Sindaco;
da tali interventi è scaturito un accordo ufficiale con Poste italiane in cui si ribadiva l'importanza di determinate lavorazioni e addirittura l'intenzione di potenziarle;
sembra contraddittorio che a distanza di due anni l'Azienda Poste che è una SpA di proprietà pubblica, voglia vanificare il lavoro fatto non ottemperando più agli accordi fatti in sede istituzionale;
la tutela sociale dei lavoratori è primaria soprattutto rispetto a scelte aziendali che portando avanti un progetto di spostamento delle lavorazioni così come sono attualmente, ovvero con un mero spostamento di sede senza alcuna conseguenza produttiva per l'Azienda, potrebbero non essere del tutto utili e redditizie;
non è giusto, inoltre, che i lavoratori postali di Pistoia si trovino in notevoli difficoltà dovendo percorrere ogni giorno 60 km senza avere nemmeno diritto al rimborso spese, tanto più che il livello occupazionale di Pistoia ha tutti i presupposti per essere tutelato e anche rafforzato -:
se il Ministro non ritenga di dover accertare le notizie sopra riportate e non voglia farsi parte attiva intervenendo presso le sedi competenti per evitare il rischio occupazionale che si potrebbe verificare negli uffici postali di Pistoia.
(4-01491)