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Allegato B
Seduta n. 65 dell'8/11/2006
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INFRASTRUTTURE
Interrogazione a risposta in Commissione:
MANCUSO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la giunta regionale del Piemonte ha stanziato 1,2 milioni di euro per il progetto MOVIcentro nella città di Novara;
questi soldi serviranno al potenziamento dell'interporto della città ed alla mitigazione ambientale conseguente;
tale progetto andrà ad incrementare l'attività e l'importanza del nodo ferroviario di Novara che, già ad oggi, è considerato uno dei sei centri di livello europeo, data la centralità di Novara nei confronti delle direttrici Sud-Nord e Est-Ovest;
la dirigenza delle ferrovie ha più volte espresso l'utilità e la praticità del sito di Novara piuttosto che altre realtà piemontesi;
è allo studio una ipotesi che vorrebbe far passare la linea di alta capacità attraverso l'interporto di Orbassano, in alternativa a quello novarese, con un costo di 1 miliardo di euro per adeguare la struttura alle esigenze dovute alla rete dell'alta capacità;
Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino hanno progettato l'interconnessione ad Orbassano senza valutare i costi relativi all'operazione, che andrebbero a pesare gravemente sui bilanci, senza ottenerne un ragionevole risultato in termini di ricadute sul territorio -:
se il Governo - nell'ambito delle proprie competenze - intenda privilegiare un investimento poco utile per i piemontesi, favorendo il nodo di Orbassano (costoso e sicuramente meno adatto logisticamente che, oltretutto, non favorisce le economie di scala), piuttosto che valorizzare la già esistente, e funzionante, realtà di Novara;
quali siano gli effettivi intendimenti del Governo in materia di Alta capacità nel territorio piemontese;
quali intenzioni abbia il Governo nei confronti del nodo di Novara.
(5-00364)
Interrogazioni a risposta scritta:
GIANNI FARINA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
vive preoccupazioni sono state espresse dagli enti locali della provincia di Cuneo, dalle associazioni di categoria, dalle organizzazione sindacali, dalle aziende produttive in merito ai gravi ritardi che caratterizzano la realizzazione dell'autostrada Asti-Cuneo e dall'ulteriore procrastinarsi del suo completamento;
con il Protocollo di Intesa/Accordo di Programma sottoscritto nel luglio 2000 dal Governo Amato, dalla regione Piemonte (con l'assenso delle province di Cuneo e di Asti e di tutti gli enti locali interessati) che prevede anche un cronoprogramma dettagliato per la realizzazione di tutti i lotti in capo all'ANAS (circa 40km.) e, all'articolo 2, le opzioni per il completamento dell'infrastruttura (o a carico dello Stato tramite Anas o attraverso una gara di costruzione e gestione; anche sotto la forma di ricerca da parte dell'Anas, attraverso gara, di un socio privato);
l'Anas sia con il Commissario Speciale, Ing. Bartoli, sia tramite il Compartimento di Torino ha, tutto sommato, rispettato i tempi per la realizzazione dei primi sette lotti dei quali due sono già stati aperti al traffico nel 2005 e cinque saranno aperti nei primi mesi del 2007;
la gara per la ricerca di un socio privato indetta dell'Anas - ex articolo 19 della legge n. 109 del 1994 - è stata bandita nel luglio del 2003 ed aggiudicata nel dicembre del 2004, la ATI Salt-Grassetto-Itinera ha presentato le cauzioni richieste e successivamente vi è stata l'assegnazione definitiva; nel marzo 2006 l'Anas ha sottoscritto la convenzione con la nuova Società della AT/CN;
che attraverso il PRUSST (Piano di recupero urbano e di sviluppo sostenibile del territorio) denominato «il Piemonte meridionale: una porta per l'Europa», promosso dalla provincia di Cuneo in collaborazione con le province di Asti e Alessandria, con numerosi comuni, comunità montane, ferrovie dello Stato, Magistrato del Po, Anas, Enti Parco, e numerosissimi soggetti privati, sono state inserite nuove tratte (che avrebbero dovuto altrimenti essere totalmente a carico dell'Anas) nella AT/CN e segnatamente la circonvallazione di Cuneo (lotto 1/6);
tali procedure sono state giudicate regolari e ormai espletate;
si è a conoscenza delle obiezioni sollevate dal Ministero delle infrastrutture in merito al rapporto di - «controllato»-«controllore» dell'Anas in quanto partecipe della nuova società AT/CN, circostanza che quantomeno avrebbe dovuto essere verificata a monte anche se quando il problema venne posto nel 2003 dall'Amministrazione Provinciale di Cuneo venne risposto che l'Anas non era più un Ente di Stato, presieduto dal Ministro, ma una SpA e quindi in grado di assolvere al dettato dell'articolo 2 dell'Accordo di Programma sottoscritto dal Governo Amato e dalla Regione Piemonte;
va preso atto di quanto disposto dall'articolo 12 del decreto-legge n. 262 del 26 ottobre 2006, già convertito dalla Camera dei Deputati ed oggi all'esame del Senato-:
se non ritenga opportuno procedere immediatamente alla sottoscrizione della convenzione tra Anas e società dell'autostrada AT/CN, rinviando ad una fase successiva (poiché tutte le procedure sono state espletate prima dell'articolo 12 del citato decreto n. 262 del 2006, l'adeguamento anche di questa convenzione all'articolo 12 del predetto decreto;
se non ritenga opportuno far si che si proceda rapidamente alle gare di appalto dei lotti restanti della AT/CN da parte del concessionario poiché altrimenti si allungherebbe di ulteriori anni la realizzazione di una infrastruttura vitale per tutto il Piemonte, per le relazioni con la Liguria e la Francia, nonché per la sicurezza degli utenti;
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno, come molti suoi predecessori (Ministri: onorevole Costa, onorevole Bordon, onorevole Nesi; Presidente del Consiglio onorevole D'Alema), concordare una sua visita presso la Provincia di Cuneo al fine di chiarire, ulteriormente, in rapporto diretto con i rappresentanti delle popolazioni e delle categorie produttive del Piemonte Sud, che la realizzazione della Asti-Cuneo non subirà nessun ulteriore rinvio o ritardo giacché tale disponibilità gioverebbe enormemente a rassicurare tutti i soggetti interessati secondo una pratica, democratica, che sino ad oggi ha avuto successo.
(4-01526)
ZACCHERA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
sono in corso lavori di rifacimento del manto bituminoso della strada statale 34 del Lago Maggiore che causano numerosi intralci alta circolazione, anche se - obbiettivamente - non sembra che l'asfalto necessitasse di tale rifacimento;
sono invece in pessime condizioni di manutenzione, lungo la stessa strada statale, parapetti, la cura degli alvei dei rigagnoli che scendono verso la carreggiata e tracimano in caso di pioggia o gelo, lo sfalcio di rami ed arbusti, la pulizia delle cunette ecc.-:
se non ritenga di doversi attivare affinché si intervenga in via prioritaria al mantenimento di queste parti della strada, tenuto anche conto del negativo impatto che si viene a creare per i numerosi turisti che entrano in Italia proprio per questa strada litoranea del Lago Maggiore.
(4-01542)