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Allegato B
Seduta n. 7 del 30/5/2006
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INFRASTRUTTURE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture, per sapere - premesso che:
il giorno 25 maggio 2006 si è verificato lungo la statale 52-bis in corrispondenza della galleria di Zuglio nel comune di Arta Terme, in provincia di Udine, una frana che ha fatto crollare la galleria stessa e compromesso la viabilità della statale 52-bis con deviazione della viabilità -:
in quali tempi, che devono essere necessariamente brevi, sia previsto il ripristino del collegamento viario e la successiva messa in sicurezza della statale 52-bis, tenendo presente che la chiusura della statale penalizza fortemente non solo la viabilità pendolare e locale, ma soprattutto le aziende situate a monte dell'interruzione stradale, aziende che operano nel comparto del legno e nel settore turistico, nonché il collegamento internazionale tra Italia e Austria via Passo Monte Croce Carnico.
(2-00005) «Di Centa, Lenna, Tondo, Leone».
Interrogazione a risposta in Commissione:
MADERLONI. - Al Ministro delle infrastrutture - Per sapere - premesso che:
la Giunta Regionale in data 28 aprile ha inviato all'ANAS spa una nota riguardante la realizzazione della variante alla SS 16 nel tratto compreso tra Falconara Marittima e Ancona (località Pontelungo);
nella nota si fa riferimento, tra l'altro, al fatto che i finanziamenti già stanziati dall'articolo 30 della legge 879/86 pari a 40 miliardi di lire, 20,698 Meuro sono stati «cancellati» e dirottati per la realizzazione della SS 77;
la realizzazione della variante alla SS 16 è prevista nelle intese di programma sottoscritte dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e la Regione Marche ed è largamente attesa dalla provincia e dai comuni di Ancona e Falconara, nonché dalla collettività e dagli operatori del porto internazionale di Ancona;
sulla progettazione definitiva dell'opera è in atto un pluriennale contenzioso tra l'ANAS, la provincia di Ancona e i progettisti incaricati, e ora si assiste alla beffa della «cancellazione» degli stanziamenti ancorché stabiliti dalla legge e al trasferimento dei fondi su un tratto di strada al cui completamento dovrà provvedere la Quadrilatero Spa, una società partecipata tra ANAS spa (51 per cento) e Sviluppo Italia (49 per cento) sulla quale sono stati presentati numerosi atti di sindacato ispettivo nel corso della precedente legislatura, per finanziare un tratto della SS 77 tra Sfercia e Collesentino II -:
se sia a conoscenza dei fatti suesposti e se e come intende risolvere le questioni legate al contenzioso con i progettisti e per far realizzare il raddoppio della SS 16;
se e come intenda risolvere la vicenda della Quadrilatero Spa, una sovrastruttura secondo l'interrogante, costosa ed inutile creata dal precedente Governo ed utilizzata, in modo sfrontato, negli ultimi tempi per svolgere iniziative preelettorali come la finta apertura di un cantiere di lavoro che, dopo le elezioni, è stato smantellato trasferendo camion, ruspe e personale.
(5-00009)
Interrogazioni a risposta scritta:
JANNONE. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il Protocollo d'intesa sottoscritto dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti con la provincia di Bergamo e regione Lombardia in data 19 luglio 2005 prevede, tra gli altri interventi da realizzare nel territorio bergamasco, la variante alla strada statale n. 42 da Albano Sant'Alessandro a Trescore Balneario, peraltro già inserita nel piano decennale ANAS 2003-2012 e nel contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e l'ANAS per un importo complessivo dei lavori di circa 28 milioni di euro, di cui 4,5 a carico della regione Lombardia;
in data 30 marzo 2006 il Provveditorato delle OO.PP. di Milano, su richiesta di ANAS, ha convocato la Conferenza dei servizi per l'approvazione del progetto definitivo della Variante Albano Sant'Alessandro-Trescore Balneario della S.S. n. 42;
il progetto definitivo, predisposto dalla provincia di Bergamo, è stato aggiornato e adeguato con le modifiche concordate con i comuni interessati e sulla base delle richieste avanzate dalla Direzione Generale ANAS;
l'importo complessivo delle opere ammonta a 32.000.000,00 di euro, dei quali 4.500.000,00 euro a carico di regione Lombardia -:
se non ritenga necessario adottare le opportune iniziative affinché sia avviata concretamente la fase realizzativa dell'opera pubblica citata in premessa.
(4-00119)
JANNONE. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il traffico che quotidianamente grava sulla strada statale 42, denominata «Del Tonale e Della Mendola», unico collegamento viario di una serie di Comuni della Valle Cavallina (zona che collega la provincia di Bergamo con quella di Brescia), risulta essere attestato intorno alle 50 mila unità, rappresentando uno dei tratti stradali più trafficati ed importanti dell'intera regione Lombardia;
ad un flusso di traffico, sia leggero che pesante, già intenso durante tutto l'arco della giornata - con punte negli orari di apertura e chiusura di scuole, fabbriche ed uffici - si aggiunge anche il
traffico turistico, verso le località montane della Val Camonica e del Lago d'Iseo, con picchi insostenibili che si registrano, in particolare, durante il fine settimana e la stagione estiva;
l'elevato livello raggiunto dal flusso viabilistico è concausa di un numero notevolissimo di incidenti stradali annui, con un conseguente pesantissimo bilancio in termine di perdite di vite umane, di feriti e di relativi costi sociali;
a fronte della situazione, risultano ovvie le ripercussioni sulla qualità della vita degli abitanti dei paesi che insistono sul tracciato della succitata strada statale 42, i quali, oltre a sopportare un carico eccessivo di inquinamento acustico ed atmosferico, convivono giornalmente con il rischio di incidenti;
le pessime condizioni di viabilità, non solo si ripercuotono gravemente sulla salute e la vita della popolazione locale, ma compromettono anche la ripresa economica della zona, creando notevoli danni agli insediamenti produttivi ed alla attività turistica, dal momento che molti imprenditori, a causa dei trasporti difficili ed onerosi, preferiscono collocare altrove la sede delle loro attività, penalizzando in tal modo i lavoratori locali e creando seri problemi occupazionali;
essendo nota la pericolosità e l'inadeguatezza del tratto stradale in oggetto, la provincia di Bergamo aveva predisposto, negli anni scorsi, il progetto preliminare dell'intero tracciato di variante della strada statale 42, da Albano Sant'Alessandro a Pianico in quattro lotti intermedi;
nonostante l'Anas avesse inserito il relativo progetto nel programma triennale 1997-1999, prevedendo un finanziamento di 17 miliardi per la variante del primo lotto da Albano Sant'Alessandro ad Entratico, non è stato possibile dare inizio ai lavori;
il mancato avvio dei cantieri ha creato sconcerto tra gli abitanti e gli amministratori locali, che da anni conducono battaglie per promuovere la realizzazione della strada anche attraverso una petizione che ha raccolto, due anni or sono, oltre 10 mila firme, e addirittura con una manifestazione annuale sui bordi della strada statale 42, nel comune di Spinone al Lago, con la quale si richiama l'attenzione sullo stato dell'iter burocratico e sulla tempificazione dell'opera;
pur essendo stati, negli ultimi anni, Anas, regione Lombardia e amministrazioni locali consapevoli, sia dell'inadeguatezza strutturale della strada statale 42, sia dell'importanza prioritaria che il progetto riveste nell'ambito di una redifinizione della rete viabilistica lombarda, impedimenti burocratici hanno impedito a tutt'oggi la conclusione della fase progettuale, ritardano l'avvio dell'opera;
l'intollerabilità e l'inadeguatezza della situazione della strada statale 42 si contestualizza nella già critica situazione della viabilità bergamasca, gravata da una cronica mancanza di infrastrutture viarie e da una linea ferroviaria storicamente inadeguata, criticità che di fatto penalizza pesantemente l'economia del settore dei trasporti su gomma ed il comparto produttivo nel suo complesso -:
quali misure intenda adottare per risolvere i gravi problemi in premessa e se provvedimenti in tal senso siano attualmente allo studio, attesa l'incidenza e la rilevanza delle problematiche suesposte in relazione alla sicurezza delle migliaia di automobilisti interessati, all'economia del trasporto su gomma, ai margini di competitività delle aziende coinvolte, alla sicurezza degli utenti, ai costi umani e sociali dei sinistri ed in generale alla qualità di vita di tutti i cittadini che vivono in paesi che insistono sul tracciato della strada statale 42.
(4-00134)
MADERLONI, LION e CESINI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il Presidente della provincia di Macerata ha trasmesso, il 12 maggio il seguente comunicato: «Come avevamo previsto,
l'inaugurazione dei cantieri della Quadrilatero Spa, fatta con tanta enfasi il venerdì prima delle elezioni dal Vice Ministro uscente Mario Baldassarri, si è rivelata una "commedia elettoralistica" di Alleanza Nazionale e Forza Italia a cui, cosa molto grave, si è prestato il Presidente delle Quadrilatero Pieralisi. Ad un mese esatto, infatti, l'area indicata per l'inizio dei lavori ha un'ambientazione spettrale: scomparse ruspe e macchinari vari, la recinzione ed il cancello limitano solo un terreno dove un mese fa è stata realizzata una "parvenza di movimento terra". È un vero e proprio "cantiere fantasma" dove non lavora nessun operaio. La realtà è che per cinque anni non si è riusciti ad avviare nessun cantiere della Quadrilatero. Con l'insediamento del Nuovo Governo, con cui la Provincia prenderà i dovuti contatti, potremo finalmente sapere quali e quanti finanziamenti ci sono veramente per la Quadrilatero e quale è l'esatta condizione degli appalti. Fatta questa "operazione verità", il nostro impegno sarà quello di agire in ogni modo per realizzare quelle infrastrutture viarie certamente necessarie al nostro territorio» (firmato Giulio Silenzi - Presidente provincia Macerata) -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se e quando intenda intervenire per fermare quello che agli interroganti appare uno sperpero di risorse e una finzione elettoralistica della Quadrilatero spa;
se intenda e in quali tempi provvedere allo scioglimento della Quadrilatero spa e far sì che l'ANAS, ritorni unico soggetto legittimo riappropriandosi delle proprie competenze in materia di viabilità, e provveda urgentemente a realizzare i collegamenti stradali necessari alle regioni Marche e Umbria.
(4-00138)
CACCIARI, ZANELLA e CREMA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 febbraio 2003, è stato dichiarato lo stato di emergenza socio-economico-ambientale nel settore del traffico e della mobilità nella località di Mestre del comune di Venezia;
con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 19 marzo 2003, il segretario regionale alle infrastrutture e mobilità della Regione Veneto è stato nominato commissario-delegato e provvede alla realizzazione delle opere relative al «Passante autostradale di Mestre», individuate dall'A.N.A.S. spa;
i lavori di realizzazione del Passante autostradale di Mestre stanno provocando gravissimi danni e disagi agli abitanti delle aree interessate alla costruzione del Passante Autostradale di Mestre, in particolare per le seguenti problematiche:
a) agli espropriandi che si ritrovano con le case da abbattere non viene fornita alcuna consulenza tecnica per la ricerca di soluzioni abitative alternative, né l'aiuto psicologico necessario soprattutto per i residenti più anziani;
b) agli abitanti che dovranno forzatamente convivere nelle adiacenze della mastodontica infrastruttura non è dato ancora di sapere quali saranno le opere di mitigazione visiva e di ambientalizzazione («corridoio verde ecologico») che pure sono state promesse dal Commissario ad acta;
c) la cessione forzata dei terreni e dei beni espropriati avviene sulla base di proposte di indennizzo ridicole ed umilianti, costringendo i proprietari che se lo possono permettere a defatiganti ricorsi giudiziari;
d) i criteri con cui vengono stabiliti l'esproprio con abbattimento o in alternativa l'indennizzo per inabitabilità degli immobili e dei terreni ricadenti dentro la fascia di 60 metri dal limite del Passante sono applicati in modo restrittivo, senza tener conto delle preferenze degli abitanti;
e) la fascia di rispetto si è dimostrata troppo stretta, considerando anche le altezze dei rilevati e delle barriere
fonoassorbenti che oscurano la luce e impediscono la libera circolazione dell'aria;
f) i cantieri aperti in vari punti del tracciato non sono recintati, né segnalati adeguatamente, tant'è che si sono già verificati casi di incidenti ai danni di privati cittadini;
g) alcune aziende agricole vengono smembrate, ridotte di dimensione e destinate a chiudere le loro attività senza che venga riconosciuto loro nemmeno il relativo danno economico;
h) con la realizzazione del Passante alcune contrade vengono separate, in tal modo antiche relazioni sociali e umane vengono inesorabilmente spezzate senza realizzare adeguate viabilità sostitutive;
i) alle richieste di modifica migliorativa del tracciato stradale avanzate dai residenti non sono state date risposte motivate e pertinenti;
l) in alcuni casi le modifiche unilateralmente introdotte dal Commissario straordinario con gli stralci esecutivi del Progetto Definitivo peggiorano la condizione abitativa e ambientale delle aree;
m) nessuna opera di mitigazione è prevista lungo la nuova viabilità «complementare» inclusa nel progetto;
n) lungo il percorso e in prossimità dei numerosi caselli di accesso previsti sono in corso cambi di proprietà dei terreni agricoli sulla base di aspettative speculative realizzabili attraverso cambi di destinazioni d'uso urbanistici, che dovrebbero consigliare l'introduzione di un vincolo di inedificabilità assoluto in una fascia profonda di rispetto su tutta la viabilità prevista;
inoltre, quanto pattuito in sede di CIPE tra ANAS e Ministero delle Finanze sulle modalità di finanziamento del Passante autostradale, secondo cui i costi di realizzazione verrebbero coperti dai pedaggi incrementati lungo la Tangenziale di Mestre «a decorrere dalla data di entrata in esercizio» del nuovo Passante, contrasta con la Prescrizione contenuta nel Parere della VIA (16 settembre 2003) lì dove viene richiesta la «liberalizzazione» del traffico sulla vecchia Tangenziale di Mestre «al fine di evitare che le infrastrutture esistenti continuino a svolgere funzioni di attraversamento» -:
se il Governo abbia adottato o intenda adottare alcun provvedimento per fronteggiare tali situazioni;
se il Governo non ritenga opportuno intervenire al fine di prevenire, a seguito dell'avanzamento dei lavori, l'insorgere di ulteriori situazioni di disagio e l'aumento delle tensioni sociali rilevate nell'area;
se il Governo non ritenga opportuno adottare strumenti di rilevazione permanente di tali situazioni.
(4-00143)
GIUDITTA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il Commissario Straordinario del Governo ha già attivato la procedura, di gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione delle opere di completamento della galleria diValico Caposele - Conza della Campania, denominata Pavoncelli Bis, interrompendo i lavori della Conferenza dei Servizi convocata per l'acquisizione di tutti i dovuti pareri;
detto progetto, pertanto, risulta privo dei necessari pareri e nulla osta ambientali, oltre i pareri negativi già espressi dall'Ente d'Ambito Calore Irpino, dall'Amministrazione provinciale di Avellino, dall'Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Sele e dell'Ente Parco regionale dei Monti Picentini, soggetti preposti alla tutela ambientale e territoriale delle risorse idriche dell'area considerata; la mancanza di detti pareri ne rende impossibile la prosecuzione;
avverso la suddetta procedura commissariale l'Ente di Ambito «Calore Irpino», ha prodotto ricorso innanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche,
che si discuterà nei prossimi giorni, chiedendo di non dare corso alla procedura concorsuale e di non assumere ulteriori determinazioni;
va evidenziata la carenza di una effettiva verifica di compatibilità idrologica, di accurate investigazioni sull'impatto dell'opera stessa (soprattutto in considerazione dello stress ambientale indotto al bacino idrografico e sul sistema idrogeologico) e la mancata valutazione del bilancio idrico;
va infine sottolineato, come ulteriore e decisivo elemento di irregolarità, l'insufficiente copertura finanziaria del progetto che ne determinerebbe l'impossibilità di procedere legittimamente in via attuativa -:
si richiede di conoscere quale sia l'avviso dell'On.le Ministro interrogato circa i fatti esposti in premessa, e in particolare quali provvedimenti ritenga opportuno adottare al fine di bloccare e sospendere le procedure di gara irritualmente avviate dal Commissario Straordinario.
(4-00146)