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Allegato B
Seduta n. 70 del 13/11/2006
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INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
PELLEGRINO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
sul quotidiano La Repubblica di sabato 21 ottobre 2006 è stato pubblicato un articolo sulle fughe dal Centro di prima accoglienza di Caltanissetta da parte di immigrati nordafricani, messe in atto col sostegno di loro connazionali che lavorano come interpreti o mediatori culturali. Nell'articolo si denunciano anche vessazioni e discriminazioni varie nei confronti degli ospiti di colore. Esattamente, quest'ultimi dovrebbero pagare per ogni cosa (le schede telefoniche, le sigarette, i vestiti, e persino i farmaci) secondo una sorta di tariffario presente all'interno del Centro di permanenza temporanea (Cpa-Cpt). Nell'articolo si riporta la dichiarazione di un cittadino eritreo, il quale afferma: «Ho visto fuggire una trentina di arabi. So che pagavano per farlo. Ho sentito che ne parlavano chiaramente tra loro. La polizia era immobile. Quando ho chiesto spiegazioni a uno degli operatori mi ha risposto che non erano cose che mi riguardavano»;
con comunicato del 21 ottobre 2206, il Ministero dell'interno informa dell'avvio di un'inchiesta amministrativa sulla gestione del Centro di accoglienza di Caltanissetta e l'acquisizione di testimonianze presso il Centro per rifugiati di Agrigento, in seguito alle violazioni denunciate nel citato articolo pubblicato da La Repubblica;
è necessario fare chiarezza sui gravi fatti denunciati nell'articolo citato;
i fatti riportati nell'articolo citato, si aggiungono ad altri documentati in ulteriori inchieste giornalistiche, quale quella di Fabrizio Gatti sul Cpt di Lampedusa;
il Ministero dell'interno ha istituito una Commissione con il compito di esa-minare
dette strutture e di proporre soluzioni anche alternative. Commissione, che presenterà il suo rapporto finale entro dicembre;
i Cpt sono strutture «abnormi» dal punto di vista giuridico, in quanto dispongono in modo ordinario la detenzione di persone che non hanno commesso alcun reato;
a giudizio dell'interrogante, i Cpt rivelano l'incapacità dello Stato a governare il fenomeno migratorio;
come rilevato dalla Corte dei conti, i Cpt gravano sul bilancio statale senza raggiungere alcun risultato utile -:
se il Governo abbia già accertato la verità dei fatti avvenuti all'interno del Cpa di Caltanissetta;
se intenda adottare iniziative normative per predisporre procedure e strutture volte alla prima accoglienza ed all'identificazione degli stranieri alternative a quelle attuali, costituite dai Cpa-Cpt.
(4-01616)
IACOMINO, MIGLIORE, DE CRISTOFARO, MASCIA, FERRARA e FORGIONE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
a Napoli e provincia gli enti locali e le società partecipate hanno aderito al patto di legalità per cui tutte le gare ad evidenza pubblica sottopongono le ditte partecipanti al controllo di legalità;
tale procedura viene avviata inviando l'elenco delle ditte partecipanti alla Prefettura di Napoli per il controllo e la verifica per eventuali interdizioni antimafia;
la procedura avviene dopo lo svolgimento dell'iter amministrativo di pubblicità e libera concorrenza per cui si attende l'esito degli accertamenti della Prefettura sulle ditte interessate alla gara;
risulta agli interroganti che le attese per lo svolgimento della procedura per il rispetto del patto di legalità va da sei mesi ad un anno, tempi biblici per consentire agli enti locali di attuare opere pubbliche e dare servizi ai cittadini. Se si considera che la loro attivazione è subordinata ai tempi di realizzazione, imprevisti, collaudi eccetera si conclude che un ente locale per qualsivoglia opera pubblica od erogazione di servizi pubblici vede la loro realizzazione in un tempo almeno di due-tre anni;
soprattutto per alcuni servizi che hanno una loro funzionalità temporale ciò pregiudica la realizzazione stessa del servizio e potrebbe determinare un impatto sulla qualità dei servizi e sulla realizzazione delle opere, atteso che i costi preventivati e quelli di realizzazione potrebbero non essere più congrui -:
se non si ritenga che siano anomali i tempi delle procedure per l'applicazione del patto di legalità;
se esistano impedimenti funzionali e organizzativi affinché gli uffici preposti esaminano le pratiche, accedano all'albo delle imprese ed acquisiscano le informazioni necessarie presso l'autorità giudiziaria e gli apparati investigativi in tempi rapidi (non oltre 30 giorni) tali da dare certezze all'espletamento delle gare;
se esista un servizio informatico per l'accesso all'albo delle imprese e delle società per ridurre i tempi di verifica della certificazione antimafia;
se non ritenga che tali ritardi determinino una situazione di incertezza mettendo in dubbio l'efficacia del patto di legalità, quando, invece, esso dovrebbe essere realmente vincolante per affermare una gestione trasparente e pulita del rapporto tra la pubblica amministrazione e le imprese;
quali iniziative intenda assumere per dare risposte certe alla esigenza di rapidità dell'espletamento delle gare ed efficacia all'attuazione del patto di legalità;
se ciò possa determinare un impatto sulla qualità dei servizi e sulla realizzazione delle opere atteso che i costi preventivati e quelli di realizzazione potrebbero non essere più congrui.
(4-01619)