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Allegato B
Seduta n. 71 del 14/11/2006
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta in Commissione:
MISURACA, GIUSEPPE FINI, IANNARILLI, MINARDO, PAOLO RUSSO, MARINELLO, GRIMALDI, LICASTRO SCARDINO, ROMELE e MARRAS. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
nell'audizione presso la Commissione Agricoltura della Camera del 17 ottobre 2006, il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali annunciava la soluzione del problema della cartolarizzazione dei crediti vantati dall'INPS nei confronti delle aziende agricole;
la soluzione prospettata è di natura privatistica, tramutandosi in pratica in un accordo tra i debitori ed un gruppo di banche (alle quali la SCCI, Società di Cartolarizzazione dei Crediti INPS nel frattempo ha ceduto i crediti): quanti più agricoltori aderiranno alla transazione e quindi quanto maggiore sarà la quota di debito che complessivamente prenderà parte alla ristrutturazione, tanto più il pagamento si ridurrà rispetto al massimo previsto del 30 per cento;
sul territorio, e naturalmente tra gli agricoltori, c'è molta incertezza sulle modalità pratiche di adesione a tale forma di chiusura del debito, nonché scarsa attività di informazione;
per stessa dichiarazione del Ministro De Castro, nella citata audizione parlamentare: «gli obiettivi dell'operazione erano sostanzialmente tre. In primo luogo, la chiusura dei procedimenti di riscossione coattiva attualmente in corso per i debitori che aderiscono al piano di ristrutturazione. Conseguentemente, tutte le problematiche relative alle cause pendenti tra agricoltori ed INPS, e quant'altro, cessano nel momento in cui si aderisce al piano di ristrutturazione»;
le organizzazioni professionali siciliane, come risulta da organi di stampa (La Sicilia-Economia dell'8 novembre 2006) denunciano «l'incomprensibile atteggiamento» della società di riscossione nell'Isola (Montepaschi SeRiT-Sicilia) la quale, nonostante l'avvio delle procedure di estinzione come sopra ricordato, continua ad inviare preavvisi di fermo dei beni mobili registrati (meglio noti come «ganasce fiscali») nei confronti degli agricoltori titolari di debiti verso l'INPS;
sarebbe opportuno prevedere espressamente che anche a chi dichiari la propria intenzione di aderire all'operazione, venga riconosciuta la sospensione dell'invio delle cartelle esattoriali, così da evitargli ulteriori aggravi, non solo burocratici;
tali problematiche sono state poste dalle organizzazioni sindacali agricole siciliane nei diversi incontri del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, stante la grave situazione di incertezza che la soluzione prospettata per il cosiddetto «condono previdenziale agricolo» determina negli operatori del settore;
il comma 3 dell'articolo 01 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito con modificazioni dalla legge 11 marzo 2006, n. 81, come da ultimo modificato dal comma 1 dell'articolo 1-bis del decreto legge 12 maggio 2006, n. 173, convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2006, n. 228, prevede la sospensione dei giudizi pendenti e delle procedure di riscossione e di recupero relativi ai carichi contributivi risultanti alla data del 30 giugno 2005, sino alla data del 15 ottobre 2006 -:
a che punto sia l'operazione di pre-adesione da parte degli agricoltori interessati presso le organizzazioni sindacali, visto che una prima fase ricognitoria sarebbe dovuta terminare nella prima decina di novembre 2006;
se non sia il caso di prevedere l'emanazione di un provvedimento di tipo amministrativo per evitare che siano ancora inviate cartelle esattoriali per debiti INPS anteriori al 31 dicembre 2004, con le conseguenti azioni di recupero dei crediti con costi a carico dei debitori, a coloro che diano la propria disponibilità di adesione al programma di ristrutturazione.
(5-00390)