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Allegato B
Seduta n. 71 del 14/11/2006
...
ECONOMIA E FINANZE
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
la Banca d'Italia intende chiudere le proprie sedi periferiche provinciali;
gli intendimenti dichiarati dal Governo sono nel senso di voler vieppiù utilizzare il sistema bancario negli atti transattivi quotidiani tra i propri cittadini;
l'iniziativa di soppressione delle sedi periferiche della Banca d'Italia finisce per determinare un'attenuazione del controllo bancario in contrasto proprio con i ricordati intendimenti del Governo;
sarebbe necessario intervenire in sede legislativa per garantire il rispetto delle esigenze di cui sopra -:
se non reputi opportuno attivando un'iniziativa legislativa, evitare di far portare a compimento il dichiarato proposito di chiusura delle sedi periferiche della Banca d'Italia o assicurare egualmente un adeguato livello di controllo del sistema bancario periferico.
(2-00235) «Paniz».
Interrogazione a risposta in Commissione:
FOTI e AIRAGHI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
notizie di stampa riferiscono la notizia secondo la quale alcuni collaboratori
del programma televisivo «Le Iene» (in onda su Italia 1) avrebbero effettuato acquisti per una spesa complessiva di 216 euro all'interno del Ministero dell'economia e delle finanze, ove risulterebbe attivo «un vero e proprio piccolo Suk» (vedi il Giorno 14 novembre 2006, pag. 9);
indigna il fatto che proprio all'interno di un Ministero i cui responsabili politici ogni giorno ripetono di voler combattere l'evasione fiscale, sia attivo un mercato parallelo di vari prodotti di consumo, senza che al momento dell'acquisto venga rilasciato alcuno scontrino attestante la regolarità dello stesso ai fini fiscali -:
se non ritenga doveroso assumere ogni utile iniziativa affinché il Dicastero dell'economia e delle finanze non si trasformi in un Suk senza regole, con conseguente violazione delle norme fiscali e mortificazione delle migliaia e migliaia di onesti commercianti, secondo gli interroganti inopinatamente e sistematicamente accusati dal Ministro dell'economia e delle finanze di essere incalliti evasori.
(5-00393)
Interrogazione a risposta scritta:
FOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
la risoluzione 83/E-2004 del 15 giugno 2004 emanata dall'agenzia delle entrate esclude l'applicazione dell'aliquota agevolata del 10 per cento per i contratti e le fatture connesse all'esecuzione di «concerti vocali e strumentali»;
fino ad allora detta aliquota agevolata era stata sempre applicata alle predette manifestazioni in ragione delle normativa di riferimento, ed in particolare del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972 e della legge n. 192 del 1998 (vedi voce 123, tabella A, parte terza);
il decreto legislativo n. 60 del 1999 ha ripreso la predetta voce 123 in modo difforme dalla lettera della legge delega 192 di cui sopra, inserendo un punto e virgola (;) tra la parola «rivista» e la successiva espressione «concerti vocali e strumentali», circostanza questa che ha indotto l'agenzia delle entrate ad emanare la risoluzione più sopra indicata;
in ogni caso la Corte di Giustizia Europea (sentenza C-109 del 23 ottobre 2003), anche in seguito al pronunciamento in materia reso l'anno precedente dalla Commissione Europea, ha dichiarato non ammissibile la differenziazione tra un'aliquota Iva ridotta per le prestazioni di orchestre-complessi musicali fornite direttamente in pubblico o per un organizzatore di concerti o fornite direttamente in pubblico da solisti, ed un'aliquota ordinaria per prestazioni degli stessi allorché lavorino per un organizzatore, rilevando l'omesso rispetto degli obblighi di cui all'articolo 12, n. 3, lettera a) terzo comma, della Sesta Direttiva del Consiglio 17 maggio 1997, 77/388/CEE, in materia di armonizzazione Iva;
il principio di neutralità fiscale non ammette che merci e prestazioni di servizi simili, che si trovano in concorrenza tra di loro, siano trattate in modo differente, almeno per quanto riguarda l'assoggettamento all'Iva;
detta situazione, rappresentata recentemente anche al Ministero dei beni e attività culturali, non appare più ulteriormente tollerabile, fondandosi su di un'evidente disparità di trattamento -:
se e quali urgenti iniziative intenda assumere al riguardo.
(4-01623)