Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 77 del 27/11/2006
...
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere - premesso che:
una colata di cemento di dimensioni considerevoli si abbatterà nei prossimi mesi, nella frazione di Chiocchio, nella frazione di Strada in Chianti ed in altre località del Comune Chiantigiano;
nei giorni scorsi la maggioranza di centro sinistra al Consiglio Comunale di Greve in Chianti ha approvato insediamenti abitativi per oltre 50.000 metri cubi;
se si considera che l'altezza media degli appartamenti da costruire sarà di 2,80-3,00 metri, verranno costruiti oltre 17.500 metri quadrati;
un appartamento medio in Chianti si aggira intorno ai 70-80 metri quadrati, vedremo costruiti ben 250 nuovi appartamenti: oltre 750 nuovi abitanti nel Comune di Greve in Chianti;
il costo medio degli appartamenti recentemente costruiti a Greve in Chianti si aggira sui 4.500,00 euro per metro quadrato. Queste zone sono di notevole pregio ed il prezzo di vendita non sarà certamente inferiore ai 5.000,00 euro al metro quadrato. Un «affare» da 87.500.000,00 di euro. Un «affare» da 175 miliardi di vecchie lire;
la lottizzazione più importante di questo scempio è quella di Palaia nella frazione di Chiocchio: una previsione del Piano di Fabbricazione del 1971 che il Comune di Greve in Chianti ha tenuto in serbo per quasi quarant'anni e che ora è pronta a costruire una spianata di cemento di oltre 29.000 metri cubi;
ottantatré ville vedranno la luce a Palaia e una lottizzazione di 35 case è prevista a Strada in Chianti. Cento, centoventi nuove abitazioni con tanto di tavernetta, cantina, garage e giardino, spunteranno a breve a coprire due magnifiche aree verdi. Abitazioni di pregio e quindi di importante valore immobiliare, che certamente non risponderanno alle esigenze abitative delle 152 famiglie grevigiane che hanno fatto richiesta di case popolari. Se sommiamo questi interventi agli altri 4 piani di recupero previsti a Greve, due a Strada in Chianti ed uno a San Polo si arriva ai 250 nuovi appartamenti;
ci si chiede come mai tutto questo cemento in uno dei luoghi più belli della campagna toscana e come mai proprio ora -:
quali iniziative intendano avviare per scongiurare questo scempio del bellissimo paesaggio del Chianti in modo da tutelare il territorio del «Chianti Classico» che rende l'Italia uno dei paesi preferiti dai turisti provenienti da ogni parte del mondo.
(2-00240)«Barani, Catone».
Interrogazioni a risposta scritta:
PELLEGRINO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
l'isola di Punta Licosa, ha ricevuto negli ultimi anni diversi prestigiosi riconoscimenti per la sua sabbia dorata e il suo mare cristallino che presenta fondali rocciosi ricchi di flora e posidonie;
lo scorso 3 novembre 2006, presso l'isola di Punta Licosa, nel comune di Castellabate (Salerno), una imbarcazione si è arenata, provocando un serio rischio di dispersione di carburante in acque marine costiere;
tale imbarcazione è rappresentata da uno yacht di oltre 20 metri di lunghezza, battente bandiera inglese, bloccato tra gli scogli a sud dell'isola, nei cui serbatoi si stima la presenza di circa 8.000 litri di carburante;
in caso di condizioni avverse del mare, si potrebbe determinare la dispersione di carburante con gravi danni all'ambiente e alle forme di fruizione dello stesso, trattandosi tra l'altro di un'area marina protetta -:
se il Governo, intenda assumere provvedimenti per verificare la sussistenza di quanto anzi premesso e se confermato, ritenga opportuno disporre quanto necessario alla risoluzione.
(4-01713)
TREPICCIONE e PELLEGRINO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
l'Amministrazione Comunale di Torraca ha avviato, senza averne i titoli, la costruzione di un kartodromo (struttura per le competizioni motoristiche dei go-kart) nel proprio territorio, già oggetto dell'interpellanza 2-01619 della XIV Legislatura, cui integralmente ci si richiama; l'impianto sorge nel cuore del SIC Montagne di Casalbuono (cod. IT8050022), in area contigua al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, cioè in un'area del tutto incompatibile con le competizioni motoristiche: in piena area protetta avremmo motori ipercompressi con emissione sonora superiore ai 100 decibel e combustione di elevate quantità di olio e benzina miscelati (si vedano i dati ufficiali pubblicati sul sito internet della Federazione nazionale karting), cui si aggiungerebbe l'inquinamento da pneumatici e da ferodi;
l'impianto era stato oggetto di sequestro preventivo da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sala Consilina perché mancante dell'autorizzazione paesaggistica; mentre dinanzi al TAR Campania-Salerno è in discussione un ricorso per irregolarità progettuali a quanto risulta agli interroganti, le associazioni ambientaliste avrebbero richiesto al
giudice penale di verificare anche la natura dei materiali scaricati sul sito da centinaia di camion, in considerazione del fatto che la spesa per tale attività non è contemplata dai capitolati d'appalto; tra le diverse opinabili affermazioni contenute nei documenti presentati dal Comune, si segnala quella riportata in una relazione tecnica, secondo la quale l'inquinamento si sarebbe evitato grazie all'utilizzo di kart elettrici; in altri documenti si informa invece che si intende costruire una pista per competizioni motoristiche, che originariamente sarebbero dovute essere addirittura di Categoria A (nazionale ed interregionale);
una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, del 13 gennaio 2005 (Causa C117/03), ha rimarcato l'obbligo di adozione delle misure idonee di salvaguardia per quei siti di interesse ambientale compresi negli elenchi nazionali trasmessi alla Commissione: gli Stati membri sono tenuti, proprio in forza della direttiva «habitat», ad adottare misure di salvaguardia che siano idonee a tutelare l'interesse ecologico che questi luoghi rivestono; attualmente sono circa 20 i procedimenti d'infrazione contro l'Italia per violazioni delle direttive «Uccelli» ed «Habitat», per imprecisioni ed omissioni, disapplicazioni e continue violazioni, soprattutto da parte delle Regioni -:
se non intenda invitare la Regione Campania ad adottare le misure di tutela di cui all'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, relativo alle misure di tutela dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e delle Zone di protezione speciale (ZPS) nelle aree definite e tutelate dalla rete Natura 2000, prima dell'approvazione dei progetti che inferiscono sulle aree medesime;
se non ritenga assolutamente opportuno chiedere agli Organi rappresentativi del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano e agli Uffici regionali competenti, in relazione ai lavori di realizzazione di un kartodromo nel Comune di Torraca (Salerno), l'emanazione di un provvedimento di blocco e di riconduzione dell'area in pristino, in considerazione della incompatibile insistenza dell'opera su un'area SIC ed in zona contigua al Parco, anche al fine di evitare, su iniziativa delle associazioni ambientaliste, l'avvio di una nuova procedura di infrazione in sede UE.
(4-01737)
CASSOLA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il signor Cincotta, Consigliere comunale di Forza Italia, residente a Stromboli, ha richiesto una concessione edilizia per la costruzione di un lido-discoteca a Stromboli;
i finanziamenti accordati sono di tre miliardi di vecchie lire, dei quali un miliardo, servirebbe alla «bonifica» del posto, poiché considerato «una discarica» anche se, in realtà, non risulta vi sia mai stata nessuna discarica;
sia la costruzione dell'opera che la distruzione del sito verrebbero effettuati interamente a carico della comunità; inoltre, tale opera ricoprirebbe il letto di un fiume, mentre la concessione edilizia non fa alcun riferimento al possesso demaniale alienato;
nonostante la spiaggia in questione sia l'unica di Stromboli a non essere considerata a rischio in caso di tsunami (come si è appurato nel 2002) verrebbe di fatto privatizzata;
non è ancora acclarato se l'area dell'intervento edilizio citato, assentito alla Petrazze s.r.l., coincida o meno con la ex cava di lapillo in contrada Petrazzi, luogo che, a quanto pare, ricade planimetricamente in ambito MA1 del Piano Territoriale Paesistico (PTP) delle isole Eolie -:
se sia a conoscenza dei fatti di cui alla premessa e se non ritenga di voler adottare gli opportuni accertamenti del caso per evitare lo scempio di un sito archeologico.
(4-01742)