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Allegato A
Seduta n. 79 del 29/11/2006
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(Sezione 4 - Ipotesi di privatizzazione della Fincantieri)
MIGLIORE, MARIO RICCI e OLIVIERI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
da mesi i sindacati attendono invano di incontrare il Governo per discutere del futuro di Fincantieri;
nell'audizione alla Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati il Sottosegretario Tononi, al quale è stato chiesto quando il Governo intenda incontrare i sindacati, semplicemente non ha risposto;
non si riesce a capire quale idea del rapporto con il «Paese reale» guidi l'operato dei troppi tecnici, che, pare, intendono dettare l'agenda al Governo, o, forse, la si capisce benissimo: è l'idea di chi pensa al Governo come luogo nel quale si possa decidere il futuro della cantieristica italiana (e quello di ventimila lavoratori), al di fuori di qualsiasi confronto sociale e politico;
l'amministratore delegato di Fincantieri, dottor Bono, anche lui in audizione, è stato, invece, chiarissimo: la quotazione in borsa ci vuole, punto e basta; a tal proposito, il Sottosegretario ha precisato che «non è un'ipotesi di Governo»;
a parere degli interroganti, sarebbe un paradosso: un gruppo industriale che è diventato leader mondiale in segmenti importanti della produzione navale, che ha bilanci attivi e che vanta un portafoglio ordini in grado di garantire lavoro a tutti gli stabilimenti per i prossimi quattro anni, verrebbe messo sul mercato ed esposto alle ferree leggi della finanza e della speculazione borsistica;
sarebbe, invece, molto utile una discussione vera, ma non sulla borsa, bensì sulla politica industriale di questo Paese, sulle scelte nel campo della mobilità delle merci e delle persone, sulle vie del mare come una delle alternative ad un trasporto troppo centrato sulla gomma, sul valore strategico dell'industria navalmeccanica e sul ruolo centrale che, in un contesto innovativo, potrebbe essere giocato da una Fincantieri che deve continuare ad essere un grande gruppo industriale interamente pubblico;
giorni fa, a Castellammare di Stabia, i sindaci delle città sedi di stabilimenti Fincantieri si sono riuniti, hanno detto no alla privatizzazione del gruppo (che sarebbe conseguente alla quotazione in borsa) e hanno deciso di chiedere anche loro, insieme ai sindacati, di incontrare il Governo -:
quali atti concreti intenda porre in essere per fare proprie le istanze della società, quelle del mondo del lavoro, in primo luogo, e del futuro della cantieristica italiana.
(3-00423)
(28 novembre 2006)