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Allegato A
Seduta n. 79 del 29/11/2006
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(Sezione 12 - Posizione del Governo sulle misure da varare per risanare i conti pubblici e per ridurre il deficit)
VOLONTÈ, D'AGRÒ, RONCONI, DRAGO, PERETTI, FORMISANO, LUCCHESE, MEREU, COMPAGNON e CASINI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
il Commissario europeo Joaquin Almunia ha nuovamente sollecitato l'Italia a sfruttare i segnali di ripresa economica, non solo per risanare i conti pubblici, ma anche per varare quelle riforme ritenute essenziali alla riduzione del deficit di bilancio e del debito pubblico, a partire da quella della previdenza e del mercato del lavoro, e ad avviare quelle liberalizzazioni considerate necessarie per rilanciare la competitività del Paese;
secondo il rapporto dell'Ocse sull'outlook 2006, che si è occupato della competitività dell'economia italiana, la costante erosione delle quote di mercato negli ultimi dieci anni è la spia di un problema strutturale e le liberalizzazioni sono necessarie per controllare l'inflazione;
il Vice Presidente del Consiglio dei ministri Rutelli, intervistato da Il Corriere della Sera, ha ripetuto che un piano dl liberalizzazioni è «irrinunciabile» e sarà il «perno di questo Governo»;
il Vice Presidente del Consiglio dei ministri D'Alema, intervistato da la Repubblica, invece, non crede che la «capacità di riforme dei Governo si misuri sulle pensioni e sulle liberalizzazioni» e che una tale visione è «parziale e anche un po' ideologica» -:
se il Governo intenda dar seguito alle raccomandazioni del Commissario Almunia, condivise pienamente anche dal Vice Presidente del Consiglio dei ministri Rutelli, o se sia più incline alla strategia disegnata dal Vice Presidente del Consiglio dei ministri D'Alema e condivisa dalla sinistra radicale, che si oppone alla realizzazione di una cosiddetta «fase due» in senso riformista.
(3-00431)
(28 novembre 2006)