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Allegato B
Seduta n. 79 del 29/11/2006
...
AFFARI ESTERI
Interrogazioni a risposta scritta:
PEDICA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
da italiano l'interrogante non può che non avvertire il silenzio sconfortante che le Istituzioni dedicano alla vicenda che ha portato alla morte di Aleksander Litvinenko, la ex spia del Kgb avvelenata con un agente radioattivo mentre si trovava in stato di asilo politico in territorio inglese;
questo ennesimo attentato a un dissidente del Cremlino, intrapreso con modalità spregiudicate e altamente pericolose per l'incolumità della popolazione londinese, è un affronto a tutta la comunità internazionale che regola il suo agire in base a norme democratiche ispirate al rispetto dello stato di diritto e della sovranità di ogni nazione;
a giudizio dell'interrogante, le alte cariche istituzionali e il Ministero degli Affari Esteri, come già il Regno Unito e la Germania stanno facendo, non possono esimersi dall'intervenire e rendere ufficiale il proprio sgomento per questo delitto ancora avvolto nel mistero, che getta ombre tangibili di intimidazione e di minaccia sull'operato di un organo dello Stato come la Commissione bicamerale Mitrokhin, e sull'incolumità dei suoi componenti e informatori ai quali va la mia solidarietà -:
come il Governo intenda intervenire per contribuire alla necessaria chiarezza su
una vicenda che ha colpito l'intera comunità internazionale e sui cui risvolti è necessario quanto prima fare piena luce.
(4-01779)
MENIA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
l'UE ha adottato il regolamento 2252/2004 che prevede l'introduzione del passaporto elettronico (PE) nel corso del 2006 e gli Stati Uniti hanno posto ai paesi beneficiari del Visa Waiver Program l'adozione del PE entro il 26 ottobre come condizione per il mantenimento della possibilità di entrare nel paese o transitare per le sue aerostazioni senza necessità di visto;
per la limitatezza dei tempi disponibili non è stato approntato un adeguato programma di formazione teorico-pratica del personale del MAE (Ministero degli affari esteri) per l'uso delle attrezzature per il rilascio di PE, che nella maggioranza assoluta dei casi non ha potuto frequentare corsi di preparazione;
il «programma passaporti» informatico precedentemente in dotazione alla rappresentanza diplomatico-consolari e quello nuovo relativo al PE non possono essere tra di loro connessi, ingenerando il grave problema della necessità di svolgere due volte lo stesso lavoro, con gli inevitabili aggravi in termini di carico di lavoro;
il problema della imprescindibile presenza fisica nell'ufficio preposto al rilascio del documento della persona che richiede il passaporto per la rilevazione delle impronte digitali comporta inevitabili problemi di protezione di dati delicati, ai quali non è ancora stata data risposta;
sin dall'inizio del rilascio dei primi passaporti si è riscontrato il problema del necessario doppio inserimento dati per difformità della numerazione dei libretti biometrici con quelli ICAO (international civil aviation organization), determinando un ulteriore carico di lavoro inutile e provocato da un applicativo inadeguato;
i servizi di help desk on line e manualistica relativi al PE sono stati inseriti nell'intranet proprio nei giorni durante i quali lo stesso intranet non era disponibile, lasciando la rete diplomatico-consolare priva di indicazioni;
numerose sedi hanno denunciato una insostenibile lentezza nella rete di collegamento (SSCE), che ha costretto a modificare le linee già in uso e i collegamenti telematici MAE-MinInterno si sono rivelati alla prova dei fatti assolutamente inadeguati e tali da richiedere l'installazione di nuove linee ottiche;
dai primi trionfali dati diramati dalla Farnesina in relazione al rilascio dei primi passaporti, si è passati ad una costante richiesta di rettifica da parte delle sedi interessate, che mai avevano rilasciato i passaporti sbandierati dal MAE oppure avevano stampato solo alcuni libretti di prova;
l'invio degli specimen dei nuovi documenti da distribuire alle autorità dei paesi di accreditamento e stato effettuato in maniera tale da non consentire la distribuzione di detto materiale ai destinatari, ingenerando un ingiustificato ritardo nelle comunicazioni ai partners;
in numerosi casi il servizio di assistenza tecnica alle sedi non ha funzionato, facendo sì che ad oltre un mese dall'avvio del rilascio (teorico) dei nuovi passaporti alcune sedi non possano rispondere in maniera adeguata alle richieste dei connazionali -:
quali provvedimenti intenda adottare, in quali tempi, con quali risorse umane e finanziarie, secondo quali modalità; se siano stati sentiti i partners comunitari o vi sia stata comunque collaborazione e scambio di dati in ordine a tali programmi al fine di risolvere le problematiche sopra ricordate.
(4-01780)