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Allegato B
Seduta n. 79 del 29/11/2006
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INTERNO
Interrogazione a risposta orale:
GRILLINI, SAMPERI, DE SIMONE, BELTRANDI, LENZI, INCOSTANTE, BOATO, BALDUCCI, CHIAROMONTE, ZUNINO, ZANOTTI, PETTINARI, RAMPI, TOCCI, FUMAGALLI, MARIANI, NICCHI, BANDOLI, SERENI, SASSO, LEONI, MARAN, GIACHETTI, INTRIERI, GAMBESCIA, CREMA, DE ZULUETA, BUEMI, POLETTI, BUFFO, CINZIA MARIA FONTANA e FLUVI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
le pagine del Corriere della Sera, del 27 ottobre 2006 e, più approfonditamente, il quotidiano Bresciaoggi del 29 ottobre 2006 riporta la notizia di un episodio di intolleranza omofoba avvenuto nel Comune di Mazzano in Provincia di Brescia: «La casa di due giovani donne che convivono senza nascondere né ostentare la loro omosessualità, è stata violata da sconosciuti. Che però una firma l'hanno lasciata: la croce uncinata. L'appartamento è stato messo sottosopra, la biancheria intima buttata qua e là, le lenzuola sporcate di urina. E poi quelle svastiche dipinte. Il motivo di quanto accaduto non è il furto, ma la pura violenza e lo sfregio nei confronti della vita di due donne omosessuali»;
un articolo del free-press Il Brescia del 2 novembre 2006, intitolato «Una svastica dipinta sull'auto», scrive che una delle due donne è stata ancora vittima dell'intolleranza neonazista all'uscita del supermercato dove ha trovato una svastica disegnata sulla propria automobile;
nei giorni seguenti altre fonti di stampa hanno riportato che simili gravi episodi si sono ripetuti contro le due giovani donne;
la Gazzetta di Bari del 23 novembre 2006 riporta che a Bari un giovane omosessuale è stato aggredito e picchiato all'uscita da un locale, riportando ferite e lesioni, che hanno richiesto l'applicazione di ben 18 punti di sutura da parte dei sanitari del locale nosocomio;
l'agenzia di stampa Adnkronos, il 27 novembre 2006, riporta che nella stessa città di Bari due persone sono state denunciate dalla Squadra mobile della Questura, per essere entrati in un locale di Bari dove era in corso una festa a tema omosessuale ed hanno cominciato a minacciare i presenti;
sempre nei giorni scorsi sulle pareti del Liceo Aristofane, sito nel IV municipio di Roma è comparsa la scritta «via le lesbiche dalla scuola»; ad Udine sulla vetrina e sui muri di un locale punto di ritrovo per gay e lesbiche del Friuli sono comparse le scritte «gay al rogo» e disegnate svastiche naziste;
tutte queste violenze perpetrate contro persone lesbiche, gay e transessuali si susseguono a quelle che nei mesi scorsi hanno visto vittime persone omosessuali in Versilia, a Bologna, a Roma (dove lo scorso 27 luglio a Roma su un muro del
Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli fu tracciata la scritta «Gay subumani») e in molte altre città;
l'aumento crescente di episodi di intolleranza e violenza ai danni di persone omosessuali desta viva preoccupazione e, a giudizio degli interroganti, la matrice neo-nazista di molti episodi è palese -:
se il Ministro intenda esprimere la propria solidarietà alle due ragazze, vittime della violenza omofoba di Mazzano in provincia di Brescia, nonché al ragazzo vittima di violenza omofoba a Bari;
se, data la gravità dei fatti di Mazzano, non si debba intervenire con efficacia per proteggere le due ragazze e prevenire altre aggressioni;
quali iniziative intenda intraprendere il Ministro per porre un argine alla crescente intolleranza e violenza scatenata contro le vittime dell'odio motivato dall'orientamento sessuale.
(3-00434)
Interrogazioni a risposta scritta:
CIRINO POMICINO, CATONE, BARANI, DEL BUE, FRANCESCO DE LUCA e NARDI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere:
quanti e quali condannati con sentenza passata in giudicato per reati di mafia, camorra e altre forme di criminalità organizzata siano stati rimessi in libertà dal 1o gennaio 1993 al 31 dicembre 2005;
quali e quanti patrimoni riconosciuti di proprietà di questi condannati siano stati confiscati e quanti, invece, lasciati nelle proprie disponibilità;
quali siano le modalità concrete di gestione dei programmi di protezione e quali siano le autorità che hanno nel merito responsabilità politiche, amministrative, giudiziarie.
(4-01766)
SAGLIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel mese di agosto di quest'anno a Brescia e provincia si sono registrati numerosi avvenimenti criminosi che hanno destato un grande allarme sociale per l'efferratezza dei delitti e per la successione temporale;
in particolare il 12 agosto è stato rinvenuto il corpo della vittima, pachistana Hina Saleem, sgozzata e sepolta nel giardino dell'abitazione familiare. Accusati dell'omicidio sono il padre, lo zio e due cognati che imputavano alla giovane la «colpa» di voler vivere secondo i costumi occidentali;
il 20 agosto viene rinvenuto nella propria abitazione il cadavere del pittore Aldo Bresciani, 72 anni;
il 22 agosto un cittadino pachistano viene ucciso con tre coltellate al torace in popoloso quartiere di Brescia;
il 23 agosto è stato scoperto in una chiesa il corpo di Elena Lonati, 24 anni. Del delitto è stato accusato il sacrestano cingalese;
il 28 agosto un'intera famiglia, il padre Angelo Cottarelli, la convivente e il figlio vengono trovati massacrati nella taverna della loro abitazione. Il delitto sarebbe stato compiuto dalla criminalità calabrese per un regolamento di conti;
alcuni degli episodi citati in premessa hanno scatenato un'accesa inquietudine nella popolazione di riferimento alla immigrazione extracomunitaria. Brescia conta circa 190 mila abitanti, la presenza di 26 mila immigrati con pene al primo posto in Italia per numero di stranieri;
il 31 agosto il Sindaco ed il Prefetto di Brescia hanno incontrato a Roma il Ministro degli interni ed il Capo della polizia che si sono impegnati ad uno sforzo straordinario del Governo per rafforzare l'organico delle forze dell'ordine al
fine di garantire la sicurezza dei cittadini di Brescia ed il controllo del fenomeno dell'immigrazione clandestina -:
quali iniziative siano state assunte dal Ministero, dal mese di agosto ad oggi, in ordine agli impegni assunti verso la comunità bresciana.
(4-01771)
MADERLONI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
con la deliberazione n. 79 del 12 dicembre 2005, il Consiglio Comunale del comune di Folignano, in provincia di Ascoli Piceno ha adottato il Piano Regolatore Generale in adeguamento al PPAR;
il Sindaco ha partecipato alle discussioni e alle relative votazioni, nonostante risulterebbe incompatibile, in quanto egli è comproprietario di una vasta area che risulterebbe trasformata nella sua destinazione urbanistica come proposto nel P.R.G. adottato;
nella citata deliberazione del Consiglio Comunale, il voto del Sindaco è stato decisivo per addivenirvi, in quanto è stata approvata con 9 voti favorevoli e 8 contrari, in evidente violazione della lettera e dello spirito dell'articolo 78, comma 2, del decreto legislativo n. 267 del 2000, così come anche rilevato e denunziato, nella medesima sede, dai Consiglieri di opposizione;
come più volte ribadito dal Consiglio di Stato (per tutte, Cons. Stato, sez. IV, 3 settembre 2001, n. 4622; cfr anche Cons. Stato, sez. IV, 12 dicembre 2000, n. 6596), l'obbligo di astensione e di allontanamento dei consiglieri comunali, qualora siano portatori di interessi personali, che possano determinare posizioni di conflittualità in ordine alle decisioni da assumere, prescinde dall'apprezzamento in concreto di un vantaggio, essendo sufficiente a determinare tale obbligo, qualsiasi interesse proprio che possa risultare in conflitto con la realizzazione dell'interesse pubblico, essendo irrilevante il fine specifico della realizzazione dell'interesse privato ed in concreto pregiudizio dell'amministrazione pubblica;
l'eventuale approvazione definitiva del PRG di specie, che ha come ultima scadenza il 15 gennaio 2007, realizzerebbe un precedente, in forza del quale altre amministrazioni comunali risulterebbero legittimate a procedervi sussistendo vizi di incompatibilità e per di più costituirebbe una disparità nei confronti delle amministrazioni che hanno approvato lo strumento urbanistico rimuovendo le eventuali condizioni della incompatibilità di cui trattasi;
alcuni consiglieri comunali si sono rivolti al Prefetto di Ascoli Piceno chiedendo l'annullamento straordinario della delibera del consiglio comunale ai sensi dell'articolo 138 del decreto legislativo n. 267 del 2000 -:
come valuti le circostanze evidenziate in premessa e quali urgenti iniziative voglia assumere al fine di porre rimedio ad un provvedimento che, qualora non radicalmente riconsiderato nel merito e nella procedura, potrebbe produrre un inaccettabile precedente.
(4-01775)
CARUSO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in data 8 novembre 2006 la Corte d'Appello di Campobasso ha rigettato il ricorso in Appello proposto dal Sindaco di Guardialfiera (Campobasso) Remo Grande, contro la sentenza emessa dal Tribunale di Larino del 25 luglio 2006 che ne dichiarava l'ineleggibilità originaria alla carica di Sindaco e la conseguente decadenza dalla carica medesima;
il Tar Molise in data 8 novembre 2006 accoglieva il ricorso presentato dal signor Lomma Giovanni ed altri e procedeva all'annullamento degli atti di nomina degli assessori comunali e della nomina del Vice Sindaco nonché di tutti gli atti preordinati, consequenziali e comunque connessi;
il Consiglio di Stato in data 16 novembre 2006 respingeva la richiesta di decreto cautelare tendente a sospendere l'esecuzione della sentenza del Tar Molise di cui sopra e rinviava all'udienza del 5 dicembre 2006;
la sentenza della Corte d'Appello di Campobasso è immediatamente esecutiva anche nel caso di eventuale proposizione di ricorso in Cassazione;
al Comune di Guardialfiera, stante la decadenza del Sindaco nonché l'annullamento della nomina del Vice Sindaco e della Giunta comunale risulta privo di qualsiasi guida amministrativa;
ai sensi dell'articolo 141 comma 7 il prefetto, per motivi di grave e urgente necessità può sospendere, per un periodo comunque non superiore a novanta giorni, i consigli comunali e provinciali e nominare un commissario per la provvisoria amministrazione dell'ente;
in data 9 novembre 2006 i consiglieri comunali di Guardialfiera, Giovanni Lomma, Vincenzo Fiorini, Gianfranco Simeone, Enzo Cirella presentavano al Prefetto di Campobasso istanza di nomina di un Commissario Prefettizio per il Comune di Guardialfiera;
secondo quanto risulta all'interrogante a tutt'oggi nessuna iniziativa è stata assunta dalla Prefettura di Campobasso con la conseguenza che il Comune di Guardialfiera è privo di guida amministrativa che assicuri l'adozione di iniziative in caso di emergenze non anche per l'ordinaria amministrazione -:
quali siano le azioni che intende intraprendere, onde evitare un vuoto amministrativo a cui è a tutt'oggi il Comune di Guardialfiera (Campobasso) dopo la sentenza della Corte di Appello di Campobasso.
(4-01777)