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Allegato B
Seduta n. 79 del 29/11/2006
RIFORME E INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Interrogazione a risposta scritta:
GALANTE. - Al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. - Per sapere - premesso che:
secondo le stime del Sole 24 Ore, pare che oggi in Italia ci siano 10 mila commissari straordinari, molti nominati in seguito a dichiarazioni di emergenza;
si dovrebbe ricorrere al commissario straordinario solo quando vi siano situazioni di emergenza o di complessità tecnica o decisionale tale da dover affidare a singole persone non identificabili con una forza politica, cioè con un interesse politico «partigiano», il compito di risolvere specifici problemi, anche se spesso si ricorre a tale figura anche per occuparsi di questioni realisticamente più semplici, come la gestione del traffico o come accade a Venezia per il moto ondoso;
per l'Europa l'emergenza è una condizione che ha un tempo, se è indefinita non è più emergenza, ma a quanto pare questa norma elementare non vale per l'Italia, dove questi commissari vengono nominati e rimangono in carica anche più del tempo necessario, grazie al meccanismo della proroga;
nel nostro Paese, si ricorre al commissario straordinario perché l'amministrazione ordinaria non funziona; sono commissariati l'Agenzia spaziale, il Cnr, l'Istituto di astrofisica, l'Inps, l'Inail, l'Enpals, l'Inpdap, la Siae, l'Anagrafe bovina, nonché la gestione dei rifiuti di mezza Italia;
nel 2001, la Corte dei conti sosteneva che proprio la soluzione del commissariamento ed i relativi criteri di retribuzione dei commissari potrebbero avere indirettamente favorito il protrarsi delle «emergenze» stesse, visto che spesso i commissari, guadagnando più che bene, invece di velocizzare i lavori tendono a rallentarli;
la diffusione dei commissari è la dimostrazione della incapacità delle strutture pubbliche di affrontare il problema dell'efficienza della pubblica amministrazione, è perciò necessario risolvere questo problema senza cercare strade alternative e soprattutto dispendiose per le casse dello Stato;
per queste ragioni l'Unione europea ha aperto una procedura d'infrazione, tanto che dall'ottobre 2004 i commissari quando scadono non si dovrebbero più prorogare, anche perché nel frattempo dovrebbero aver fatto il loro dovere -:
se e quali iniziative intenda porre in essere il Ministro, per conoscere con esattezza quanti sono allo stato attuale i commissari straordinari, quanto costano e quali risultati abbiano raggiunto durante il periodo del loro commissariamento;
quali iniziative, secondo le proprie prerogative, voglia mettere in atto per regolare tale fenomeno dilagante in Italia, uniformarsi alle direttive europee, porre termini perentori di scadenza dell'incarico e garantire più efficienza dei servizi nelle pubbliche amministrazioni, attraverso programmi di lavoro che evitino il ricorso ormai «ordinario» alla figura del commissario cosiddetto straordinario.
(4-01765)