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Allegato B
Seduta n. 80 del 30/11/2006
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COMUNICAZIONI
Interrogazioni a risposta scritta:
HOLZMANN. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
in provincia di Bolzano la Rai dispone di due reti, definite «terza rete» e «terza rete bis»;
La terza rete bis doveva servire per trasferire i programmi di lingua tedesca e ladina evitando che interrompessero la programmazione nazionale;
invece di rispettare quest'obbligo la Rai ha trasferito la programmazione in lingua italiana sulla terza rete bis che ha una limitata copertura sul territorio, utilizzando la rete principale per i programmi in lingua tedesca e ladina;
in talune zone, la popolazione di lingua italiana che non viene raggiunta dal segnale della terza rete bis è costretta a vedersi interrompere la programmazione nazionale per l'inserimento dei programmi in lingua tedesca e ladina -:
per quale ragione non si sia rispettata la convenzione e si siano invertite le due reti;
come il Governo pensi di intervenire per pretendere il rispetto della convenzione da parte della Rai.
(4-01805)
HOLZMANN. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
esiste una convenzione tra la presidenza del Consiglio e Rai Way per l'installazione di ripetitori allo scopo di irradiare programmi in lingua tedesca e ladina sulla cosiddetta «terza rete bis»;
la convenzione prevedeva circa 150mila euro l'anno per l'installazione di due ripetitori;
con una somma di questa entità sarebbe possibile, in un solo anno, coprire l'intero territorio altoatesino con una rete di mini ripetitori;
al ritmo di due ripetitori l'anno occorrerà almeno un decennio per giungere alla completa copertura -:
se il Governo sia intenzionato a rivedere la convenzione con Rai Way vista l'enorme sproporzione tra i costi sostenuti e gli impianti realizzati.
(4-01806)
HOLZMANN e MENIA. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
dal 1961 al 2001 (censimento delle popolazioni Istat) risulta che la popolazione di lingua italiana dell'Alto Adige è passata dal 34,3 per cento al 24,5 per cento registrando un calo di 10,2 punti in percentuale, per un totale di 15mila abitanti in meno;
nello stesso periodo la popolazione di lingua tedesca è passata dal 62,2 per cento al 64 per cento con una crescita di 64mila abitanti;
la tutela della cultura tedesca prevede che, tra le altre misure, le trasmissioni tv in detta lingua siano sostenute da cospicui interventi economici da parte della Presidenza del Consiglio (18 milioni di euro annui alla Rai) e dalla provincia Autonoma di Bolzano, un milione di euro alla tv austriaca ORF e otto milioni di euro per il sostenimento della RAS (Radiotelevisione Azienda Speciale per il Sudtirolo) che trasmette cinque programmi, in lingua tedesca, dalla Svizzera, dall'Austria e dalla Germania;
nulla di analogo è previsto per le trasmissioni via etere riservate alla popolazione di lingua italiana dell'Alto Adige -:
se il Governo intenda intervenire per riequilibrare le sperequazioni in atto tra il sostegno all'emittenza in lingua tedesca, rispetto a quella in lingua italiana; se il Governo, senza aggravio di spesa, non ritenga di dover intervenire sul regolamento del decreto 29 marzo 2006, emanato dal ministero delle comunicazioni, riferito al riparto per i benefici economici alle emittenti private, equiparando le emittenti in lingua italiana con sede legale e operativa in provincia di Bolzano, alle aree economicamente depresse del Sud previste dalla legge del 23 dicembre 1998 n. 448, articolo 45, comma 3.
(4-01807)
HOLZMANN. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
con comunicato stampa della Giunta provinciale di Bolzano del 22 novembre 2006, ore 11,34, n. 5794, si dà notizia del rinnovo della convenzione tra la Rai e la Presidenza del Consiglio;
in detto comunicato si fa riferimento al «potenziamento delle trasmissioni locali della RAI e in particolare le strutture della redazione ladina»;
la convenzione del 1997 prevede una spesa di circa 20mila euro l'ora per le trasmissioni in lingua ladina e di 15mila euro per quelle in lingua tedesca;
le cifre riportate vanno rivalutate ad oggi, poiché l'interrogante non dispone del testo della nuova convenzione;
se si decidesse di aumentare le trasmissioni in lingua ladina di soli dieci minuti al giorno, per un periodo annuo di 250 giorni, il costo sarebbe di circa 800mila euro (più la rivalutazione dal 1997 ad oggi);
il potenziamento delle trasmissioni in lingua tedesca e ladina è sicuramente condivisibile, ciò che lascia perplessi, a giudizio dell'interrogante, è la grandezza dell'apparato RAI locale, costituito da 210 dipendenti presso le sedi di Bolzano a cui si aggiungono i 94 della sede di Trento ed i costi, assolutamente fuori mercato, per garantire il pluralismo linguistico dell'informazione locale;
secondo l'interrogante, non è opportuno ampliare l'apparato già elefentiaco della RAI locale prevedendo la costituzione di una redazione separata in lingua ladina -:
se il Governo sia intenzionato a rivedere la convenzione con la Rai, tenuto conto degli elevatissimi costi;
se non ritenga, di sfruttare meglio le risorse che già oggi sono disponibili e che sono sproporzionate rispetto alle emittenti private che garantiscono un'informazione locale su base regionale con più edizioni giornaliere, con spazi maggiori e con meno di trenta dipendenti.
(4-01816)