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Allegato B
Seduta n. 80 del 30/11/2006
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta orale:
RONCONI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il Consorzio Agrario di Perugia, società cooperativa operante nel settore agricolo dal 1899, è stato sottoposto a procedura di liquidazione coatta amministrativa nel luglio del 1991, non solo a seguito del crollo di Federconsorzi, ma anche e soprattutto a seguito di una precedente gestione che aveva portato a ripetuti e consistenti risultati negativi nei bilanci dell'epoca, oltre che per presunte truffe, fra cui quella «dei vitelli d'oro» per la quale pende ad oggi giudizio penale in cui il Consorzio si è costituito parte civile;
nel 1994 fu nominato Commissario Liquidatore Cristina Bertinelli, Dottore Commercialista, con un'accentuata formazione rivolta alla gestione e al risanamento aziendale;
da allora grazie all'impegno costante e continuo del Commissario Liquidatore insieme a tutti i collaboratori del Consorzio Agrario l'azienda è passata da uno stato di tracollo economico, finanziario ed organizzativo ad una situazione che nel tempo è andata sempre più migliorando sia sotto il profilo economico e finanziario, sia sotto il profilo di una migliore e più efficiente gestione aziendale ed organizzativa, con consistente consolidamento dei positivi risultati ottenuti, delle quote di mercato e della crescente fiducia degli operatori del settore;
il fatturato dell'azienda è passato da euro 17 milioni del 1991 (data di messa in liquidazione dell'azienda) a euro 45 milioni al 31 dicembre 2005;
operazioni di importanza determinante sono state effettuate per la migliore definizione dello stato del passivo del consorzio agrario di Perugia passato da complessivi 66 milioni di euro all'inizio della liquidazione, a 116 milioni di euro a seguito di sentenze emesse in materia di debiti erariali, di debiti verso Federconsorzi ed importanti istituti bancari, e di recente ridotto, per effetto di importanti e significative transazioni, le ultime delle quali condotte nell'autunno 2005, agli attuali 51 milioni di euro, con contestuale riconoscimento e incasso di crediti rilevanti: senza questa riduzione e definizione dello stato del passivo di debiti privilegiati e chirografari di importanza determinante, senza l'incasso di somme consistenti ed il riconoscimento di crediti oggi non ci sarebbero i presupposti oggettivi idonei a poter elaborare un piano di uscita dell'azienda dall'attuale stato di liquidazione coatta amministrativa con una significativa proposta di concordato già predisposta e in atto presso gli uffici aziendali;
già il Commissario Liquidatore dottor Bertinelli, dopo l'esito delle transazioni condotte sullo stato del passivo e sull'accertamento e incasso dei crediti dell'attivo,
aveva provveduto nel mese di marzo 2006 a nominare il commissario ad acta onde poter procedere con assoluta celerità alla presentazione della domanda di concordato ex articolo 214 L.F., attraverso la quale traghettare l'azienda dallo stato di liquidazione coatta amministrativa al suo ritorno alla tanto auspicata gestione ordinaria, progetto definitivamente elaborato dall'azienda, tenuto conto dei termini allora previsti al 30 settembre 2006 per la cessazione dell'esercizio provvisorio;
l'attuale momento di passaggio da una situazione di procedura concorsuale al ritorno ad una gestione ordinaria è per l'azienda particolarmente critico alla luce delle importanti e delicate definizioni che la stessa si accinge ad intraprendere con interlocutori diversi e disparati fra di loro; in data 30 ottobre 2006 il ministero per lo sviluppo economico di concerto con il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali hanno proceduto, nonostante, il lavoro svolto e la situazione che il Consorzio si accinge ad affrontare, all'integrale sostituzione della terna commissariale con nomina di un Commissario Liquidatore, Avv. Maurizio Salari, completamente nuovo alle attuali strategie e problematiche del consorzio agrario di Perugia;
tale nomina non è stata in alcun modo preceduta da preavviso alcuno, anzi ha colto di sorpresa tutti coloro che sono vivamente interessati alle positive sorti aziendali, i quali speravano e caldeggiavano una riconferma del management esistente, peraltro assicurata e garantita da vari organismi al dentro di tali questioni, per poter definitivamente traghettare l'azienda da una situazione di liquidazione coatta amministrativa al ritorno ad una gestione ordinaria -:
i motivi ed i criteri che hanno condotto ad una scelta di diverso ordine rispetto a quello preminente della continuità aziendale e del suo ritorno alla gestione ordinaria;
quali siano gli obiettivi e le finalità che tale nomina di rottura rispetto al passato intende perseguire.
(3-00441)