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Allegato B
Seduta n. 81 del 4/12/2006
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazione a risposta in Commissione:
ALLASIA, FAVA e BODEGA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
è notizia del 25 ottobre 2006 che dopo mesi di trattative, Assicurazioni Generali ha depositato presso la Consob la comunicazione relativa al lancio dell'offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle azioni di Toro Assicurazioni a un prezzo di euro 21,20 per azione;
l'operazione fa seguito al già avvenuto acquisto del 65,5 per cento del capitale Toro Assicurazioni dal Gruppo De Agostini ed è finalizzata all'acquisto da parte di Generali dell'intero capitale di Toro, ed al successivo delisting del titolo;
appare utile ricordare che Toro occupa una posizione di mercato con oltre 2,6 milioni di clienti;
mentre l'ISVAP lo scorso 25 settembre 2006 ha autorizzato Assicurazioni Generali ad assumere il controllo di Toro Assicurazioni e delle imprese da questa controllate, l'Antitrust ha comunicato l'apertura di un'istruttoria sull'operazione d'acquisto;
Generali ha espresso l'intenzione di procedere all'integrazione di Toro mediante fusione per incorporazione, previo scorporo dell'attività assicurativa. Tale fusione potrà intervenire indipendentemente dalla revoca dalla quotazione su MTA (Mercato Telematico Azionario) delle azioni ordinarie Toro;
vista l'importanza dell'operazione il Governo è stato sicuramente informato da Generali sulle strategie industriali che intende prendere -:
se il Governo, dopo avere ricevuto l'informativa dell'operazione da parte di
Generali, abbia notizie sia sulla salvaguardia dell'organico attuale, dipendenti ed agenti, di Toro, sia sulle eventuali strategie industriali di Generali.
(5-00464)
Interrogazioni a risposta scritta:
FERDINANDO BENITO PIGNATARO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
in riferimento all'Intesa Stato Regione Calabria (APQ sviluppo locale - Asse IV), il 5 marzo 2003, veniva sottoscritto un Contratto di Programma che prevedeva l'insediamento di un impianto floro-vivaistico a Simeri Crichi (Catanzaro) con la conseguente creazione di 130 posti di lavoro;
il progetto prevedeva un investimento per circa 45 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro di cofinanziamento della Regione Calabria, che è oltretutto ente proponente;
il soggetto attuatore è la Nuova Biozenit Spa (proprietà Gruppo CICCOLELLA HOLDING SPA) che ha aziende e sedi già avviate in Puglia e Basilicata;
nel frattempo sono stati inviati a formazione 100 giovani per i quali i moduli si sono fermati 50 per cento, con una spesa di 170/180 mila euro sul totale di somme impegnate di 350.000 euro;
il progetto con delibera CIPE del 18 marzo 2005, ha ottenuto proroga rispetto alla realizzazione dell'impianto al 5 marzo 2007;
intanto il progetto inizialmente cofinanziato per 45 milioni di euro è stato implementato fino a 100 milioni di euro con una occupazione a regime di 400 unità;
risulta dal sito della Regione Puglia che la Giunta regionale della Puglia nella seduta del 21 novembre 2006, ha aderito alla proposta formulata dalla Società Nuova Biozenit di delocalizzazione sul territorio pugliese del Contratto di Programma, di cui è titolare, per la realizzazione di un progetto di investimento agricolo ed industriale in Calabria. Il progetto prevede investimenti per circa 45 milioni di euro e la creazione di 130 posti di lavoro;
a giudizio dell'interrogante, è chiaro il tentativo della Società Nuova Biozenit, di delocalizzare l'investimento produttivo, considerandosi titolare e non più soggetto attuatore di un progetto di cui il vero titolare è il soggetto proponente, cioè la Regione Calabria; progetto che peraltro scaturisce da un Contratto di Programma stipulato nell'ambito dell'intesa tra lo Stato e la stessa Regione Calabria -:
cosa intenda fare il Ministro per garantire che si realizzi il Contratto di Programma ed il progetto nel territorio legittimo che è quello calabrese, nel Comune di Simeri Crichi in Provincia di Catanzaro, considerato tra l'altro che, a quanto risulta all'interrogante, alla Società Nuova Biozenit sono stati già erogati 6,9 milioni di euro;
quali azioni intenda intraprendere per garantire la possibilità di occupazione di almeno 130 giovani, quasi tutti già formati, per una spesa già erogata di centinaia di migliaia di euro.
(4-01828)
PIRO e PISCITELLO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
nonostante il recente decreto legge del 4 luglio 2006 n. 223 (cosiddetto decreto Bersani) convertito con legge 4 agosto 2006, n. 248, abbia previsto una nuova regolamentazione dei rapporti tra banche e clienti, al fine di equilibrare il potere contrattuale tra le parti, resta ancora onerosa l'estinzione anticipata dei mutui;
nell'agosto scorso l'Associazione bancaria italiana (Abi) ha dapprima diramato la circolare (Prot.LG/004315) in cui forniva indicazioni alle banche associate puntualizzando che con i termini «penale» e «spese di chiusura» non si dovessero
intendere costi anche quelli dell'estinzione anticipata dei mutui, interpretazione secondo cui si tratterebbe, in quest'ultimo caso, di un «compenso omnicomprensivo da corrispondere in caso di estinzione anticipata del rapporto stesso» e non di somme aventi natura di penale o di spese di chiusura;
successivamente tale circolare sembra essere stata smentita dall'Abi stessa, anche in conseguenza delle vivaci proteste di numerose associazioni intervenute in difesa dei diritti dei consumatori e utenti;
nonostante la norma stabilisca chiaramente che, a prescindere dalle variazioni intervenute o meno, la banca non può mai applicare penalità e spese di chiusura nel caso in cui il cliente receda da un contratto di durata (il comma 2 dell'articolo 10 della citata legge, recita infatti, testualmente: In ogni caso, nei contratti di durata, il cliente ha sempre la facoltà di recedere dal contratto senza penalità e senza spese di chiusura), si sta assistendo a comportamenti differenziati fra le banche: alcune di esse hanno azzerato i costi di chiusura, mentre altre hanno limitato l'applicazione delle penali soltanto ai mutui a tasso fisso;
i diversi comportamenti delle banche rischiano di provocare un'intollerabile disparità di trattamento fra clienti -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione sopra descritta;
se non ritenga opportuno intervenire, anche in sede di interpretazione, affinché si pervenga ad un'applicazione uniforme delle norme vigenti, al fine di escludere il pagamento delle commissioni bancarie per l'estinzione anticipata parziale o totale dei mutui immobiliari, e di disporre in modo univoco che l'articolo 10 del decreto-legge n. 223 del 2006 debba essere applicato sia ai conti correnti bancari, sia ai finanziamenti e mutui.
(4-01830)
RAITI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
i tragici fatti di cronaca dello scorso 28 agosto 2006 nella provincia di Brescia avrebbero portato alla luce, secondo quanto si apprende dalle fonti di stampa, una realtà di interazioni poco limpide ai danni della Regione Siciliana e del Ministero delle attività produttive;
infatti, sempre secondo quanto riferito da fonti di stampa, pare che fosse stata messa in piedi una organizzazione che produceva false fatturazioni che servivano per gonfiare le spese sostenute da una cantina nel trapanese. Tramite queste fatture venivano dimostrati acquisti di macchinari per importi notevolmente superiori a quelli reali. I finanziamenti di cui godevano queste aziende provenivano dal Ministero delle attività produttive e dalla Regione Siciliana;
sempre secondo fonti di stampa, la truffa di cui sopra doveva aggirarsi intorno ai 13 milioni di euro e pare che proprio per una serie di circostanze poco chiare uno dei presunti partecipanti a questa organizzazione sia stato barbaramente assassinato nella sua villa insieme ai suoi familiari;
a tal proposito, alcune fonti di stampa parlano addirittura di «una strage commissionata e compiuta dalla mafia del trapanese» e due dei tre presunti assassini sono già stati arrestati;
secondo quanto riportato da fonti di stampa, la magistratura sta già indagando a riguardo -:
se il Ministero abbia avviato una indagine interna per fare luce su eventuali responsabilità;
se i finanziamenti stessi continuino ad essere erogati;
se il Ministero abbia intenzione, nel rispetto delle proprie ed altrui competenze, di accertare in via amministrativa le modalità attraverso cui i soggetti protagonisti di tale vicenda abbiano potuto
beneficiare di finanziamenti statali e - più in generale e sempre nel rispetto delle proprie competenze - se intenda monitorare la trasparenza dei criteri adottati dalla Regione Siciliana per ripartire i finanziamenti pubblici di origine statale, anche alla luce del fatto che nella graduatoria provvisoria delle iniziative ammissibili finanziate (P.O.R. Sicilia - Misura 4.09) pubblicate alle pagine 4 e 5 dell'Allegato I della Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 40 del 25 agosto 2006 i finanziamenti in questione risultano confermati.
(4-01837)