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Allegato B
Seduta n. 81 del 4/12/2006
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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazione a risposta in Commissione:
GERMONTANI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
la stagione estiva appena trascorsa è stata caratterizzata da un gravissimo problema che ha interessato i nostri mari, in particolare il litorale nord della Sicilia lungo tutto il Tirreno sino alle coste della Liguria. Più precisamente la problematica è conosciuta più comunemente come «alga tossica»;
purtroppo, la presenza nei nostri mari dell'Ostreopsis Ovata denominazione corretta della «alga tossica» è ospite, ormai abituale, del nostro mare, lungo la rotta Palermo-Genova;
le coste dei comuni di Bagheria e Circoscrizione di Aspra, Ficarazzi, Santa Flavia Capaci, Isola delle Femmine, Terrasini, Trappeto, Balestrate ed Erice, (Regione Sicilia) sono stati interessati dai superamenti dei limiti di guardia del fenomeno della microalga Ostreopsis Ovata, che ha causato ripetute e preoccupanti intossicazioni e malesseri ai bagnanti, con conseguente danno economico alle attività turistiche e produttive;
i sindaci dei comuni interessati si sono limitati ad emanare temporanei provvedimenti di divieto di balneazione, durante la stagione estiva;
il comune di Bagheria ha costituito una task force gemellata con il comune di Isola delle Femmine al fine di studiare e risolvere il problema della cosiddetta «alga tossica»;
il comune di Bagheria ha indetto una conferenza di servizi nella quale è stata recepita la richiesta di defiscalizzare delle imposte e tasse comunali per l'anno 2006 per le categorie produttive operanti nella circoscrizione di Aspra e penalizzate nell'esercizio dell'attività;
la proposta di defiscalizzazione è stata modulata attraverso una delibera di giunta municipale, in deroga alla determina n. 78 del 21 aprile 2006, del commissario straordinario, all'interno della quale si è chiesto di comprendere anche l'addizionale comunale e i tributi speciali per le attività produttive;
la presenza della Ostreopsis Ovata ha causato delle conseguenze alla salute dei bagnanti ed ha, altresì, provocato la paralisi delle attività economiche con gravissimo danno alle attività produttivi;
si reputa necessario evitare il ripetersi degli episodi tossici e la soccombenza delle attività turistiche e commerciali delle aree interessate per la prossima stagione -:
se non ritenga di attivare tutte le procedure necessarie al fine di conoscere le cause della presenza della Ostreopsis Ovata anche alla luce delle conseguenze sulla salute dei bagnanti, nonché di conoscere gli opportuni provvedimenti che si riterranno necessari adottare;
quali altre soluzioni e provvedimenti intenda adottare al fine della soluzione concreta del problema dell'alga tossica, onde evitare ulteriori danni economici alle attività produttive locali, in particolare con riferimento ai Comuni di Bagheria e circoscrizione di Aspra, Ficarazzi, Santa Flavia Capaci, Isola delle Femmine, Terrasini, Trappeto, Balestrate ed Erice, prima della prossima stagione estiva.
(5-00463)
Interrogazioni a risposta scritta:
CARUSO e ACERBO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il «Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise» (PNALM), inaugurato il 9 settembre 1922 al fine di tutelare la flora e la fauna dell'Appennino centrale, in poco tempo si è affermato come modello per la difesa dell'ambiente e per la protezione della natura in tutte le sue forme;
gli ampi spazi naturali del Parco custodiscono ricchezze naturalistiche d'incomparabile valore;
il PNALM, con un estensione di 50.000 ettari ed oltre 100.000 ettari di Area Contigua Esterna, permette la conservazione di una flora ricca di oltre 2.000 specie di piante superiori, e di una fauna tipica estremamente diversificata rappresentata da oltre 60 specie di mammiferi, 300 di uccelli, eccetera;
la storia del PNALM è da sempre caratterizzata dal continuo sforzo di armonizzare gli imperativi della conservazione con le esigenze dello sviluppo. Questo Parco Nazionale non solo è oggi il più antico d'Italia ed una istituzione di riferimento per la conservazione della natura, ma è altresì uno strumento di sviluppo sociale ed economico che ha fatto del rispetto dell'ambiente un punto di riferimento imprescindibile;
oggi il Parco si trova a dover sopportare una grave crisi gestionale che sta mettendo a repentaglio tutto quello realizzato fino ad oggi. È infatti a rischio, la sopravvivenza stessa dell'Ente, con tutte le enormi conseguenze che questa situazione potrebbe comportare in tema di protezione ambientale e di sviluppo locale;
da ormai quasi due anni il PNALM è senza un presidente e senza un Cda. Questa grave situazione ha prodotto, come descritto dal quotidiano Il Centro in data 25 novembre 2006, «una paralisi amministrativa che lo sta portando ad essere un carrozzone che elargisce solo stipendi e non un traino fondamentale per lo sviluppo socio-economico del territorio»;
lo stesso commissariamento, gestito con estrema professionalità dal dottor Giuseppe Rossi, è segnato dall'ennesima forma di precarietà a causa delle continue proroghe (la prossima scadrà fra pochi giorni);
in data 19 novembre 2006 il direttore responsabile del periodico del PNALM «Parco Perché» ha formalizzato la sua recessione dall'incarico legale di responsabile della testata ufficiale del PNALM in quanto l'Ente non avrebbe mai proceduto a stilare il contratto di incarico professionale e a sottoscriverlo, nonostante le reiterate istanze del giornalista;
dopo anni di attesa, con la determinazione n. 349 dell'11 settembre 2006, il PNALM ha indetto la «procedura selettiva per la stabilizzazione del personale non di ruolo ai sensi della legge n. 248 del 2 dicembre 2005» attraverso un «concorso per titoli e corso-concorso»; da tale data sino al 20 di novembre 2006 non è accaduto nulla, dopo di che in due settimane scarse la direzione ha messo in moto un incessante ritmo formativo per il personale partecipante al corso-concorso che ha visto il susseguirsi serrato e sovrapposto di lezioni. Docenti e allievi infatti non sapevano a quale corso partecipare o dovevano, nei migliore dei casi, seguire diversi corsi contemporaneamente. Questi corsi si sono svolti persino sulla comparazione tra situazione legislativa in Italia e in Cile, con tanto di appunti e lezione in madrelingua spagnola. Tralasciando la dubbia efficacia di tali corsi, agli interroganti appare però sospetta la decisione, con determina n. 461 del 15 novembre 2006, di stabilire la data della prova scritta per il giorno 30 novembre, e cioè esattamente un giorno dopo la fine dei suddetti corsi di formazione -:
se non ritenga opportuno attivarsi affinché vengano accelerate le procedure per la nomina del nuovo presidente e del nuovo Cda del PNALM;
se non ritenga opportuno, sulla base del proprio potere di vigilanza, verificare
la legittimità della procedura selettiva per la stabilizzazione del personale non di ruolo;
quali misure intenda adottare per chiudere la fase di crisi gestionale che sta caratterizzando questi ultimi anni di vita del PNALM.
(4-01840)
PROIETTI COSIMI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il Comune di Tivoli, con deliberazione del Consiglio comunale n. 23 del 19 aprile 2006, ha istituito la tariffa di igiene ambientale (TIA) in luogo della tassa sui rifiuti solidi urbani (TARSU);
con deliberazione del Consiglio comunale n. 38 del 19 luglio 2006 sono stati approvati, tra gli altri, il regolamento per l'applicazione della TIA e il piano finanziario per l'esercizio 2006;
con deliberazione della Giunta comunale n. 213 del 20 luglio 2006 e n. 316 del 26 ottobre 2006, sono stati rispettivamente approvati i criteri per la determinazione della TIA per l'esercizio 2006 e le direttive impartite all'ASA Tivoli SpA per ulteriori agevolazioni a favore degli utenti non domestici;
la nuova TIA ha comportato aumenti della tassazione, in particolare per gli esercizi pubblici, di quattro o cinque volte superiori alla precedente tassazione;
tale provvedimento ha causato un profondo malcontento tra gli utenti, sfociato in manifestazioni di piazza e conseguenti problemi di ordine pubblico;
i piccoli commercianti tiburtini lamentano l'impossibilità di sostenere i maggiori costi loro imposti e minacciano la chiusura dei loro esercizi commerciali, con gravi ripercussioni sull'economia locale e sull'occupazione;
il Comune di Tivoli ha preferito imporre la predetta ed onerosa tariffa invece di dare attuazione al decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, che impone l'organizzazione di sistemi adeguati di raccolta differenziata dei rifiuti urbani secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità del sistema -:
quali criteri generali per l'organizzazione e l'attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani siano stati indicati dalle amministrazioni centrali dello Stato ai sensi dei commi 1 e 3 dell'articolo 195 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
(4-01842)